Quando il mal di testa nasce dal cibo
Ecco perché il disturbo può insorgere dopo i pasti: sono davvero tanti i soggetti ipersensibili ad alcune componenti degli alimenti. E non sempre si tratta di allergia anche se, nelle persone predisposte, il mal di testa può comparire a breve distanza dal pasto. I responsabili? Alcuni additivi alimentari addensanti e aromi che possono essere aggiunti agli alimenti durante le preparazioni industriali e casalinghe. Altrettanto “colpevoli”, ovviamente sempre per le persone predisposte, possono essere le sostanze biologicamente attive come le amine e le metilxantine che non sono aggiunte ai cibi ma che vi sono contenute o vengono liberate in circolo dopo la trasformazione digestiva di un alimento. Quindi, se dopo aver mangiato certi alimenti sopraggiunge il mal di testa qualche volta localizzato ad una sola zona del cranio o ad una sola metà del volto (emicrania), altre volte diffuso, magari accompagnato da altri segni quali un lieve aumento del battito cardiaco, diminuzione della pressione arteriosa, eruzioni cutanee pruriginose è possibile che si possa parlare di un’ipersensibilità, o in alcuni casi, di un’intolleranza alimentare. Non si tratta comunque di vera e propria allergia. La cefalea come reazione avversa agli alimenti va quindi indagata e interpretata per evitare nuovi attacchi dopo l’assunzione dei cibi scatenanti. Quindi anche se è possibile affrontare la comparsa del mal di testa facendo ricorso ai farmaci di automedicazione, sempre meglio consultare il medico per indagare il problema in caso di episodi ripetuti e se dovessero apparire altri sintomi oltre al mal di testa.
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