Mal di pancia nei bambini, come comportarsi? Alcuni consigli utili

Redazione Semplicemente Salute
Tempo di lettura: 10 MIN
Mal di pancia nei bambini, come comportarsi? Alcuni consigli utili

Il mal di pancia nei bambini è un disturbo molto comune durante l’infanzia e può avere origini diverse: da semplici problemi digestivi a infezioni passeggere, fino a cause funzionali o psicologiche. Nella maggior parte dei casi si tratta di episodi benigni e transitori, ma è importante saper riconoscere quando il dolore addominale può nascondere qualcosa di più serio, come un’infiammazione dell’appendice o altre condizioni che richiedono un intervento medico tempestivo.

Per questo, oltre a osservare la frequenza e l’intensità del dolore, i genitori devono prestare attenzione alla comparsa di altri sintomi associati, come febbre, diarrea, vomito o pancia gonfia. In presenza di dolore continuo, intenso o in peggioramento, soprattutto se accompagnato da febbre alta, vomito persistente o addome rigido, è fondamentale rivolgersi subito al pediatra.

Nella grande maggioranza dei casi, però, il mal di pancia nei bambini è legato a infezioni virali o disturbi passeggeri che possono essere gestiti facilmente, seguendo i consigli del pediatra e adottando semplici misure utili a ridurre i fastidi fino alla guarigione.

Cause più comuni di mal di pancia nei bambini

Il mal di pancia nei bambini può comparire da solo, ad esempio in periodi di stitichezza legati a cambiamenti nell’alimentazione, ma più spesso è associato ad altri disturbi. Tra le cause più comuni troviamo le infezioni gastrointestinali, che si manifestano con:

  • gonfiore e crampi addominali;
  • diarrea, spesso accompagnata da nausea e vomito;
  • inappetenza;
  • talvolta febbre.

La gastroenterite virale (causata da rotavirus o adenovirus) è una delle condizioni più frequenti nei bambini sin dai primi anni di vita. Si trasmette facilmente a scuola, all’asilo o in famiglia e può colpire anche gli adulti. In genere ha una durata limitata (3-5 giorni) e durante questo periodo il bambino può presentare mal di pancia, diarrea, nausea, vomito e scarso appetito.

In rari casi il dolore addominale può essere causato anche da infezioni batteriche legate al consumo di alimenti contaminati. È importante quindi individuare le possibili cause e confrontarsi con il pediatra per adottare le giuste contromisure.

Leggi anche: Perché i bambini si ammalano sempre all’asilo?

Cosa fare in caso di mal di pancia da gastroenterite

  • Monitorare i sintomi senza cercare di eliminarli del tutto: diarrea e vomito sono infatti meccanismi di difesa attraverso cui l’organismo elimina virus e batteri.
  • Evitare farmaci antidiarroici e antiemetici senza indicazione medica: possono ridurre i sintomi, ma vanno usati con cautela e solo su consiglio del pediatra.
  • In caso di febbre, si possono usare antipiretici pediatrici seguendo sempre le indicazioni del medico.

Altre possibili cause di mal di pancia nei bambini

  • Infezioni delle vie urinarie, che possono dare dolore addominale ricorrente.
  • Disagio psicologico, soprattutto nei bambini in età scolare (6 anni in su), legato a eventi come la nascita di un fratellino, difficoltà a scuola o ansia da prestazione.
  • Coliche infantili o introduzione di nuovi alimenti nei bambini molto piccoli o in fase di svezzamento.

In ogni caso, quando il mal di pancia interessa bambini sotto i tre anni o non si risolve entro pochi giorni, è sempre consigliabile rivolgersi al pediatra per valutare la situazione e impostare il trattamento più adatto.

Come comportarsi subito in caso di dolore alla pancia nei bimbi

Visto che le cause del mal di pancia possono essere diverse, l’atteggiamento deve essere soprattutto legato all’osservazione di quanto accade e alle manifestazioni che si associano al dolore. In attesa di valutazioni specifiche e del contatto con il pediatra, quindi, occorre innanzitutto tenere sotto adeguato controllo i sintomi e i segni. Per questo le prime misure prevedono:

Se il piccolo suda molto per la febbre o comunque perde liquidi con vomito e diarrea è fondamentale offrire liquidi. Sul fronte dell’alimentazione, bisogna cercare di tenere una dieta leggera, con pasti piccoli e frequenti, senza cibi grassi e condimenti eccessivi.

