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Caldo e sudore e il bimbo piange di notte

Caldo e sudore e il bimbo piange di notte
Capita spesso d’estate che un bimbo molto piccolo nella notte si svegli, piangendo in modo quasi disperato quando, invece, potrebbe dormire tranquillo. Le nostre nonne, in questi casi adottavano una serie di rimedi che sono validi anche adesso.
In primo luogo, occhio alla temperatura. Se la cameretta del bebè è troppo calda, anche il suo organismo può risentirne e quindi far fatica a dormire. Ma non è solo il caldo a rendere difficoltoso il riposo, anzi, spesso è più l’umidità a causare problemi. Se è molto alta, infatti, fa percepire, anche all’organismo dei più piccoli, più gradi di quanti ce ne sono in realtà e ostacola alcune funzioni come la respirazione o la circolazione.
Occhio poi a non farlo bere troppo. Se bere a sufficienza è fondamentale per tutti e soprattutto per i bambini, ancor più d’estate, quando l’assunzione viene fatta prima di metterlo a letto, come capita, ad esempio, se si ha l’abitudine di dare il biberon, magari con tisane zuccherate, è naturale che ciò porti ad aumentare la diuresi notturna e, soprattutto nelle nottate estive, la sudorazione: il bambino si bagna più spesso e quindi tende a svegliarsi più frequentemente. Con questo consiglio si entra nel capitolo igiene: non bisogna mai dimenticare che il contatto con i pannolini sporchi fa si che i bambini si  risveglino piangendo. Quindi ci vuole semplicemente un po’ di accortezza e pazienza.
Ultimo consiglio: il lato psicologico della faccenda. Svegliarsi di soprassalto nella notte, accaldati e bagnati, può spesso spaventare i bimbi.  Le nostre nonne cullavano a lungo i piccoli, proprio per evitare che si sentissero in qualche modo abbandonati. Forse, con le parole e qualche canzoncina, possiamo aiutarlo anche noi a tornare tra le braccia di Morfeo e sentirsi comunque accudito, anche nel suo lettino.