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Onicomicosi, quando i funghi attaccano le unghie

Onicomicosi, quando i funghi attaccano le unghiev
Tempo di lettura: 4 minuti

Non ce ne accorgiamo, ma le unghie crescono più o meno quattro centimetri l’anno sulle dita della mano, con un trend di sviluppo che raddoppia per le dita dei piedi. E non fanno male, tanto che coloro che le rosicchiano, i cosiddetti “onicofagi”, non provano alcun dolore. Le unghie sono annessi cutanei, ovvero parti del corpo strettamente legate alla pelle. E come la pelle, oltre a diventare vere e proprie spie del benessere dell’organismo, si possono ammalare. È ciò che avviene, ad esempio, in caso di onicomicosi o infezioni fungine, quelle che spesso vengono identificate come micosi ungueali. 

Onicomicosi: cosa sono e possibili cause

A volte anche le unghie si ammalano e i nemici in questi casi si chiamano funghi o miceti. I miceti possono attaccare tanto le mani quanto – più frequentemente – i piedi e possono portare a infezioni  particolarmente contagiose. Ambienti caldi e umidi come piscine o palestre rappresentano luoghi ideali per la proliferazione dei miceti, organismi uni o pluricellulari (dipende ovviamente dalle loro dimensioni) che crescono quando, appunto, trovano 3 situazioni ideali per il loro sviluppo: innanzitutto, la temperatura, che deve aggirarsi, per consentire la massima diffusione, tra i 20 e i 25 gradi, poi un alto tasso di umidità e un’acidità neutra della pelle. 

In diverse circostanze è proprio la pelle a presentare queste caratteristiche specie quando si fa attività fisica, con il sudore e l’umidità che si crea soprattutto nelle calzature. Proprio perché l’attività fisica può diventare un fattore di rischio, bisogna, quindi, prestare la dovuta attenzione. Oltre alla pelle, in questi casi, possono essere interessate dal processo anche le unghie, magari in conseguenza del passaggio dei miceti dall’epidermide oppure anche direttamente, come unica sede della micosi. In questo caso si parla di onicomicosi. A rischio, in ogni caso, sono soprattutto le persone che sudano molto per esempio attraverso lo sport o che indossano abitualmente scarpe che, per la loro forma, tendono a stringere il piede aumentando i rischi (ad esempio perché a punta). Inoltre, anche la presenza di piccole escoriazioni sui piedi o sulle mani che alterano gli strati superficiali della pelle possono aumentare i rischi di micosi cutanee e ungueali.

Come riconoscere le micosi alle unghie

Le onicomicosi spesso non danno segni della loro presenza, soprattutto nelle fasi iniziali. In certe situazioni può comparire una macchia bianca o gialla su una o più unghie di una mano o di un piede, con l’unghia che perde progressivamente di colore ed elasticità, diventando più fragile. Esistono forme di micosi che attaccano specificamente le unghie causate da miceti del genere tricophyton ma spesso capita che i funghi “migrino” da lesioni cutanee che magari sono state trattate. Oltre ad apparire opache, le unghie vengono progressivamente “distrutte” dal fungo, tanto che si possono accumulare detriti, cioè residui di tessuto ungueale distrutto, sotto il bordo libero dell’unghia stessa. E ciò porta col tempo ad una debolezza di questa struttura della cute, che può arrivare addirittura a scollarsi completamente sotto l’azione dei funghi. 

Come si cura la micosi alle unghie?

Prima di tutto, è fondamentale la diagnosi precoce. Ed è sempre meglio la visita del medico per riconoscere con certezza il quadro, con conseguente indicazioni per le terapie. Poi bisogna ricordare che i farmaci, spesso si impiegano quelli di automedicazione ad azione antimicotica, aiutano a sconfiggere gli invisibili nemici ma vanno sempre somministrati per il periodo indicato: non fate l’errore di smettere la cura perché la sintomatologia migliora o scompare e, caso mai, non avete più prurito o il colorito dell’unghia sembra migliorare. Interrompendo la cura si rischia, infatti, che i sintomi ricompaiano anche più diffusamente. Inoltre, fondamentale è la cura dell’igiene delle unghie che vanno sempre tenute asciutte e pulite e tagliate con attenzione, limando le aree inspessite senza mai eliminare le “pipite”. Non sapete cosa sono? Sono le pellicine che circondano internamente l’unghia. Chi ha il brutto vizio di asportarle mordicchiandole apre la strada a possibili infezioni, non solo fungine ma anche batteriche. 

Attenzione a indumenti e lenzuola per limitare il rischio di onicomicosi

Le micosi delle unghie, come quelle cutanee, possono essere contratte in numerosi ambienti, dalle docce delle palestre fino ad altri luoghi umidi come le piscine. Se però questi sono i casi più comuni e a cui tutti cerchiamo di prestare attenzione, ad esempio, non scambiando gli asciugamani o indossando le ciabatte per non entrare direttamente a contatto con superfici potenzialmente contaminate, pochi sanno che il rischio di contrarre micosi cutanee o ungueali può celarsi anche tra le lenzuola del letto. Proprio durante la notte, infatti, il letto rischia di popolarsi di batteri, funghi e acari

Per evitare, quindi, che le lenzuola in cui dormiamo ogni notte si trasformino in un vero e proprio rischio per la salute, è bene cambiare e lavare tutta la biancheria almeno una volta a settimana. Questa semplice misura può sembrare non particolarmente importante, ma per capire quanto sia importante la pulizia del letto è sufficiente pensare che in un solo anno produciamo circa un centinaio di litri di sudore che si disperdono nel letto, con un picco nella stagione estiva. Quando sudiamo sotto le coperte, a causa delle alte temperature stagionali o a causa della biancheria troppo pesante in tessuto non naturale, trasformiamo l’ambiente in un luogo umido e quindi ideale per lo sviluppo di miceti che possono attaccare la pelle. Quando questo accade, la pelle comincia ad arrossarsi e inizia un fastidioso prurito che può portare anche a desquamazione.

Le micosi alle unghie sono contagiose?

Le micosi, inoltre, sono aggressive e facilmente trasmissibili specialmente se entriamo in contatto con indumenti o con tessuti, come le lenzuola, utilizzate da una persona “infetta”. Per evitare che si verifichi tutto ciò, è sempre bene fare attenzione alla pulizia delle superfici e dei tessuti con cui entriamo in contatto.

Inoltre, ricordate che ci sono alimenti che possono creare un microambiente in grado di facilitare la comparsa delle micosi. Bisogna fare attenzione agli zuccheri e ai carboidrati complessi, magari consumando alimenti integrali e bere molta acqua, per mantenere al meglio l’idratazione cutanea. 

Prevenzione contro le onicomicosi

Oltre ai consigli già forniti, sul fronte della prevenzione, importante è soprattutto prestare attenzione ai traumi, scegliere calzature e calze adeguate, asciugare bene la pelle e trattare disinfettando con cura eventuali piccole lesioni cutanee.