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Antibiotici, non usateli se non servono!

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Antibiotici non usateli se non servono
Anche se la stagione influenzale “sta scemando”, sono ancora tanti, in questo periodo i cugini del virus influenzale, i c.d. virus simil-influenzali o parainfluenzali , in grado di provocare possono provocare qualche linea di , mal di gola, debolezza, cefalea oppure alterare il benessere dell'apparato digerente con diarrea, mal di pancia, nausea, e acidità di . Nulla di nuovo: gli ultimi strascichi dell'inverno e il clima non propriamente ottimale fanno sì che l'organismo, con i suoi vari distretti, sia particolarmente esposto agli insulti dei virus. Il problema non è tanto nella capacità di attaccarci di questi microscopici nemici, quanto nelle nostre modalità difensive. Le regole sono sempre le stesse e partono dall'assunto che bisogna comportarsi con buon senso per la propria e quella degli altri. Allora, meglio non fare gli eroi, rimanendo a casa qualche giorno così da lasciare il giusto spazio al riposo e facendo una dieta leggera con l'assunzione di sufficienti quantità di liquidi, importanti per recuperare prima il benessere. Fondamentale poi è fare ricorso ai che rappresentano una soluzione terapeutica sicura ed efficace per lenire l'intensità dei sintomi e limitare l'impatto dell'infezione. Per i vari disturbi, dalla febbre, alla , al , al mal di pancia, infatti, può esistere una soluzione specifica, che può essere riconosciuta grazie al che sorride presente sulla confezione. C'è però una cosa che non va assolutamente fatta, a meno che non sia il medico a indicarla: assumere antibiotici. Purtroppo l'uso improprio di questi farmaci, che sono efficaci contro i batteri ma sono del tutto inutili nei confronti dei virus, sta favorendo lo sviluppo dell'antibiotico-resistenza, ovvero della capacità dei germi di “resistere” all'attacco dei medicinali che vengono assunti per eliminarli ma che, in caso di antibiotico-resistenza, diventano inefficaci con conseguenze drammatiche per la salute dei singoli e della collettività. Questa situazione, spesso legata anche alle cattive abitudini, sta portando, infatti, ad un problema di salute planetario. A ribadirlo è una ricerca apparsa sul British Medical Journal, che rivela come un'ampia percentuale di prescrizioni di antibiotici potrebbe rivelarsi non necessaria. Anche se i dati vengono dagli USA, l'abuso di antibiotici e la diffusione dei super batteri resistenti rappresenta un problema anche europeo e italiano in particolare.  Come si legge sul sito dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) , in Europa si verificano annualmente 4 milioni di infezioni da germi antibiotico-resistenti che causano oltre 37 mila decessi  e sono responsabili di un significativo assorbimento di risorse (sanitarie e non) che ammontano a circa 1,5 miliardi di euro l'anno. In Italia la resistenza agli antibiotici si mantiene tra le più elevate in Europa e risulta, nella maggior parte dei casi, al di sopra della media europea. Nel nostro Paese ogni anno, dal 7 al 10 per cento dei pazienti va incontro a un'infezione batterica multiresistente con migliaia di decessi. Le infezioni correlate all'assistenza colpiscono ogni anno circa 284.100 pazienti causando circa 4.500-7.000 decessi.
Come AIFA ha sottolineato più volte, l'antibiotico-resistenza è un fenomeno che necessita oramai di un cambiamento culturale a cui tutti sono chiamati, medici e pazienti, per riconoscere il valore fondamentale di queste importanti risorse terapeutiche.
In linea con l'impegno di AIFA, che da anni promuove un uso corretto degli antibiotici, ecco alcuni consigli da tenere a mente per una gestione consapevole della propria salute e un uso più appropriato di questa tipologia di medicinali:
  • Gli antibiotici non sono farmaci che possono essere utilizzati senza il consulto e la prescrizione del medico, a differenza di quelli di automedicazione che vengono impiegati, ad esempio, per abbassare la febbre o curare il raffreddore, riconoscibili dal bollino che riporta la scritta “farmaco senza ricetta”. L'autocura, in caso di antibiotici, è del tutto inadeguata e può risultare addirittura dannosa.
  • I farmaci antibiotici vanno usati solo dietro prescrizione medica, osservando scrupolosamente dosi e durata della indicata dal medico. L'interruzione spontanea della terapia o la riduzione delle dosi possono  influire sull'efficacia del farmaco e sulla comparsa di resistenze batteriche.
  • Gli antibiotici non curano le malattie virali. Patologie stagionali come raffreddore, influenza e altre affezioni da virus dell'apparato respiratorio richiedono l'antibiotico solo e soltanto se per le caratteristiche del paziente o del quadro clinico il medico ritiene che esista la possibilità dello sviluppo di una sovra infezione batterica. Senza la ricetta, MAI assumere antibiotici.
  • Spesso si prende erroneamente l'antibiotico sulla scorta di una precedente esperienza positiva, o perché si trova nell'armadietto dei medicinali. E' un grave errore. Non solo le infezioni sovente sono virali ma anche in caso di infezioni batteriche bisogna tenere a mente che esse non sono tutte  uguali e, di conseguenza, nemmeno l'antibiotico da assumere deve essere sempre lo stesso. Non è detto quindi, che l'antibiotico che ha funzionato una volta possa essere la scelta terapeutica adeguata anche in una situazione che ci sembra simile.  Il consiglio del medico resta fondamentale.