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Infiammazioni: un problema ricorrente per 2 italiani su 3

Infiammazioni
Tempo di lettura: 4 minuti

VACANZE ESTIVE: I CONSIGLI PER CONOSCERE E GESTIRE I SINTOMI DELL’INFIAMMAZIONE

Secondo una recente ricerca di Human Highway, 2 italiani su 3 hanno dichiarato di aver sofferto, nei tre mesi precedenti, di almeno un disturbo infiammatorio soprattutto di natura muscolare e articolare.

LE INFIAMMAZIONI PIÙ DIFFUSE E L’IMPATTO DELLA PANDEMIA

“Le infiammazioni sono dei processi riparativi (e dunque positivi) che l’organismo mette in moto quando riceve un insulto. Quando ciò avviene, il corpo produce energia e di conseguenza calore, il segno forse più tipico dell’infiammazione.
Secondo la sopracitata ricerca, sono le infiammazioni muscolari e articolari il disturbo più diffuso, con circa il 41,2% della popolazione italiana, soprattutto gli over 45, ad averne sofferto nei tre mesi precedenti l’indagine, seguite dalle infiammazioni orali (gengiviti e afte), che si attestano al 18% che, invece, risultano più diffuse nelle fasce di popolazione più giovane, in particolare tra i trentenni.
Secondo chi ne soffre, sarebbero le abitudini di vita e i comportamenti scorretti le principali ragioni dell’insorgere di questo tipo di disturbi. In particolare, nel 58,3% dei casi le infiammazioni insorgono a causa di movimenti scorretti e posture sbagliate o sono conseguenti a stile di vita e stress, rispettivamente per il 46,1% e il 42,6% della popolazione intervistata. Seguono cause come età, alimentazione scorretta e mancanza di prevenzione e protezione. Proprio la prevenzione è fondamentale e questa parte da abitudini sane, come un’alimentazione corretta, che aiuta a prevenire rischi di obesità e diabete, e attività sportiva: il movimento, infatti, anche grazie alla sudorazione, ripulisce l’organismo rispondendo così al problema infiammatorio.
Con l’estate, ci sono delle infiammazioni tipiche proprio legate al caldo della bella stagione. In estate possono insorgere disturbi come crampi e infiammazioni muscolari, che si manifestano spesso prima di coricarci, a seguito di una diminuzione dei sali minerali dovuta al caldo, o stati di spossatezza, che possono essere accompagnati a loro volta da disturbi gastrici. Questi possono essere legati anche al cambio di stagione e a stati di stress, che quest’anno si sono acuiti con la pandemia. Inoltre, una non adeguata esposizione al sole – come a volte è avvenuto a causa delle restrizioni dell’ultimo anno – può generare un abbassamento delle difese immunitarie e l’insorgenza di disturbi associati, quali crampi, infiammazioni muscolari e infiammazioni gengivali, come le afte.

CALORE POSITIVO E NEGATIVO

Secondo i rispondenti, poi, il «calore» viene associato prevalentemente a qualcosa di negativo (nel 95% dei casi) e fa pensare alla la febbre prima di tutto, ma anche ai disturbi tipici dell’estate e delle elevate temperature (insolazioni, scottature, disturbi legati alla pressione, iper-sudorazione, spossatezza etc.). Solo il 5% delle persone intervistate associa il calore a pensieri e immagini positivi e di sollievo. E’ molto difficile distinguere un calore buono da uno cattivo. È evidente che una scottatura determina un aumento della temperatura esterna della cute ed è un fatto negativo mentre l’attività fisica e la digestione o alcuni fenomeni ormonali determinano aumento della temperatura corporea ma sono fenomeni fisiologici cioè normali. La febbre è certamente il fenomeno più conosciuto e frequente di aumento della temperatura corporea e che può sorgere come risposta ad una infezione. In alcuni casi, e in particolare quando la temperatura è particolarmente elevata, si attivano una serie di meccanismi, quali ad esempio la sudorazione e, a volte, il tremore muscolare, che hanno l’obiettivo di favorire un abbassamento della temperatura corporea. In caso tuttavia di febbre alta, sottolinea il se la sua durata è estesa nel tempo o se caratterizzata da picchi, associata a un aumento del battito cardiaco o sensazione di malessere e difficoltà a respirare, è necessario rivolgersi a un medico, poiché in questi casi il fenomeno infiammatorio ha scatenato una serie di reazioni che hanno bisogno di una diagnosi e una terapia più approfondite.

AUTOMEDICAZIONE E FARMACI DA BANCO

I farmaci di automedicazione – quelli senza obbligo di ricetta, riconoscibili grazie al bollino rosso che sorride sulla confezione – possono rappresentare degli alleati preziosi per rimediare alle infiammazioni comuni quali contusioni e tumefazioni, ferite ed escoriazioni, piccole ustioni e bruciature, o per sintomi generali quali dolore articolare, tensioni muscolari, mal di testa, infiammazioni oro-faringee e febbre.
Proprio il ricorso ai farmaci di automedicazione è il comportamento di cura più diffuso in caso di disturbi di questo tipo per ben il 55% degli intervistati. Il 31,4% non fa nulla in attesa che il disturbo passi mentre il 20,7% ricorre a rimedi casalinghi.
Inoltre, oltre il 41,8% del campione, soprattutto donne e persone mature, dichiara di gestire gran parte delle situazioni legate alla comparsa di disturbi infiammatori grazie al consiglio del farmacista, mentre il 40,3% grazie all’esperienza personale. Il medico di base rimane il riferimento per il 38,4% dei casi, preferito soprattutto dalla popolazione maschile.
Nel kit di automedicazione contro le infiammazioni per l’estate non possono mancare “una crema e cerotti anti-infiammatori, del ghiaccio secco per infiammazioni di tipo traumatico, così come disinfettanti, garze o cerotti in caso di tagli o escoriazioni. Per curare afte e infiammazioni gengivali è bene disporre di farmaci ad azione rigenerativa dell’epidermide, come quelli a base di acido ialuronico, o prodotti a base di aloe per dare sollievo.” Contro le infiammazioni dovute a punture di insetto, invece, l’utilizzo di repellenti e l’adozione di buone abitudini, come arieggiare spesso i locali. Per quanto riguarda le scottature solari, la cura migliore è la prevenzione, che parte dall’applicazione di un’adeguata protezione solare, evitando un’esposizione nelle ore centrali della giornata, coprendo il capo, soprattutto ai bambini, e assicurandosi un’idratazione continua. Quando si esce dal mare è fondamentale risciacquare il capo e il corpo con acqua dolce poiché il sale presente nell’acqua può favorire lacerazioni della pelle, ed è bene riapplicare la crema solare.

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