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Mal di pancia d’estate, preveniamoli anche usando bene il frigorifero!

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Mal di pancia d estate preveniamoli anche usando bene il frigorifero
Con le giornate che si fanno più calde, i primi giorni di vacanza con gite e pic-nic e il cibo tenuto sotto al sole o ad alta temperatura nello zaino, l’alimentazione che cambia dando (fortunatamente) più spazio a frutta e verdura aumenta il rischio di piccole gastroenteriti che possono metterci ko per qualche giorno. I sintomi più classici? Qualche linea di febbre, che non preoccupa, mal di pancia di pancia, diarrea, nausea con vomito. Se i disturbi sono passeggeri i farmaci di automedicazione rappresentano la soluzione ideale per contrastare i sintomi, uniti ovviamente a qualche attenzione sul fronte dell’alimentazione. Meglio evitare cibi pesanti, bere molto, consumare magari succhi di frutta o simili per mantenersi idratati. Come al solito, però, per far fronte a questi malanni, di cui sono spesso responsabili  virus e batteri che albergano e si riproducono di preferenza proprio nell’intestino (in caso di infezione batterica possono diventare indispensabili gli antibiotici mirati, che vanno però prescritti dal medico da cui è necessario recarsi se il quadro clinico non migliora entro 2/3 giorni) occorre puntare sulla prevenzione. Questa non si limita esclusivamente ad una corretta igiene degli alimenti e all’attenzione a ciò che succede in cucina.
Sempre di più, a detta degli esperti, è importante conservare bene quanto si porta alla bocca, per evitare soprattutto possibili sviluppi di ceppi potenzialmente dannosi all’interno degli alimenti. Il “percorso” che deve proteggerci non si basa solamente sull’impiego di strumenti che conservino alla giusta temperatura i cibi quando ci rechiamo al mare o in caso di gita in montagna, ma deve prendere il via da un’attenta disposizione dei cibi stessi all’interno del frigorifero. Chi ha la tendenza ad accatastare senza una logica gli alimenti, quindi, dovrebbe tenere presenti alcune semplici regole. Prima di tutto, scendendo dall’alto verso il basso normalmente la temperatura nell’elettrodomestico tende a calare, con una sorta di “nicchia” a maggior calore negli scomparti che si trovano in corrispondenza della porta. Per questo, sarebbe sempre indicato portare nelle aree più fresche carne e pesce, in contenitori che li separino da altri cibi. Salendo, poi, si possono porre senza difficoltà gli alimenti già cotti da conservare o le confezioni già aperte, anche di salumi. Infine, nell’area meno “rigida”, può esserci spazio per frutta e verdura. Le bevande (ricordate che è sempre importante preferire l’acqua), vanno invece conservate negli spazi della porta del frigo.
Ovviamente, a fronte di questi consigli generali, bisogna sempre ricordare che i germi possono passare senza difficoltà da un alimento ad un altro, sfruttando la loro capacità di “infilarsi” in modo invisibile dove non vorremmo. Per questo, a prescindere dall’architettura interna del frigorifero, è sempre importante mantenere a distanza alimenti che potrebbero “contagiarsi”, come ad esempio carne e verdura fresca. Ultima regola: non mettete subito al fresco una leccornia appena preparata, ma lasciatela prima riposare a temperatura ambiente. Stomaco e intestino vi ringrazieranno!