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Quando la salute è donna: parola alla Dottoressa Rossella Nappi

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Tutte le domande e le risposte relative alle trasformazioni e ai piccoli disturbi delle donne dall’adolescenza alla menopausa, con un focus sulla salute al femminile ai tempi della pandemia. Ne parliamo con la Dott.ssa Rossella Nappi – Professoressa ordinaria di Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Pavia – IRCCS Policlinico San Matteo e Presidente dell’Associazione dei Ginecologi Universitari Italiani (AGUI).
Le trasformazioni che interessano il corpo femminile e il suo equilibrio psico-fisico vanno affrontate con consapevolezza e grazie a una corretta educazione sanitaria all’essere donna che inizia sin da giovani. Il ricorso responsabile ai farmaci di automedicazione è importante per gestire al meglio la ginecologia delle piccole cose.

Le domande

  1. La vita di ogni donna è scandita da tre fasi che ne indicano l’ingresso nella pubertà, nell’età adulta e nella senilità biologica. Corpo e mente sono chiamati ad adattarsi a cambiamenti fisiologici dettati dalla presenza o dalla scomparsa degli ormoni. Come si affrontano questi momenti?
  2. Il ciclo mestruale è un momento delicato nella vita di ogni donna. Come cambia il ciclo nel corso della vita (durata, intensità, premenopausa, sindrome premestruale, post gravidanza)?
  3. Esistono fattori esogeni che possono determinarne una alterazione del ciclo e, più in generale, dei meccanismi legati alla fertilità?
  4. Non possiamo fare a meno di parlare di Covid-19…La pandemia che stiamo vivendo ha inciso sulle nostre vite quotidiane, costringendoci a ripensarle in termini di spazio e di socialità. Quali sono gli effetti più evidenti sul sesso femminile?
  5. Quanto il complesso equilibrio biologico femminile rischia di alterarsi (o si è già alterato) per il procrastinare nel tempo l’età della prima gravidanza?
  6. Il ciclo, la gravidanza e la maternità (per chi sceglie di avere figli) e la menopausa incidono quindi sulla vita di ogni donna anche tramite il presentarsi di alcuni disturbi. Quali sono più comuni nelle diverse fasi della vita della donna?
  7. Quando e come possiamo affrontare questi piccoli disturbi con i farmaci di automedicazione? Quando invece va chiesto un consulto più approfondito da parte di uno specialista?

