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Allergia e inquinamento vanno a braccetto

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Allergia e inquinamento vanno a braccetto
Che l’inquinamento atmosferico sia una dei più importanti fattori esterni che influenzano la salute delle vie respiratorie è un dato di fatto. Quello che spesso dimentichiamo è che per chi soffre di forme di allergia leggera, che si manifestano con naso chiuso, starnuti a ripetizione, occhi arrossati, il binomio tra reazione allergica e aria inquinata può creare un cocktail difficile da sopportare.
L’inalazione di sostanze irritanti in alte concentrazioni non fa altro che aumentare la reazione di risposta alterata dall’allergia e quindi peggiora i sintomi. Addirittura una ricerca, condotta su persone con asma e quindi trattate dal medico, dimostra che l’impiego dei medicinali che allargano i bronchi consentendo una miglior respirazione appare direttamente collegato all’inquinamento stesso.Allergici Occhio ai temporali 
Come se non bastasse, poi, una delle conseguenze dell’inquinamento è l’incremento della presenza di pollini nell’atmosfera, collegato ad un aumento generalizzato delle temperature  generato proprio dall’inquinamento, il principale responsabile del progressivo riscaldamento dell’atmosfera. Di conseguenza, si assiste a un aumento dei pollini nell’aria e della durata delle stagioni polliniche. Insomma: pur se i farmaci di automedicazione possono aiutarci a combattere i piccoli disturbi dell’allergia, bisogna prestare particolare attenzione all’aria inquinata.
Questa attenzione non va dimenticata neppure negli ambienti chiusi: acari della polvere, forfora di animali e muffe possono scatenare i fastidi.