Dimmi dove vivi e ti dirò come viaggiano i virus dell’influenza
Vivete in città? Aspettatevi un’epidemia d’influenza che si diffonde a macchia d’olio e rapidamente. Se invece abitate in piccoli centri o in campagna, probabilmente i virus più temuti dell’inverno si diffonderanno più lentamente, ma progressivamente andranno comunque a coinvolgere tutti. A raccontare cosa dobbiamo aspettarci quando inizia l’annuale l’epidemia influenzale, anche in base al luogo in cui viviamo, è una ricerca apparsa sulla prestigiosa rivista Science. Lo studio ha analizzato le stagioni influenzali di sei anni in più di 600 città negli Usa e ha evidenziato come la diffusione dei virus non sia legata esclusivamente alle temperature. O meglio: nelle grandi città il virus tende a replicarsi e a passare da persona a persona quasi indipendentemente dalle condizioni meteorologiche risentendo meno nella sua avanzata degli sbalzi temici.
Quando invece si va nei piccoli centri, stando allo studio, il virus risentirebbe di più delle condizioni atmosferiche e tenderebbe a diffondersi maggiormente proprio con il clima rigido. Sia come sia, quando l’influenza è alle porte occorre, soprattutto per le persone fragili di tutte le età e gli anziani, prima di tutto prevenire il contagio attraverso il vaccino. Quest’ultimo non mette al riparo da tutte le sindromi da raffreddamento e quindi da tutti i virus cugini dell’influenza vera e propria responsabili di raffreddore, tosse e mal di gola e talvolta non evita del tutto la malattia ma ne attenua i sintomi e soprattutto le complicanze, che potenzialmente anche gravi, per i soggetti a rischio. Come abbiamo spesso detto su Semplicemente Salute, sotto il termine ombrello “influenza” tendiamo a comprendere una miriade di forme infettive dovute a diversi virus. Tecnicamente però si può parlare di “vera influenza” (quella su cui, appunto, agisce il vaccino) solo se ci sono tre condizioni presenti contemporaneamente: febbre elevata, con temperatura che sale a oltre 38 ad insorgenza brusca, sintomi generali come dolori muscolari/articolari e sintomi respiratori come tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale o mal di gola. In tutti gli altri casi si parla di infezioni respiratorie acute o sindromi para-influenzali, come ad esempio il raffreddore, che si caratterizza per naso otturato che cola e per gli starnuti che la fanno da padroni e talvolta da qualche linea di febbre.
Dal punto di vista della prevenzione e dei rimedi, in ogni caso, la situazione non cambia sia che si viva nelle metropoli o nei piccoli centri. Per quanto riguarda la prevenzione è bene quindi seguire delle semplici regole quotidiane per proteggersi e proteggere gli altri dal contagio, come lavarsi bene le mani, mettere le mani davanti alla bocca e al naso quando si tossisce o si starnutisce e rimanere a riposo quando si è ammalati per evitare di contagiare gli altri. Se si potesse, sarebbe meglio evitare i luoghi affollati e umidi come metropolitane, palestre, cinema. Per la cura, i farmaci di automedicazione sono il pilastro principale del trattamento delle sindromi influenzali e parainfluenzali, causate dai tanti virus che possono circolare nelle stagioni più fredde. Ciò che conta è che l’automedicazione sia responsabile: questo significa che l’uso di questi medicinali va fatto con intelligenza. I farmaci di automedicazione hanno il compito di attenuare i sintomi senza azzerarli: per questo occorre seguire sempre l’andamento della malattia e consultare il medico se le cose non migliorano dopo 4 – 5 giorni.
Tra i farmaci di automedicazione più utilizzati sono disponibili antistaminici e vasocostrittori contro il naso chiuso, gocciolamento nasale, starnuti, congiuntivite; anti-congestionanti o antisettici contro il mal di gola; sedativi, fluidificanti e mucolitici contro la tosse; antinfiammatori (antidolorifici e antipiretici) contro dolori e febbre.