Le risposte

  1. La vita della donna è caratterizzata da una serie di “momenti critici”, dei passaggi che caratterizzano l’evoluzione della biologia femminile, che hanno delle implicazioni sia fisiche che psicologiche e relazionali. Questi momenti vanno affrontati con grande consapevolezza determinata dall’educazione e dalla formazione al proprio essere donna. Partendo dal presupposto che la donna adulta è il risultato di ciò che ha appreso nel corso della sua vita, bisognerebbe, fin dalla prima adolescenza, avviare un percorso educativo alla femminilità, con particolare attenzione alle peculiarità della salute femminile e ai bisogni di salute e prevenzione che accompagnano il percorso di vita della donna. Nello specifico:
    • Adolescenti e prevenzione: L’età adolescenziale è il momento in cui le piccole donne iniziano a prendere consapevolezza del proprio corpo e si gettano le basi per un corretto percorso di salute al femminile. Per questo sono importanti le visite ginecologiche, che aiutano le ragazze a riconoscere i segnali, avere corrette abitudini e fare prevenzione. Grazie all’educazione e alla sensibilizzazione, le piccole donne possono prepararsi a gestire momenti, come il ciclo mestruale, in modo positivo per la loro vita.
    • Donne e gravidanza: La gravidanza, in particolare la prima, è un momento molto importante per la vita di una donna e va affrontato in modo corretto. La preparazione alla fertilità, intesa come progetto di maternità, inizia ben prima della gravidanza, ed è necessario arrivare preparate, sia psicologicamente sia fisicamente. Va data importanza alle abitudini, come l’assunzione di alcol, il fumo, la dieta e l’esercizio fisico; il peso ha un impatto sulla fertilità sia per eccesso che per difetto. Inoltre, dato che il periodo di fertilità di una donna è limitato, il progetto di maternità va gestito con anticipo, grazie anche a visite pre-concezionali che aiutino a capire – ed eventualmente risolvere – tutte quelle questioni che possono ritardare la comparsa di una gravidanza.
    • Donne e menupausa: Con la menopausa il corpo della donna cambia a causa di alcune questioni biologiche che portano, ad esempio, a un accumulo di massa grassa nel corpo. L’educazione al ciclo e alla salute femminile fin dalla giovane età sono funzionali a prepararsi al meglio a questo momento anche a livello psicologico. Spesso, inoltre, si incorre in piccoli disturbi che vanno analizzati e, nel caso in cui non siano il segnale di problemi più gravi, possono essere alleviati grazie ai farmaci di automedicazione.
  2. Il ciclo è l’indizio che ogni donna ha a disposizione per capire lo stato di salute del proprio corpo. Un ciclo irregolare, il gonfiore, la sindrome premestruale e tutti i piccoli disturbi che il ciclo porta con sé, devono essere oggetto di attenzione poiché possono essere indicatori di disturbi più grandi che possono influire sulla fertilità così come sulla menopausa. Tutti i segnali anomali relazionati al ciclo sono un campanello d’allarme che indica che gli ormoni interagiscono con il corpo in modo disequilibrato. L’obiettivo è quello di adottare strategie comportamentali, così come nutrizionali, per affrontare al meglio il ciclo e capire per esempio il significato del dolore. Un volta accertato che il dolore non nasconde altre patologie, un aiuto nella gestione arriva dall’automedicazione, con farmaci sintomatici ad azione antinfiammatoria ed analgesica. Avere questa consapevolezza fin da giovani aiuta le donne a prepararsi ai cambiamenti della vita e affrontare momenti cruciali come la menopausa. In queste fasi sarà fondamentale conoscere il proprio corpo, che vive momenti di alterazione, con un impatto sul sonno o sul peso. 
  3. Il ciclo e la fertilità dipendono anche da fattori esogeni legati alla quotidianità della vita della donna. Stress – come quello causato dalla pandemia che stiamo vivendo – peso, abitudini alimentari, attività fisica, sono tutti fattori che determinano le possibilità di una donna di rimanere incinta e di affrontare al meglio la propria gravidanza. Questi però non sono fattori che vanno tenuti in considerazione solo nel momento in cui si decide di voler avere un figlio, il percorso inizia molto prima nel tempo ed è necessario avere consapevolezza del proprio corpo, grazie all’educazione che viene trasmessa sia dal ginecologo sia dalla famiglia.
  4. La deprivazione – a causa del Covid-19 – delle attività “normali”, come una semplice passeggiata per ridurre il livello di stress a cui si è sottoposti al lavoro o a scuola, ha avuto e ha tuttora un forte impatto sulla salute psicofisica femminile. Si è visto poi che passando molto tempo con il proprio compagno o con la propria famiglia in casa si sia persa in certi casi l’“identità di coppia”, con una conseguente diminuzione della libido sessuale. Questo potrebbe portare a dei risvolti, ad esempio, per le donne in età fertile che fanno in questo periodo più fatica a rimanere incinte. Sempre per quanto riguarda la relazione tra gravidanza e Covid-19, un’altra ragione che spinge le coppie a posticipare una gravidanza è la possibilità d’incorrere in gravidanze difficili, che nel periodo storico in cui ci troviamo, con gli ospedali sotto pressione, possono “spaventare” le donne e disincentivare una gravidanza. Inoltre, da un anno a questa parte, molte donne stanno disattendendo i controlli di routine per paura di infezioni da Covid-19. In questo caso l’automedicazione può rivelarsi un valido alleato per la gestione dei piccoli disturbi intimi, come vaginiti, infiammazioni e cistiti, ma non va tralasciata l’importanza di un consulto specialistico – che ora può avvenire anche in modalità telematica – e gli screening di prevenzione.
  5. La questione dell’età è il primo fattore di rischio per quanto riguarda le patologie della gravidanza – aumentando il rischio di alterare l’equilibrio biologico femminile quanto più la gravidanza avviene in età avanzata. Ipertensione, diabete, parto prematuro sono tutte problematiche che vanno assolutamente prevenute, sia per la futura madre sia per il bambino. Oggi, grazie all’epigenetica, sappiamo che la salute della madre al momento della gravidanza ha un grande impatto sulla futura salute del bambino.
  6. Qualsiasi piccolo disturbo va trattato con cautela in ogni momento evolutivo della donna. Ci sono disturbi come il mal di pancia e il mal di testa che possono presentarsi a qualsiasi età e tendere ad aumentare con l’avanzare dell’età, soprattutto se si è predisposte. Questi sono trattabili con farmaci da banco, come gli antidolorifici, sempre in modo consapevole e mai abusandone. Inoltre, anche disturbi come l’herpes o la candida, hanno comunque una relazione al ciclo ormonale della donna, presentandosi con più frequenza nella fase pre-mestruale.
  7. Come abbiamo visto l’educazione alla salute femminile è il primo passo per affrontare in maniera adeguata tutti i piccoli disturbi in cui incorrono le donne. Oltre che l’educazione alla salute risulta di fondamentale importanza l’educazione all’automedicazione, che avviene grazie alla collaborazione con il proprio medico e con il farmacista. Senza tralasciare l’importanza di un consulto con il proprio medico di medicina generale e medico specialista, il ruolo del farmacista è fondamentale per la terapia di prima linea – ovvero la ginecologia delle piccole cose. Questa figura infatti partecipa in modo attivo al progetto di salute delle persone e in particolare delle donne, contribuendo anche grazie al consiglio di farmaci di automedicazione ed educando le persone all’utilizzo consapevole. Il loro ruolo è cambiato ed evoluto nell’ultimo periodo e la farmacia è considerata sempre più come “hub della salute”. È necessario che si mantenga questa come figura di operatore di salute grazie a un’adeguata formazione, oltre al medico specialista, nel caso di piccoli disturbi, come sta già avvenendo in molti altri Paesi.