Come combattere l’alito cattivo? Alcuni rimedi
- Tisana
La nonna di un tempo metteva a bollire un pentolino d’acqua e poco dopo andava in dispensa. Dalle sue sapienti mani spuntavano ciuffi di erbe aromatiche come salvia o rosmarino. Il gusto della bevanda calda forse non era dei migliori anzi, spesso poteva avere un sapore amarognolo ma riusciva nel suo scopo: se qualcuno soffriva di alito cattivo, quello che oggi scientificamente viene definito alitosi, l’aria espirata dalla bocca assumeva un aroma più piacevole.
Oggi la parte di quelle sane, vecchie ricette contadine è fatta dai farmaci di automedicazione che possono agire sui meccanismi che provocano l’alitosi. Il fenomeno può avere origini diverse e va combattuto con i medicinali appropriati anche in base alle condizioni di salute. L’alitosi può, infatti, dipendere da un’infiammazione delle vie aeree superiori e quindi va affrontata con un antinfiammatorio, può trarre la sua origine da problemi legati ad eccessi alimentari che hanno in qualche modo affaticato lo stomaco (e allora bisogna pensare a combattere acidità e digestione lenta), può essere legata ad una non perfetta condizione igienica del cavo orale, con conseguenti rimedi finalizzati in prima battuta alla pulizia e alla disinfezione della bocca, con l’utilizzo, in caso di infiammazione, di medicinali ad azione antisettica.
Ad ogni modo, i rimedi delle nostre nonne che si affidavano a tisane di erbe facilitavano, grazie all’acqua, la pulizia della bocca e la salivazione. Proprio la saliva svolge, infatti, una naturale azione di pulizia del cavo orale. Un cosa da non fare in caso di alito cattivo è, invece, digiunare nella speranza che l’alitosi si risolva. Occorre mantenere il ritmo dei pasti ed evitare solo gli alimenti potenzialmente “temibili” per l’alito come l’aglio e la cipolla. Importante è, infine, masticare bene perché grazie a questo processo si eliminano le cellule morte dalla bocca le quali possono contribuire a peggiorare la situazione. Ricordate poi che una corretta igiene orale è fondamentale. Lavare i denti dopo i pasti, usare il filo interdentale, spazzolare delicatamente anche la lingua sono corrette abitudini che aiutano a mantenere una bocca sana.
- Spazzolare la lingua
L’igiene orale è fondamentale per combattere l’alitosi, che dipende spesso dalla popolazione batterica della bocca: i batteri, infatti, metabolizzano i residui alimentari e cellulari, producendo sostanze volatili che contengono zolfo, all’origine del cattivo odore. Il problema dell’alitosi, inoltre, peggiora ulteriormente dopo le molte ore di digiuno o in caso di scarsa idratazione: una corretta igiene orale e un’alimentazione equilibrata sono quindi tra i fattori principali da tenere in considerazione se si vuol tentare di ridurre l’alitosi, senza sottovalutare però il tipo di alimenti che vengono consumati.
Il consumo di aglio, cipolle, porri, cavoli, cavolfiori e simili – tutte piante appartenenti alla famiglia delle crucifere – può indubbiamente peggiorare la situazione. Allo stesso modo anche una dieta iperproteica può diventare la causa dell’alito cattivo, proprio perché le proteine sono in grado di influire sull’azione dei batteri che stimolano la produzione di zolfo.
Se l’igiene orale è fondamentale per evitare le alitosi, con particolare cura per il parodonto (gengive e altri tessuti che circondano il dente), secondo gli esperti non va dimenticata e sottovalutata anche una pulizia accurata della lingua. Eliminando i batteri in eccesso, è possibile migliorare l’alito e la salute dell’organismo: infatti patologie che attaccano il parodonto, se non tempestivamente e correttamente trattate, possono favorire il diffondersi dell’infezione in tutto l’organismo con conseguenze anche serie.
In caso di infiammazione gengivale è quindi opportuno fare ricorso ai farmaci di automedicazione, preferendo l’uso di antisettici e disinfettanti orali se i fastidi interessano le gengive e le mucose della bocca, oppure analgesici e antiinfiammatori in caso di dolore e infiammazione.
- Zenzero
Una bella tisana o qualche erba da masticare, così le nostre nonne combattevano l’alito cattivo, un disturbo sempre più diffuso e dalle cause molteplici. Un ulteriore aiuto arriva anche dalla scienza: uno studio, pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry dagli scienziati dell’Università Tecnica di Monaco (Tum) e del Leibniz-Institute for Food Systems Biology, ha dimostrato infatti che lo zenzero potrebbe ufficialmente classificarsi tra i rimedi più efficaci contro l’alitosi. Gli studi degli esperti tedeschi si sono concentrati sull’effetto della saliva sul gingerolo, una sostanza presente nello zenzero fresco che conferisce il tipico gusto pungente alla radice.
Stando allo studio, il gingerolo sarebbe in grado di stimolare la produzione di un particolare enzima, presente nella saliva, che ha la capacità di annullare le sostanze maleodoranti. L’enzima, chiamato sulfidril ossidasi 1, contribuisce a eliminare le cause che determinano l’alito cattivo, e anche il retrogusto che può rimanere in bocca dopo il consumo di bevande o alimenti molto forti come il caffè. Lo zenzero si dimostra quindi un valido alleato contro l’alito cattivo, ma rimane comunque importante comprenderne le cause.
A parte qualche caso geneticamente determinato, l’alito cattivo è da attribuirsi soprattutto alle abitudini alimentari e a carenze nell’igiene orale, cause che facilitano l’infiammazione dei tessuti che circondano i denti e che possono causare varie forme di parodontite. L’alitosi è quindi determinata da una molteplicità di fattori, come ad esempio un gran numero di batteri del cavo orale che producono zolfo, la presenza di residui di cibo tra denti e gengive, la placca batterica e il tartaro che si accumula sopra e sotto le gengive, le gengiviti e le carie. Infine, possono entrare in gioco anche altri fattori non direttamente legati alla salute o all’igiene della bocca, come infiammazione di tonsille o adenoidi, ipersecrezioni delle cavità nasali e paranasali o problematiche gastro-intestinali.
Pertanto, è sempre importante ricorrere a una adeguata igiene orale e a una dieta sana e bilanciata, non dimenticandosi che i farmaci di automedicazione possono rappresentare un valido aiuto nella cura di tutti quei piccoli disturbi alla base dell’alito cattivo.
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