Meno dolcetti, più alimenti integrali
Nel nostro sangue ci sono normalmente cinque grammi di glucosio. In un cucchiaino e mezzo da caffè ce ne sono otto. Bastano queste cifre per capire come occorra sempre prestare attenzione all’introito di dolci, caramelle e simili, di cui sono ricchi le tavole delle feste. Almeno, bisogna fare attenzione a non consumare questi alimenti “golosi” lontano dai pasti. Infatti, quando l’aumento di glucosio nel sangue avviene fisiologicamente durante i pasti, il pancreas produce insulina e tampona. Ma se l’aumento si verifica più volte nella giornata, si rischia che il pancreas si affatichi troppo e che i tessuti periferici siano sempre meno sensibili all’insulina, fino ad avere bisogno di quantità sempre maggiori di questo ormone. Invece di cedere ai piaceri fuggevoli della gola, anche e soprattutto in questo periodo di stravizi e conseguente disturbi di stomaco, sarebbe invece consigliabile puntare sugli alimenti integrali. La loro “forza”? Riducono i picchi di iperglicemia che possono risultare temibili, soprattutto per chi già ha qualche chilo di troppo. Gli alimenti integrali sono ricchi di carboidrati ad elevato peso molecolare rispetto a quelli che invece contengono carboidrati più semplici da “sciogliere”, come quelli contenuti nelle patate. Questo significa che il processo di “destrutturazione” delle molecole di carboidrati è più lento, e quindi lo è anche all’assorbimento del glucosio nel sangue. Se invece si ingeriscono velocemente alimenti ricchi di zuccheri carboidrati complessi come le patate, il glucosio si accumula. E stimola la produzione di colesterolo e grassi da parte del fegato, affaticando l’organismo.
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