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Ciao, sono bollino!

lo dice la scienza: la donna è più forte dell’uomo nella lotta ai virus influenzali

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Uomo e donna sono diversi anche per quanto riguarda la salute: lo dice la scienza. Il virus dell’influenza comincia a dare il meglio (ma sarebbe più corretto dire il peggio, visto il nostro punto di vista!) di sé. Sono sempre di più le persone che si trovano messe ko dagli invisibili nemici che attaccano le vie respiratorie e che provocano i classici sintomi dell’infezione: febbre che sale, tosse, mal di gola, spossatezza generale e mal di testa. Preso atto che non bisogna fare gli eroi e che il riposo, associato all’assunzione di farmaci di automedicazione che aiutano ad alleviare i sintomi, rappresentano l’arma più efficace per lasciare che l’organismo vinca la sua battaglia con il virus, pare proprio che il gentil sesso sia ben più “forte” rispetto ai maschi quando il virus entra nell’organismo. Lo dice una ricerca dell’Università John Hopkins, che dimostra come le donne reagirebbero meglio di fronte all’influenza rispetto ai maschi. E non solo sotto l’aspetto psicologico. Lo studio dimostra infatti che gli ormoni estrogeni, quelli tipici dell’organismo femminile, sarebbero in grado di avere un vero e proprio effetto antivirale, tanto da far ipotizzare per il futuro una possibile nuova strada di cura per l’infezione. L’attività degli ormoni è stata testata su cellule. Insomma; lei è più forte di lui quando si parla di reagire all’influenza. Ma si tratta solo di un esempio di come le malattie possano assumere un peso diverso nei due sessi. Non ci credete? Guardate gli esempi nelle prossime schede….

1.Quanti geni in quei cromosomi!

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Che donna e uomo siano diversi, non c’è nessun dubbio. E i maschi “perdono” addirittura partendo dalla presenza dei geni nei cromosomi. Il cromosoma X, quello che caratterizza il sesso femminile (che ha una doppia X), contiene circa 2000 geni, contro i 78 del cromosoma maschile Y.

2. Nelle donne, l’infarto è “traditore”

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Le donne sembrano meno capaci degli uomini di riconoscere in tempo il principale campanello d’allarme dell’infarto, cioè l’angina pectoris, dal momento che i sintomi si presentano in modo diverso rispetto agli uomini. Secondo lo studio Wise (Women Ischemic Syndrome Evaluation) dell’Istituto Nazionale di Salute Pubblica statunitense, nel gentil sesso i sintomi che appaiono per primi sono dolore irradiato alle spalle, al dorso, al collo, mancanza di fiato, nausea persistente, sudori freddi, vomito, spossatezza, ansia e debolezza. Sintomi che si tende ad associare ad altro e di fronte ai quali pensare all’infarto non è sempre facile.

3.Caro, ho mal di testa!

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L’emicrania colpisce mediamente cinque donne per ogni uomo. Ma non è l’unica situazione che riconosce una netta prevalenza del sesso debole. Va ancora peggio per la fibromialgia, condizione che crea fortissimi dolori, in cui il rapporto sale a uno a sei. Se si parla di artrite reumatoide, malattia che “rosicchia” le articolazioni, ci si accorge che vengono colpite quasi quattro donne per ogni uomo.

4. Che fatica respirare

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Strano il caso dell’asma. Prima della pubertà, gli uomini sono colpiti due volte più delle donne. Dopo lo sviluppo sessuale, questa differenza scompare, anzi tra le donne adulte l’asma è più frequente che negli uomini. Tutto questo è legato agli ormoni: gli estrogeni femminili regolano il rilascio di diverse sostanze che facilitano l’infiammazione (citochine) coinvolte nello scatenarsi della reazione asmatica.

5.Un dolore “matematico”!

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La donna sviluppa calcoli alla colecisti tre volte più spesso rispetto al maschio. Il rischio di sviluppare questo disturbo è collegato al numero di gravidanze: le donne che hanno due o più figli hanno un’incidenza della patologia tre volte superiore a quelle che non hanno mai partorito. La predisposizione femminile è legata all’azione degli ormoni: il progesterone riduce la motilità della colecisti, mentre gli estrogeni aumentano nella bile la quantità di colesterolo che compone i ‘sassolini’.

 6. L’umore si fa cupo

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La depressione colpisce le donne due volte più degli uomini. Prima della pubertà il rapporto tra maschi e femmine è praticamente identico e comincia a salire tra queste ultime nei primi anni dell’età riproduttiva. La predisposizione genetica, la vulnerabilità/predisposizione a eventi stressanti nella vita, la risposta alla fluttuazione degli ormoni sessuali e il ruolo sociale, che riversa sulle spalle delle donne una serie di fatiche e responsabilità, sembrano i principali fattori di rischio.

7. Cara, sei proprio ansiosa!

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I disturbi d’ansia colpiscono le donne due volte più degli uomini. Gli attacchi di panico, invece, si manifestano in egual misura donne e uomini (con una leggera prevalenza tra le prime), ma con sintomi diversi. Nella donna sono più comuni palpitazioni, vertigini e respiro corto, nell’uomo nausea, dolori di stomaco e sudorazione.