Che tosse hai? Guida al riconoscimento dei tipi di tosse
Avete presente la musica lirica? Un tenore non potrà mai cantare come un soprano, perché il timbro del suo canto sarà diverso. Ognuno di noi, anche quelli che non possiedono il dono del bel canto, ha una propria voce che lo caratterizza. Qualcosa di simile accade anche per la tosse, che, infatti, Ippocrate, il padre della medicina, chiamava la voce del polmone. Ogni tipo di tosse rivela cioè qualcosa sulla sua origine. Ma, allora, quante tossi esistono?
Origini della tosse: un meccanismo di difesa e pulizia
Perché reagiamo con il colpo di tosse? Fondamentalmente per difenderci. Infatti, grazie a questo meccanismo naturale, le vie respiratorie si ripuliscono di impurità, polveri e sostanze nocive ambientali. Quando c’è bisogno di questa ondata di pulizia, parte un’improvvisa e rumorosa espulsione d’aria delle vie aeree superiori, che fa vibrare le corde vocali e genera così il classico suono della tosse. Stando agli studi di fisiologia dell’apparato respiratorio, l’aria emessa da un colpo di tosse viaggia alla velocità di 600/800 chilometri l’ora.
Come detto, però, la tosse non è sempre uguale. E se ovviamente ci sono casi in cui questa voce “si fa sentire” per processi meccanici, come ad esempio il boccone che scegliendo una strada sbagliata va di traverso (la tosse in questa situazione serve a liberare rapidamente le vie respiratorie), spesso sono piccoli disturbi – come la comparsa di sindromi da raffreddamento – a generare il fastidioso sintomo. Soprattutto in questo periodo.
Quali sono le tossi più comuni?
Tosse secca e stizzosa e tosse grassa sono solo alcune voci dello stesso sintomo ma che hanno cause differenti e per questo devono essere gestite in modo differente senza mai dimenticare che se il disturbo si mantiene per qualche giorno occorre sempre consultare il medico. Ad esse se ne affiancano altre, più comuni di quanto pensiamo. Ecco qualche caratteristica che ci può aiutare a capire come si originano le varie “tossi” più comuni e come distinguerle.
– Tosse stizzosa. È una tosse irrefrenabile, non porta all’eliminazione di muco e spesso si accompagna a mal di gola. E’ quasi sempre segno di un’irritazione delle prime vie respiratorie (laringe o trachea) o dei bronchi.
– Tosse secca. La tosse di questa tipo si presenta classicamente nei fumatori, che quasi sempre hanno un’irritazione cronica dei bronchi e degli alveoli polmonari, e negli asmatici, che debbono “allargare” le vie del respiro “ristretti” dalla malattia.
– Tosse grassa. È la tipica tosse delle bronchiti e broncopolmoniti. È quasi sempre accompagnata dall’espulsione di quantità variabili di muco, che assume colori e caratteristiche diverse. Quando questa tosse dovrebbe preoccupare? Certamente se non si attenua dopo qualche giorno e se il muco è striato di sangue, un segnale he ci dice cheè meglio rivolgersi a un medico
– Tosse abbaiante. È la tipica tosse che si manifesta nella pertosse, e viene per questo detta tosse “canina”. È secca, senza produzione di muco e ricorda proprio l’abbaiare di un cane.
– Tosse roca. Insieme a una modificazione del tono di voce, quasi sempre consistente in un abbassamento della voce stessa, è il segnale di un’infiammazione delle corde vocali. È particolarmente diffusa nei fumatori.
Come gestire la tosse: dai rimedi della nonna ai farmaci di automedicazione
Sicuramente i rimedi della nonna possono aiutarci in caso di tosse. Un esempio è la tradizionale assunzione di latte e miele, tanto utilizzata per lenire la tosse secca o quella stizzosa che in genere si origina in caso di irritazione e infiammazione delle alte vie respiratorie come, ad esempio, in presenza di un mal di gola. Assumere qualcosa di dolce può aiutarci a lenire il fastidio della tosse secca tanto che anche i farmaci di automedicazione indicati contro questo disturbo (detti anche sedativi della tosse) tendono ad avere un sapore dolce.
Assumere alimenti o farmaci che abbiano un gusto dolce risulta strategico perché il dolce stimola correttamente la salivazione e favorisce la mitigazione del bruciore alla gola, se presente. Inoltre i cristalli zuccherini che si depositano sulle papille gustative della lingua, secondo alcuni studi, potrebbe anche modulare positivamente il riflesso della tosse, oltre ad avere un effetto di riduzione del dolore. In caso di tosse grassa dovuta cioè ad eccesso di muco e catarro, i farmaci di automedicazione ad azione espettorante o mucolitica aiutano a sciogliere il catarro e a rendere meno vischioso il muco e sono estremamente utili per alleviare fastidio della tosse ed eliminare il muco e il catarro che ostruiscono le vie respiratorie.
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