Contro i punti neri, attenzione agli zuccheri!
Toglietevi dalla testa il pericolo salame (di cui non bisogna esagerare a prescindere dalla salute della pelle) e il rischio del cioccolato, ormai ampiamente “riabilitato” dai dermatologi. Tuttavia, se soffrite di acne, oltre ai farmaci di automedicazione che possono aiutare quando si tratta delle forme più lievi e comuni della patologia, una giusta alimentazione può sicuramente aiutarvi a combattere l’infiammazione della pelle e la presenza dei punti neri. In particolare gli scienziati stanno concentrando la loro attenzione sugli effetti che può avere sull’acne la riduzione dell’assunzione (sia in termini di quantità che soprattutto di qualità) degli alimenti che hanno un elevato carico glicemico. Cosa significa? Sarebbe utile fare attenzione al consumo di cibi che più innalzano il tasso di glucosio nel sangue dopo il pasto, come pasta scotta, riso, dolciumi e bevande zuccherate, privilegiando invece frutta e verdura, legumi e alimenti integrali oltre a farro, orzo e simili. Preferendo questi alimenti, pur senza particolari esclusioni, si può aiutare il benessere della pelle. Attenzione però: non dimenticate che l’acne nasce per diversi fattori, e, pur essendo un problema tipico dell’adolescenza e della giovane età, non risparmia gli adulti. A volte infatti inizia intorno ai 30-40 anni, soprattutto nelle donne, interessando in particolare le aree intorno alle labbra e al naso. Venendo agli elementi che la determinano, contano la composizione qualitativa e quantitativa del sebo, sostanza che protegge la pelle, insieme all’attività del propionibacterium acnes, un batterio che stimola l’infiammazione. Infine, anche gli ormoni hanno un ruolo: in molte persone sarebbe presente una più elevata sensibilità agli ormoni maschili, gli androgeni. Se volete ottenere buoni risultati contro punti neri, piccole pustole e infiammazione della pelle, non dimenticate però di seguire i trattamenti che avete iniziato. Purtroppo spesso non si porta avanti nel tempo a terapia, e questa scarsa aderenza alle cure rappresenta l’elemento negativo fondamentale per chi vuole ottenere risultati positivi. Ultima raccomandazione: pur se nelle forme più gravi il dermatologo può individuare caso per caso il trattamento più indicato (ad esempio, nelle donne in età fertile a volte si impiegano anche particolari pillole contraccettive), i farmaci di automedicazione possono offrire una serie di soluzione efficaci e sicure, sia per via topica sia con trattamenti da somministrare per bocca quando si tratta delle forme più lievi e comuni della patologia.
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