Lo strano mistero delle unghie e delle micosi

Così ci attaccano i “funghi”
I miceti sono organismi uni o pluricellulari (dipende ovviamente dalla loro dimensioni) che crescono quando trovano tre situazioni ideali per il loro sviluppo. Innanzitutto la temperatura, che deve aggirarsi, per consentire la massima diffusione, tra i 20 e i 25 gradi, l’umidità – i funghi si riproducono meglio quando si trovano in ambienti caratterizzati da caldo e un alto tasso di umidità, ed è un’acidità neutra della pelle. In diverse circostanze è proprio la pelle a presentare queste caratteristiche specie quando si fa attività fisica, con il sudore e l’umidità che si crea nelle calzature. I rischi ovviamente aumentano in ambienti come le palestre e le piscine, ambienti ideali per la proliferazione dei funghi. Proprio perché l’attività fisica può diventare un fattore di rischio, bisogna, quindi, prestare la dovuta attenzione. Oltre alla pelle, in questi casi, possono essere interessate dal processo anche le unghie, magari in conseguenza del passaggio dei miceti dall’epidermide oppure anche direttamente, come unica sede della micosi. In questo caso si parla di onicomicosi. A rischio, in ogni caso, sono soprattutto le persone che sudano molto, che indossano scarpe e calze che tendono ad aumentare i rischi (ad esempio perché a punta), che si espongono a piccole escoriazioni che alterano gli strati superficiali della pelle e possono aumentare i rischi.
L’attacco alle unghie è spesso impercettibile
Le onicomicosi spesso non danno segni della loro presenza, soprattutto nelle fasi iniziali. In certe situazioni può comparire una macchia bianca o gialla su una o più unghie di una mano o di un piede, con l’unghia stessa che perde di colore ed elasticità, diventando più fragile. Non va poi dimenticato che esistono anche forme di micosi che attaccano specificamente le unghie: sono causate da miceti del genere tricophyton e i miceti spesso “migrano” da lesioni cutanee vicine che magari sono state trattate. Oltre ad apparire opache, le unghie vengono progressivamente “distrutte” dal fungo, tanto che si possono accumulare detriti, cioè residui di tessuto ungueale distrutto, sotto il bordo libero dell’unghia stessa. E ciò porta col tempo ad una debolezza di questa struttura della cute, che può arrivare addirittura a scollarsi e a distruggersi completamente sotto l’azione dei funghi.
Ovviamente riconoscere precocemente il problema è fondamentale. I farmaci di automedicazione possono essere di grande aiuto, ma è importante fare riferimento allo specialista quando il quadro è complesso. Sul fronte della prevenzione, importante è soprattutto prestare attenzione ai traumi, scegliere calzature e calze corrette (per le unghie dei piedi), asciugare bene la pelle e trattare disinfettando con cura eventuali piccole lesioni cutanee.
Per quanto riguarda le unghie, bisogna sempre lavorare con cura di forbicine: vanno sempre tenute asciutte e pulite, occorre limare le aree ispessite e non vanno mai eliminate le “pipite”. Non sapete cosa sono? Sono le pellicine che circondano internamente l’unghia. Chi ha il brutto vizio di asportarle mordicchiandole apre la strada a possibili infezioni, non solo fungine ma anche batteriche. Ultima raccomandazione: se temete le infezioni fungine della pelle e non solo delle unghie, ricordate che ci sono alimenti che possono creare un microambiente in grado di facilitare la comparsa delle micosi. Bisogna fare attenzione agli zuccheri e ai carboidrati complessi, magari consumando alimenti integrali. E bere molta acqua, per mantenere al meglio l’idratazione cutanea.