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Bacco, tabacco e Venere riducono l’uomo in cenere

Bacco, tabacco e Venere riducono l'uomo in cenere
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Che non si debba esagerare con gli alcolici lo sappiamo, a maggior ragione se lo stomaco e il fegato non sono particolarmente in forma e se soffriamo di mal di testa scatenato proprio dall’assunzione delle bevande di questo tipo. Che il fumo di sigaretta sia nemico della salute è assodato. A volte, però, ci si dimentica di quanto anche le “avventure” amorose possano rappresentare un pericolo per la salute, se non si prendono le dovute precauzioni.
La rilettura moderna del vecchio proverbio che ricorda come non ci si debba lasciare andare ai vizi, ci permette ancora una volta di ribadire quanto siano importanti stili di vita corretti siano importanti per mantenerci in salute e combattere l’insorgenza di certe malattie che si prevengono a tavola, abbandonando la sigaretta ma anche con scelte consapevoli sotto le lenzuola.
Sempre più numerosi, infatti e soprattutto tra i più giovani sono le infezioni che si trasmettono attraverso le attività sessuali o MTS, appunto, Malattie Sessualmente Trasmesse. Ne sono diverse e di diversa gravità (si pensi alla sifilide, ma ce ne sono altre, alcune note come l’HIV, altre molto diffuse come la clamidia). La prima regola per evitare i rischi di ammalarsi di qualunque di queste malattie è sempre l’utilizzo del profilattico. In caso di comparsa di sintomi è fondamentale parlarne col medico per la diagnosi.

E’ inoltre molto importante non nascondere tale diagnosi al/alla partner, visto che il riconoscimento del quadro e soprattutto gli eventuali trattamenti indicati dal medico vanno seguiti in coppia non appena si scoprono i sintomi. Accelerando il trattamento del partner della persona che ha contratto l’infezione si può così ottenere un più efficace controllo del problema in particolare tra i giovani.
Negli Usa, infatti, più o meno la metà dei casi di infezioni da MTS si osserva nella decade tra i 15 e i 24 anni. Ad evidenziare l’importanza del trattamento tempestivo del partner è una ricerca condotta da dall’Università di Washington a Seattle, apparsa sulla rivista PLOS Medicine.
Attraverso un’azione di sensibilizzazione presso i centri dedicati sul territorio della città di Seattle, gli studiosi americani sono riusciti ad aumentare dal 18,3 al 34 per cento la percentuale di partner trattati con tempestività grazie alla prescrizione del medico al momento della diagnosi. Non solo: grazie ad una campagna di sensibilizzazione sul tema diffusa nella popolazione è salita dal 25,2 al 44,9 per cento la percentuale dei soggetti che hanno iniziato la terapia del “partner” direttamente in farmacia. A fronte di questo si è osservato un calo dei tassi di incidenza di infezione da clamidia e gonorrea nel corso del programma.

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