Cosa somministrare: rimedi naturali e farmaci sicuri

Quando un bambino ha mal di pancia, soprattutto in caso di coliche, è possibile ricorrere a semplici rimedi che favoriscono il rilassamento della muscolatura addominale e la digestione. Un esempio è la camomilla, utile come supporto naturale.

Sul fronte dei farmaci per il mal di pancia nei bambini, è importante evitare il fai da te: solo il pediatra può consigliare la terapia più adatta. In caso di dolore lieve e non specifico, può indicare ad esempio l’uso del paracetamolo pediatrico.

Se il mal di pancia è accompagnato da diarrea o vomito, diventa fondamentale prevenire la disidratazione. Con la gastroenterite, infatti, i bambini perdono acqua e sali minerali indispensabili al corretto funzionamento dell’organismo. Per reintegrare quanto perso, anche nei più piccoli, sono molto utili le soluzioni reidratanti orali, da somministrare a piccoli sorsi e a intervalli regolari.

  • Se il bambino rifiuta il gusto della soluzione, può essere mescolata ad altri liquidi, come la camomilla.
  • Nei lattanti o nei bimbi molto piccoli, è utile monitorare il peso ogni 24 ore per valutare eventuali cali legati alla disidratazione: una perdita fino al 5% è considerata lieve, mentre oltre il 10% può richiedere il ricovero ospedaliero.
  • Oltre al peso, è fondamentale valutare lo stato generale del bambino: se appare diverso dal solito, apatico o molto abbattuto, è bene contattare subito il pediatra o recarsi al pronto soccorso.

Infine, in caso di diarrea infettiva, l’assunzione di probiotici può favorire il riequilibrio della flora intestinale e velocizzare la guarigione.

Leggi anche: Farmaci da banco per bambini: cosa sapere e come devono essere utilizzati

Quando è il caso di preoccuparsi e consultare il pediatra

Il mal di pancia è estremamente frequente e non si collega spesso a condizioni particolarmente serie. In tutti i casi, è sempre meglio informare il pediatra di quanto sta avvenendo e sentire se quanto si sta facendo in termini di rimedi può essere indicato per il singolo caso.

A preoccupare particolarmente, e quindi a richiedere la visita, sono i casi in cui il mal di pancia si mantiene per molte ore, la presenza di febbre alta e vomito ripetuto, l’individuazione di macchioline di sangue nelle feci. Questi sono elementi che richiedono un immediato controllo. Altrettanta urgenza nel chiedere un parere va prestata se tastando la pancia del bimbo vi accorgete che è particolarmente tesa e dura o se sono presenti forti segni di disidratazione, ad esempio bocca molto secca, occhi infossati o riduzione della pipì.

Alimentazione consigliata e prevenzione a lungo termine

In caso di gastroenterite, l’obiettivo principale è reidratare il bambino e reintrodurre gradualmente il cibo, senza affaticare lo stomaco. La priorità non è né forzare l’appetito né far digiunare completamente il piccolo.

Va bene, riscriviamo il paragrafo per renderlo più utile e ottimizzato per la SEO. Ho creato una versione che è più specifica e facile da leggere, usando sottotitoli e un linguaggio diretto.

Cibi da preferire:

  • Fase acuta: Iniziate con bevande come acqua e soluzioni reidratanti. Quando l’appetito torna, proponi cibi leggeri e ad alta digeribilità, come riso in bianco, patate, carote bollite, e carne bianca magra.
  • Frutta: Sono ideali banane, mele e pere cotte o grattugiate.
  • Reintroduzione graduale: Dopo 24-48 ore dalla scomparsa dei sintomi, potete reintrodurre gradualmente latte materno o formulato, yogurt e cracker non salati.

Cibi da evitare: È consigliato evitare cibi grassi, fritti, zuccherini, bibite gassate e latticini (ad eccezione dello yogurt), che possono peggiorare i sintomi intestinali.

Sul fronte della prevenzione a lungo termine, è fondamentale:

  • Mantenere una sana alimentazione secondo il modello mediterraneo.
  • Fare in modo che il bambino faccia regolarmente attività fisica.
  • Puntare sul controllo della tensione emotiva aiutandolo e sostenendolo soprattutto in presenza di nuove sfide, all’asilo e a scuola.
  • Prestare attenzione all’igiene a tavola, cercando di ridurre i rischi legati ad alimenti conservati in modo improprio e a cibi eccessivamente pesanti.
  • Cercare di fare attenzione ai virus di stagione e di affrontare al meglio eventuali sintomi.

Condividi questo articolo