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Contro lo stress, la pace del bosco e dei cinguettii

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Muoversi fa bene. Aumenta la risposta allo sforzo, favorisce i contatti con gli altri, aiuta a mantenersi in forma a tutte le età. Ma anche dove facciamo esercizio conta, soprattutto quando si tratta di contrastare lo stress.
Riuscire a passeggiare in un bosco, meglio se circondati dal canto degli uccelli, può significare davvero guadagnare sotto l’aspetto emotivo. Addirittura, la semplice presenza del verde e dei suoi abitanti volanti nell’area in cui si abita sarebbe una valida contromisura per contrastare lo stress.
A dirlo è un originale studio che è stato condotto in collaborazione tra l’Università inglese di Exeter, il British Trust for Ornithology e l’Università del Queensland in Australia.
La ricerca, apparsa sulla rivista scientifica Bioscience, è stata effettuata seguendo 270 individui di etnie, stato sociale e reddito diverso, dimostrando che quando le vie in cui si abita sono più ricche di piante alberi e, quindi, anche di uccelli che volano e cinguettano il rischio di sentirsi ansiosi e di soffrire di stress sarebbe minore.
Ovviamente anche le passeggiate hanno un loro significato, visto che secondo lo studio chi rimane più a lungo all’esterno rischia di meno di diventare stressato. Ma c’è un’altra curiosità da non sottovalutare.
Anche il canto degli uccelli, che forse ci riporta alla natura, potrebbe avere un ruolo. Più ce ne sono, per chi deve fare i conti con ansia, mal di testa, contratture muscolari, respirazione e ritmo cardiaco accelerati, digestione lenta, stanchezza immotivata (queste le caratteristiche di presentazione dello stress), meglio è.
Approfittando dell’arrivo della primavera, quindi, via libera alle passeggiate nella natura. L’umore ci guadagna!