Definizione
È un sintomo molto comune, che in termine scientifico viene definito dispepsia. Comprende tutte quelle situazioni fastidiose (senso di pesantezza, nausea, sonnolenza, rallentamento delle funzioni digestive) che possono presentarsi soprattutto dopo un pasto particolarmente ricco. Il fenomeno è legato all’attività della prima parte del tubo digerente. Normalmente il cibo che scende dalla bocca masticato subisce nello stomaco diverse trasformazioni che lo rendono semiliquido, grazie a due azioni: da un lato gli alimenti vengono attaccati dai succhi gastrici che li “distruggono” e li rendono digeribili, dall’altro sono “agglomerati” tra loro e spinti in avanti dall’azione coordinata dello muscolatura gastrica, che tende a mandare verso il piloro ed il duodeno il contenuto di questo grande “sacco naturale”. Basta però che uno di questi due meccanismi non funzioni al meglio perchè tutto il processo sia rallentato e compaia la cattiva digestione. Un repentino calo di temperatura subito dopo mangiato, un pasto a base di intingoli ed altri alimenti ricchi in lipidi e quindi più “pesanti”, oppure l’abuso di alcolici possono mandare in crisi lo stomaco, con la comparsa di malessere, spesso associato al vomito. Ma anche altri elementi, come l’impiego protratto di farmaci “gastrolesivi” o lo stress intenso possono scatenare un quadro di dispepsia.