La musica di Beethoven? Nasce dal cuore
Secondo una ricerca le aritmie di cui soffriva il musicista all’origine delle sinfonie
Il cuore “matto”, nel senso del ritmo cardiaco non sempre regolare, di Ludwig Van Beethoven sarebbe stato una sorta di “momento” ispiratore per diverse indimenticabili sinfonie dell’artista. In pratica, quindi, le note che scriveva sul pentagramma potevano rappresentare una sorta di “elettrocardiogramma” in grado di riflettere le palpitazioni del cuore del grande musicista. A lanciare questa curiosa ipotesi, che lega scienza e medicina, sono stati un cardiologo e un esperto di musica, che hanno pubblicato i risultati della loro ricerca su Perspectives in Biology and Medicine. Gli elettrocardiogrammi musicali studiati dal cardiologo Zachary D. Goldberger rivelerebbero l’impatto delle aritmie e dei sintomi ad esse collegate nelle musica del grande compositore. La ricerca ha preso in esame numerose composizioni individuando anche nel percorso musicale di diverse composizioni i battiti alterati del cuore. Certo è che, a prescindere dalle valutazioni musicali, l’impatto del “cuore matto” sulla vita delle persone può essere davvero significativo. Il caso di Beethoven lo dimostra. Per noi comuni mortali, in caso di battiti alterati, palpitazioni e altri fastidi il consiglio è parlarne con il medico e, se necessario, cambiare le proprie abitudini. A volte eccessi nell’assunzione di sostanze eccitanti come teina o caffeina così come gli alcolici, possono avere influsso sul regolare ritmo cardiaco, a tutto danno dell’armonia del nostro organismo!
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