Cosa fare in caso di giramento di testa

Redazione Semplicemente Salute
Tempo di lettura: 7 MIN
Cosa fare in caso di giramento di testa

Il giramento di testa, o capogiro, è una sensazione sgradevole che può manifestarsi con instabilità, vertigini, percezione di movimento del corpo o dell’ambiente, fino alla sensazione di svenimento imminente. Le cause possono essere molteplici e non sempre gravi.

Tra le più comuni troviamo:

  • Disidratazione o perdita di sali minerali, magari dopo uno sforzo fisico intenso o sudorazione eccessiva.
  • Assunzione di alcol o sostanze che alterano la pressione o l’equilibrio.
  • Anemia, che può ridurre l’apporto di ossigeno al cervello.
  • Calo della pressione (ipotensione) soprattutto quando ci si alza rapidamente.

Tuttavia, se il capogiro si ripete frequentemente o è associato a perdita di coscienza, è fondamentale rivolgersi al medico. In alcuni casi, infatti, può essere il segnale di un disturbo neurologico o cardiaco che necessita di approfondimenti.

In questo articolo vedremo perché si verifica il capogiro, come riconoscerne le cause più probabili e quali sono le strategie utili per affrontarlo in modo sicuro ed efficace.

Giramenti di testa: cosa sono e quando preoccuparsi

Tecnicamente i giramenti di testa sono fenomeni legati alle difficoltà del corpo a rimanere nello spazio. Di conseguenza, si possono configurare come vertigini: pensate ad esempio ai giramenti di testa legati a condizioni diffuse come il mal di mare.

I giramenti di testa a volte sono accompagnati da nausea, sudorazione, offuscamento della vista o sensazione di svenimento. Si tratta di un disturbo frequente che può avere molteplici cause, spesso non gravi, ma in alcuni casi è il campanello d’allarme di condizioni più serie.

Tra le cause comuni e temporanee troviamo:

  • Cinetosi (mal d’auto, di mare o d’aereo), legata a un conflitto tra i segnali dell’equilibrio e quelli visivi.
  • Disidratazione, perdita di sali minerali o calo di zuccheri.
  • Assunzione di alcolici o farmaci che influenzano la pressione o il sistema nervoso.
  • Posture prolungate o errate, ad esempio con il capo reclinato a lungo.
  • Cambiamenti ormonali, come durante il ciclo mestruale.

In queste situazioni il capogiro è transitorio e tende a risolversi spontaneamente o con semplici accorgimenti.

Tuttavia, è importante preoccuparsi e rivolgersi al medico se:

  • I giramenti di testa sono frequenti o improvvisi.
  • Sono associati a svenimenti, palpitazioni, ronzii auricolari, forte debolezza o alterazioni della vista e della parola.
  • Non sono spiegabili da una causa evidente (es. viaggio, caldo, digiuno).

In questi casi potrebbe trattarsi di un disturbo di tipo neurologico, cardiovascolare o vestibolare, e richiedere un approfondimento diagnostico mirato.

Capogiri improvvisi: le cause più comuni da conoscere

I capogiri improvvisi, a volte accompagnati da perdita di coscienza (sincope), sono spesso legati a cause comuni e, nella maggior parte dei casi, non preoccupanti.

1. Calo di pressione arteriosa (ipotensione)

Una delle situazioni più frequenti è il calo di pressione arteriosa, tipico soprattutto nei mesi più caldi. Questo può portare a ipotensione ortostatica, ovvero una riduzione della pressione che si manifesta quando ci si alza bruscamente da sdraiati. In questi casi, l’organismo non riesce ad adattarsi in tempo e il cervello riceve meno sangue e ossigeno, provocando la sensazione di giramento di testa o persino svenimento.

2. Problemi di circolazione cerebrale

Altre volte, i capogiri sono legati a difficoltà nella circolazione cerebrale, ad esempio a un ridotto afflusso di sangue attraverso le arterie che irrorano le aree posteriori del cervello. In certi casi entra in gioco anche un deficit della microcircolazione, cioè dei piccoli vasi capillari che nutrono le cellule nervose, che hanno bisogno costante di ossigeno e glucosio. Un meccanismo simile può verificarsi anche in presenza di anemia grave, quando l’emoglobina è insufficiente per trasportare l’ossigeno necessario ai tessuti.

3. Momentaneo squilibrio dei neurotrasmettitori

Non sempre, però, la causa è circolatoria. Il capogiro può anche derivare da un momentaneo squilibrio nei neurotrasmettitori, le sostanze che permettono la comunicazione tra i neuroni. Quando questi sistemi di regolazione rallentano, il corpo può rispondere più lentamente agli stimoli, generando la sensazione di perdita dell’equilibrio.

4. Ansia e fattori psicologici

L’ansia gioca un ruolo importante, sia come innesco che come aggravante del disturbo. La sensazione di giramento di testa può generare un circolo vizioso in cui la preoccupazione accentua i sintomi, aumentando ulteriormente il disagio. Le cosiddette vertigini ansiogene sono piuttosto comuni nei soggetti stressati o con disturbi d’ansia generalizzata.

Cosa fare in caso di capogiri: rimedi e prevenzione

Per prevenire i giramenti di testa, è importante imparare a riconoscere ed evitare i cosiddetti “trigger”, cioè i fattori scatenanti. Le persone più sensibili dovrebbero:

  • Evitare movimenti bruschi, soprattutto nel passaggio dalla posizione sdraiata a quella eretta, per ridurre il rischio di calo pressorio.
  • Mantenere una buona idratazione ed evitare pasti eccessivi o l’assunzione di alcol, che possono compromettere la regolazione del flusso sanguigno verso il cervello.

In caso di cinetosi (mal d’auto o mal di mare), è consigliabile:

  • Mangiare leggero prima del viaggio,
  • Evitare bevande gassate, alcol e caffè,
  • Sedersi nei posti anteriori e guardare la strada.

Rimedi in caso di capogiro

  • Se il capogiro è causato da ipotensione, è utile sdraiarsi subito, così da favorire il ritorno del sangue al cervello.
  • In caso di cinetosi, si possono assumere farmaci da banco antiemetici (non indicati sotto i 12 anni), almeno 30 minuti prima del viaggio: agiscono sul sistema nervoso riducendo la risposta agli stimoli del labirinto.
  • Se i capogiri sono legati a problemi digestivi o all’assunzione di alcolici, possono aiutare farmaci specifici per nausea, vomito o digestione lenta.
  • Quando i capogiri derivano da tensioni muscolari nella zona cervicale, sono utili farmaci antinfiammatori da banco per rilassare i muscoli e migliorare la circolazione locale.

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