Tosse cronica? Attenzione all’acidità di stomaco e al reflusso

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Colpi di tosse secca senza particolare produzione di muco che si ripetono spesso e compaiono soprattutto quando si è sdraiati a letto. Per chi ne soffre si tratta di un disturbo frequente e presente anche se non ci sono virus di stagione o infezioni a giustificarlo. Se non siete fumatori e se non vivete in un ambiente particolarmente inquinato, pur se queste condizioni possono viaggiare insieme a ciò di cui stiamo parlando, sappiate che il prurito che sale in gola e obbliga a tossire così come la raucedine che a volte accompagna i colpi di tosse potrebbero anche non nascere nelle vie respiratorie, ma avere origine nell'apparato digerente. Che c'entra direte voi? C'entra, eccome, perché l'eccesso di acidità dello stomaco che risale (quando invece non dovrebbe) verso l'esofago può anche provocare questo fastidioso sintomo, ovviamente senza febbre o altri problemi che potrebbero far pensare ad un'infezione virale di laringe o faringe.
Perché viene la tosse
Il rumore classico della tosse è dovuto alla corrente aerea espulsiva che fa vibrare le corde vocali e genera così sonorità a ogni colpo di tosse. Secondo gli studi di fisiologia dell'apparato respiratorio, l'aria emessa con un colpo di tosse può raggiungere la velocità di mille chilometri all'ora, pari a quella di un jet, facendo fuoriuscire al massimo circa trecento centilitri di aria, ricchi di germi e virus. Per questo il colpo di tosse in un ambiente chiuso rappresenta uno dei più efficaci sistemi di diffusione delle malattie infettive respiratorie. Attenzione però: la tosse è un sintomo che permette di “pulire” le vie respiratorie. Grazie a questa rumorosa espulsione d'aria si riescono infatti ad eliminare particelle estranee presenti lungo le strade del respiro.
I sintomi della tosse da reflusso gastroesofageo
Il bruciore dietro il torace e il rigurgito acido, specialmente se accentuati dall'assunzione di cibo, dalla flessione del busto e dalla posizione supina, vengono considerati sintomi tipici di reflusso gastrico. Nel primo caso il bruciore è in genere intermittente e può essere determinato, dall'assunzione di sostanze irritanti (per esempio, spremuta di arancio). Per rigurgito si intende il ritorno dei contenuti gastrici verso l'esofago, spesso accompagnato da una sensazione di sapore acido o amaro in gola, bruciore alla lingua o alle labbra, sensazione di cattivo sapore in bocca. In alcuni casi, però, il reflusso si manifesta anche con altri disturbi come mal di gola, raucedine e appunto tosse stizzosa che tende a manifestarsi maggiormente quando si è supini, specie di notte.
Come si affronta
In caso di tosse secca, come appunto può essere quella da reflusso, l'automedicazione può essere d'aiuto. In caso di presenza di reflusso gastroesofageo si può infatti puntare a controllare al meglio la “causa” della tosse cioè l'eccesso di acidità dello stomaco, con antiacidi che possano tamponare l'acidità in eccesso o anche che siano in grado di agire sulla diminuzione della produzione di acido da parte delle ghiandole gastriche. In tutti i casi questo approccio va utilizzato solo in caso di sintomi che non durino più di qualche giorno. Dopo, se il disturbo non passa, la parola deve passare al medico. Sul fronte della prevenzione, ricordate che conviene non appesantire lo stomaco, soprattutto la sera a cena e scegliere una dieta che comprenda molti vegetali (da evitare i pomodori) e pochi grassi di condimento, dicendo all'addio all'alcol e al fumo, pessime abitudini che peggiorano i sintomi da reflusso gastrico. Oltre alle classiche verdure, tra i frutti sarebbero particolarmente indicati mele, banane e pere. Per il resto ciò che conta è consumare alimenti cucinati senza un eccessivo carico di grassi, che rallentano la digestione e favoriscono l'eccessiva produzione di acido da parte dello stomaco. In questo modo anche la tosse che spesso si presenta in queste situazioni può essere contrastata con successo.