Da evitare invece l’assunzione di antibiotici che vanno sempre prescritti dal medico e non vanno mai assunti all’inizio della patologia influenzale che ha natura virale e contro la quale non esistono farmaci specifici ma solo sintomatici. Soprattutto, proprio perché determinata da virus, gli antibiotici non hanno alcun effetto nella cura della patologia. E’ solo il medico che può decidere di prescriverli ad esempio, per soggetti con patologie respiratorie croniche al fine di evitare la comparsa di sovra infezioni batteriche o quando, proprio per la comparsa di una infezione batterica insieme a quella influenzale, i sintomi peggiorano dopo qualche giorno o ritornano dopo una apparente guarigione.In caso quindi di influenza mai assumere antibiotici che si hanno in casa senza aver prima consultato il medico.
Quando invece si va nei piccoli centri, stando allo studio, il virus risentirebbe di più delle condizioni atmosferiche e tenderebbe a diffondersi maggiormente proprio con il clima rigido. Sia come sia, quando l’influenza è alle porte occorre, soprattutto per le persone fragili di tutte le età e gli anziani, prima di tutto prevenire il contagio attraverso il vaccino. Quest’ultimo non mette al riparo da tutte le sindromi da raffreddamento e quindi da tutti i virus cugini dell’influenza vera e propria responsabili di raffreddore, tosse e mal di gola e talvolta non evita del tutto la malattia ma ne attenua i sintomi e soprattutto le complicanze, che potenzialmente anche gravi, per i soggetti a rischio. Come abbiamo spesso detto su Semplicemente Salute, sotto il termine ombrello “influenza” tendiamo a comprendere una miriade di forme infettive dovute a diversi virus. Tecnicamente però si può parlare di “vera influenza” (quella su cui, appunto, agisce il vaccino) solo se ci sono tre condizioni presenti contemporaneamente: febbre elevata, con temperatura che sale a oltre 38 ad insorgenza brusca, sintomi generali come dolori muscolari/articolari e sintomi respiratori come tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale o mal di gola. In tutti gli altri casi si parla di infezioni respiratorie acute o sindromi para-influenzali, come ad esempio il raffreddore, che si caratterizza per naso otturato che cola e per gli starnuti che la fanno da padroni e talvolta da qualche linea di febbre.
Dal punto di vista della prevenzione e dei rimedi, in ogni caso, la situazione non cambia sia che si viva nelle metropoli o nei piccoli centri. Per quanto riguarda la prevenzione è bene quindi seguire delle semplici regole quotidiane per proteggersi e proteggere gli altri dal contagio, come lavarsi bene le mani, mettere le mani davanti alla bocca e al naso quando si tossisce o si starnutisce e rimanere a riposo quando si è ammalati per evitare di contagiare gli altri. Se si potesse, sarebbe meglio evitare i luoghi affollati e umidi come metropolitane, palestre, cinema. Per la cura, i farmaci di automedicazione sono il pilastro principale del trattamento delle sindromi influenzali e parainfluenzali, causate dai tanti virus che possono circolare nelle stagioni più fredde. Ciò che conta è che l’automedicazione sia responsabile: questo significa che l’uso di questi medicinali va fatto con intelligenza. I farmaci di automedicazione hanno il compito di attenuare i sintomi senza azzerarli: per questo occorre seguire sempre l’andamento della malattia e consultare il medico se le cose non migliorano dopo 4 – 5 giorni.
Tra i farmaci di automedicazione più utilizzati sono disponibili antistaminici e vasocostrittori contro il naso chiuso, gocciolamento nasale, starnuti, congiuntivite; anti-congestionanti o antisettici contro il mal di gola; sedativi, fluidificanti e mucolitici contro la tosse; antinfiammatori (antidolorifici e antipiretici) contro dolori e febbre.
Da evitare invece l’assunzione di antibiotici che vanno sempre prescritti dal medico e non vanno mai assunti all’inizio della patologia influenzale che ha natura virale e contro la quale non esistono farmaci specifici ma solo sintomatici. Soprattutto, proprio perché determinata da virus, gli antibiotici non hanno alcun effetto nella cura della patologia. E’ solo il medico che può decidere di prescriverli ad esempio, per soggetti con patologie respiratorie croniche al fine di evitare la comparsa di sovra infezioni batteriche o quando, proprio per la comparsa di una infezione batterica insieme a quella influenzale, i sintomi peggiorano dopo qualche giorno o ritornano dopo una apparente guarigione.In caso quindi di influenza mai assumere antibiotici che si hanno in casa senza aver prima consultato il medico.
Attraverso consigli pratici e informazioni chiare, ci dedichiamo a educare e guidare verso scelte di vita quotidiana consapevoli, promuovendo un benessere semplice e duraturo.