Aerofagia: cosa fare per prevenirla e evitare l’aria nella pancia
“Mi sento gonfio come un pallone!”, “Sono così pieno d’aria che la mia pancia sta per scoppiare!”, “Ho così tanta aria nello stomaco che provo dolore!” Si tratta di affermazioni che ognuno di noi ha fatto o sentito almeno una volta nella vita. Quale che sia la chiave di lettura e l’interpretazione del sintomo che ognuno offre, non ci sono dubbi che l’aerofagia sia davvero uno dei problemi più fastidiosi e comuni a carico dell’area addominale.
La situazione, oltre ad essere molto diffusa, tende ad associarsi ad una serie di altri sintomi che ne amplificano gli effetti. Ad esempio, la digestione rallenta a dismisura, con lo stomaco che sembra sempre gonfio e con le pareti tese, anche se non si è mangiato molto. Spesso poi l’aerofagia si accompagna anche ad eruttazioni ripetute. Si tratta di una condizione che crea un certo stress ma che per fortuna può essere affrontata modificando lo stile di vita e contrastando, per quanto possibile, le situazioni che possono favorirne l’insorgenza. Ma come nasce il problema? Proviamo a scoprirlo assieme!
Perché si forma aria nella pancia?
Da un lato c’è l’aria che introduciamo dall’esterno. Dall’altro c’è quella che autonomamente si crea nell’addome. Alla fine, il meteorismo addominale, e quindi la presenza di quantità eccessive di aria nella pancia, nasce per la somma di questi due elementi.
Se parliamo di aerofagia, dobbiamo pensare in primo luogo al primo di questi meccanismi. L’aerofagia è la conseguenza di un’anomala deglutizione di aria. Questa, scendendo verso lo stomaco, porta a dilatarne la parete, tanto da far nascere sintomi come quella fastidiosa sensazione di gonfiore subito sotto il torace e favorire la comparsa della classica sensazione pesantezza di stomaco, con conseguenti difficoltà di digestione.
Per capire quanto e come tutti siano potenzialmente a rischio di aerofagia, basta fare un semplice computo matematico. Normalmente, ad ogni deglutizione, vengono introdotti 2-3 millilitri di aria. Quando una persona è particolarmente ansiosa questo numero si moltiplica quasi all’infinito, tanto che si può arrivare anche a 200 millilitri. In questa condizione diventa difficile assorbire ed espellere l’aria stessa, per cui si scatenano i tanti disturbi legati all’eccessiva “ingestione” di aria, dal generale senso di fastidio alla pancia, borborigmi (appunto i rumori che si creano nell’intestino), senso di pienezza e gonfiore, flatulenze. Ovviamente, quindi, lo stress è un elemento chiave per definire chi è più a rischio di sviluppare aerofagia e conseguente meteorismo, con dolori, crampi allo stomaco, gonfiore addominale.
Il meteorismo, in particolare, è legato all’eccessivo accumulo di gas all’interno dell’apparato digerente. L’eccesso di aria può generarsi per un’alimentazione particolarmente ricca in cibi che facilitano la produzione di gas, come ad esempio i legumi, per alterazioni dei normali movimenti del viscere o ancora per l’elevata fermentazione di sostanze organiche da parte della flora batterica presente nell’apparato digerente.
Come si combattono aerofagia e dolore
Aerofagia a volte fa rima con dolore perché tanta e tale è la quantità di aria e gas che si concentrano nell’apparato digerente che i visceri, per provare ad espellerla, arrivano a contrarsi. Di conseguenza, in caso di aerofagia possono presentarsi sintomi crampi, dolori addominali o quello che comunemente chiamiamo mal di pancia. Non solo. Visto che l’aerofagia può rallentare la digestione, in caso di dispepsia e cioè appunto, cattiva digestione, è più facile avere anche acidità di stomaco. Dalla semplice presenza di aria in eccesso nei visceri, insomma, si può arrivare ad una serie di sintomi diversi.
Nello specifico di aerofagia e meteorismo, se è vero che una sana alimentazione e una miglior gestione dello stress sono il primo rimedio per contrastarne l’insorgenza, è innegabile che per ritrovare il benessere un valido rimedio ai sintomi può venire dai medicinali da banco ad azione adsorbente e cioè capaci di assorbire i gas in eccesso presenti nei visceri. Va ricordato che i principi attivi di questi medicinali non contengono sostanze che possono essere assorbite dall’organismo. Di conseguenza, la loro azione si concentra totalmente all’interno dell’apparato digerente. Per questo, una volta espletato il loro compito, questi composti vengono eliminati senza difficoltà attraverso le feci. Per gli altri disturbi, dall’acidità fino alla digestione lenta, si può puntare su antiacidi e su procinetici che aiutano a “spingere” in avanti il contenuto dello stomaco, liberandolo.
Come si può prevenire l’aerofagia: cosa fare e cosa evitare di fare
Oltre a combattere lo stress, vero e proprio “alleato” dell’eccessiva ingestione di aria che entra nel tubo digerente, chi soffre di aerofagia deve prestare attenzione all’alimentazione per scongiurare l’immissione di ulteriore aria e la comparsa di meteorismo legato ai processi digestivi. È fondamentale evitare gli alimenti che più facilmente inducono l’introduzione di aria o la formazione di gas all’interno di stomaco e intestino. Per questo occorre consumare con moderazione pane, prodotti lievitati, creme particolarmente grasse, frappè, oltre ai legumi che per alcune persone particolarmente sensibili possono dar luogo alla comparsa di meteorismo e tensione addominale. Attenzione: in alcune persone l’aerofagia e il meteorismo conseguente possono anche far seguito all’ingestione di grandi quantità di verdura o frutta.
Sempre tra le abitudini alimentari anti-aerofagia, ricordate che ci sono fattori che possono facilitarne l’insorgenza e il peggioramento. Bisogna fare a meno delle bevande gassate e cioè addizionate con acido carbonico, evitare di masticare continuamente le gomme americane e soprattutto bisogna smettere di fumare. Tutte queste abitudini favoriscono la salivazione e la saliva diventa una sorta di “veicolo” per le bollicine d’aria che in essa si formano e quindi, con la deglutizione, questa aria è destinata a liberarsi nello stomaco favorendo la comparsa del disturbo. Sempre a questo scopo, ricordate che è importante masticare con cura gli alimenti. Una masticazione troppo veloce favorisce l’insorgenza di aerofagia, con l’aria che entra più facilmente nel tubo digerente.
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