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Dolori muscolari

Sinonimi: contrattura muscolare, stiramento

Definizione

Sono dolori legati alla contrazione spastica di un muscolo o di un gruppo di muscoli e possono far seguito ad uno sforzo eccessivo o ad un trauma, o, da a posizioni sbagliate. Il comune mal di schiena (e il colpo della strega) è un disturbo molto diffuso che può avere, tra le sue cause, anche una componente muscolare, dovuta a movimenti e posture scorretti. Possono essere continui e spesso assumere le caratteristiche di un crampo, con la zona colpita che risulta rigida e dura, con difficoltà nel movimento. Va comunque ricordato che contrazioni muscolari involontarie possono verificarsi in diverse circostanze: attività fisica protratta con impegno specifico di un fascio muscolare (ad esempio di chi scrive molto a mano), un trauma o infiammazioni acute delle articolazioni. Allo stesso modo, però, anche l’eccessivo riposo può provocare un forte dolore muscolare: questa evenienza, peraltro apparentemente inspiegabile se non sulla base di un fenomeno vascolare (nel muscolo si può creare una leggera carenza di ossigeno perchè la posizione può ridurre il flusso da parte dell’arteria che irrora la zona colpita), può dar ragione dei dolori che compaiono improvvisamente in persone che riposano a letto. Infine, il dolore può essere legato a veri e propri crampi, ovvero far seguito a una carenza di sostanze nutritive per il muscolo sotto sforzo, ad un deficit di sali minerali, all’aumento dei prodotti di scarto del muscolo. L’esposizione al freddo o il mancato riscaldamento prima dell’esercizio fisico, possono provocare contratture muscolari. Inoltre, uno scarso allenamento in caso di esercizio fisico o sforzi fisici intensi senza allenamento sono cause frequenti di dolori muscolari.

Sintomi associati

  • crampi
  • irrigidimento muscolare

Trattamento

La prima regola in caso di dolore muscolare che insorge dopo uno sforzo fisico intenso è ovviamente lo stop all’attività protratta. Nel corso dell’attività fisica è opportuno somministrare sali minerali che compensano la perdita determinata dal sudore. Non appena il dolore muscolare si presenta, soprattutto se non c’è stato un trauma a giustificarlo, bisogna fermarsi e massaggiare la parte colpita. Per ciò che riguarda le cure, se non ci sono particolari problemi, il riposo e l’impiego di fasce elastiche contenitive possono rivelarsi utili per il recupero del movimento. I farmaci di automedicazione possono risultare particolarmente efficaci per il controllo del dolore e dell’infiammazione, consentendo un più rapido recupero della mobilità. Questi possono essere applicati localmente, sotto forma di pomate, creme, gel, cerotti ad azione antidolorifica (p.es. arica) e antinfiammatoria e analgesica (diclofenac, naproxene, piroxicam, flurbiprofene, acido acetilsalicilico, aceclofenac, etofenamato, acido flufenamico in associazione, capsaicina, d-canfora, dietilamina in associazione e derivati dell’acido salicilico, benzidamina, metil salicilato, nimesulide). Utili possono essere anche farmaci che rilassano la muscolatura (per esempio a base di tiocolchicoside) e che, in caso di edema, aiutano a ridurre il gonfiore (farmaci a base di bromelaina). E’ possibile anche far ricorso a farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) in compresse o bustine a base di diclofenac, naprossene, ibuprofene, ketoprofene, dexketoprofene, dexibuprofene ma anche paracetamolo e acido acetilsalicilico, adeguandola al caso. Va ricordato che i Fans per via generale andrebbero assunti a stomaco pieno e dovrebbero essere evitati da chi soffre di patologie dello stomaco come gastrite e ulcera, da chi è in trattamento con farmaci che riducono la coagulazione, da chi soffre di insufficienza renale in fase avanzata o da chi ha problemi cardiaci. Cautela è consigliata invece in caso di ipertensione in trattamento, visto che l’uso prolungato di Fans può avere effetti sulla pressione. Questi effetti non dovrebbero essere presenti in caso di somministrazioni di Fans ad uso topico per periodi limitati. Un particolare occhio di riguardo va prestato all’acido acetilsalicilico (da evitare sotto i 16 anni) e al paracetamolo, che se assunto in dosi superiori a quelle raccomandate in pazienti con malattie del fegato, può essere responsabile di disturbi epatici più o meno importanti.

Buone abitudini

Non si debbono mai “stressare” eccessivamente i muscoli, soprattutto se non si è abbastanza allenati. Quando ciò accade solo il riposo, magari con il supporto di farmaci antinfiammatori e di bendaggi adeguati se si soffre di contratture o altri disturbi, può eliminare all’origine il problema. Diversa è la situazione quando il dolore muscolare nasce a riposo. In questo caso è meglio rivolgersi al medico per individuare con precisione la causa del problema. Un buono stato fisico ed un buon allenamento sono la migliore misura preventiva contro le contratture muscolari. Allo stesso modo anche la scelta della calzature e dell’abbigliamento sportivo va fatta seguendo le regole imposte dal proprio corpo e non i dettami della moda. Per ridurre ulteriormente i rischi, poi, conviene sempre massaggiare i muscoli delle gambe prima dello sforzo con soluzioni in grado di ridurre il rischio di contratture o altri problemi muscolari. Oltre ad un’adeguata preparazione, infine, è sempre meglio ricordare che il muscolo ha bisogno di “rifornimento” sia in termini di sangue ed ossigeno, sia per quanto riguarda i sali minerali che ne consentono l’ottimale funzionamento come magnesio e potassio.

Realizzato in collaborazione con SIMG - Società italiana di medicina generale e delle cure primarie