Scottature e ustioni casalinghe: cosa fare e come trattarle

Redazione Semplicemente Salute
Tempo di lettura: 11 MIN
Scottature e ustioni casalinghe: cosa fare e come trattarle

“Casa, dolce casa”.  Un vecchio detto sempre vero, a patto però che si presti attenzione. Gli incidenti domestici possono, infatti, essere dietro l’angolo, soprattutto, ma non solo, per bambini e anziani. Oltre ai traumi, alle cadute e ad altri problemi come le ingestioni di corpi estranei (situazione comune tra i bambini piccoli) tra gli incidenti domestici più diffusi, specie in cucina, ci sono le bruciature. A volte le bruciature vanno oltre la semplice scottatura dovuta al contatto, ad esempio, con una pentola bollente e possono diventare vere e proprie ustioni.

Come comportarsi in caso di scottature e ustioni casalinghe? È molto importante sapere cosa fare per proteggere la pelle lesa e cosa non fare. Vi sono infatti rimedi, anche molto diffuse nella cultura popolare, che non hanno significato né efficacia, e anzi possono rivelarsi perfino controproducenti. 

Le più comuni scottature casalinghe

La cucina resta un luogo pericoloso per le scottature che possono essere di diverso tipo a seconda del tipo di incidente domestico. Molto spesso, si verificano bruciature lievi e superficiali, che si manifestano con bruciore immediato e arrossamento della cute cui può far seguito prurito, come avviene, ad esempio, in caso di rapido contatto accidentale con un coperchio bollente. In questi casi, la parte lesa non brucia né prude a lungo anche se per qualche tempo resta sulla pelle un segno rosso che poi scurisce per poi scomparire.

Talvolta, la scottatura può derivare da incidenti più gravi e, quindi, determinare quadri più complessi, caratterizzati dalla presenza di dolore, gonfiore, forte arrossamento e comparsa di vesciche. Nelle forme più serie, poi, può esserci addirittura una sorta di “annerimento” della pelle che determina la percezione di insensibilità nell’area dell’ustione che spesso si associa anche alla presenza di febbre o sensazione di nausea, con un forte dolore. È quello che succede in caso di ustione importante. 

I pericoli più comuni in casa

Quali sono i pericoli principali? Rimanendo in cucina, il forno acceso e le pentole sul fuoco vanno sempre controllati con grande attenzione, avendo cura di afferrare coperchi e teglie con le mani adeguatamente protette. Le ustioni da forno sono molto comuni e possono verificarsi sia toccando accidentalmente le pareti roventi sia per il contatto con teglie e griglie incandescenti. Anche il vapore rappresenta un serio pericolo: aprire con cautela i coperchi delle pentole in ebollizione o gli sportelli di forni e microonde aiuta a prevenire scottature improvvise.

Occorre inoltre prestare attenzione ai cibi bollenti, specie se la tovaglia non è perfettamente aderente al tavolo, per evitare che un bambino o un adulto possano tirarla accidentalmente, rovesciando piatti o liquidi ustionanti. Un altro rischio è rappresentato dai contenitori (soprattutto in metallo) con liquidi a elevate temperature, come una camomilla appena preparata o una tazza di tè. L’acqua bollente, infatti, può provocare ustioni gravi se versata accidentalmente sulla pelle.

Se la cucina resta il luogo più pericoloso quando si parla di bruciature, va posta attenzione anche all’acqua calda del bagno. Evitate di riempire la vasca con acqua troppo calda e controllate sempre la temperatura prima di immergervi, soprattutto nel caso dei bambini. Infine, la prevenzione passa anche attraverso il controllo di ferri da stiro e piastre per capelli, che non devono essere lasciati collegati alla presa di corrente o incustoditi. Anche durante la fase di raffreddamento, questi strumenti vanno riposti in luoghi sicuri e lontani dalla portata dei bambini per evitare incidenti.

Ustioni di primo, secondo e terzo grado

Esiste una differenza nelle bruciature, tanto che in termini scientifici si definiscono diversi livelli di ustione, ovvero primo, secondo e terzo grado.

Le ustioni di primo livello interessano esclusivamente l’epidermide e tendono a guarire spontaneamente in pochi giorni. Ma più la lesione è profonda, tanto maggiori saranno i tempi di guarigione e i rischi che rimangano cicatrici anche dopo qualche tempo.

Le ustioni di secondo grado, invece, coinvolgono non solo l’epidermide ma anche il derma, lo strato sottostante. Possono essere superficiali o profonde: le prime si manifestano con arrossamento, dolore intenso e la formazione di vesciche, mentre le seconde possono provocare una perdita di sensibilità nelle aree colpite. La guarigione può richiedere dalle due alle quattro settimane, con possibili cicatrici nei casi più gravi.

Le ustioni di terzo grado, infine, sono le più gravi, poiché distruggono completamente l’epidermide e il derma, arrivando talvolta a coinvolgere tessuti più profondi come muscoli e ossa. La pelle appare carbonizzata, bianca o marrone scura e priva di sensibilità a causa della distruzione delle terminazioni nervose. Queste ustioni richiedono interventi medici complessi, come innesti cutanei, e possono lasciare cicatrici permanenti, con conseguenze funzionali ed estetiche significative.

Cosa fare subito in caso di ustione lieve

Se nelle forme serie bisogna sempre fare riferimento al medico, come comportarsi nei casi di lievi bruciature? Prima di tutto occorre muoversi nella massima igiene, quindi se dovete assistere qualcuno, lavate con cura le mani prima di entrare in contatto con la pelle lesa.

Subito dopo, non fate l’errore di applicare un cubetto di ghiaccio nel tentativo di raffreddare l’area ustionata. È invece utile immergere la pelle, quando è possibile, per diversi minuti in acqua fresca corrente.

Infine, sempre meglio proteggere l’area oggetto dell’insulto termico con una garza imbevuta di acqua fredda. Queste semplici misure possono aiutare la pelle a guarire. La stessa acqua fredda può essere utile per bagnare i vestiti se questi coprono l’ustione leggera. 

Rimedi e trattamenti per lenire il bruciore

Ricordando che nelle ustioni più serie occorre sempre fare riferimento al medico, il refrigerio dell’acqua o della garza bagnata può consentire un rapido miglioramento della bruciatura superficiale.

Passata questa fase di “pronto soccorso”, sappiate che un’attenta disinfezione ed eventualmente l’uso di farmaci di automedicazione topici indicati contro le bruciature, ad azione antisettica, antinfiammatoria e cicatrizzante, sono le regole auree per controllare i problemi.

L’igiene, poi, va curata al massimo. La parte di epidermide lesa può infatti diventare la porta d’accesso per batteri che possono riprodursi negli strati più interni del mantello cutaneo con la comparsa di sovrainfezioni che possono ovviamente peggiorare il quadro. Per questo, se non c’è trasudazione di liquido da parte della pelle, dopo aver ben disinfettato l’area, copritela con una garza sterile.

In presenza di vesciche, quindi con ustioni più importanti rispetto al classico arrossamento della bruciatura, conviene sempre evitare di rompere le “bolle”. Se però si aprono da sole, tenete presente che i tessuti della pelle lesionata vanno asportati con forbicine sterili. Per far rimarginare la lesione possono aiutare prodotti specifici, anche sotto forma di spray o di garze medicate, che sono in grado di lenire dolore e infiammazione localizzata. 

Cosa NON fare in caso di ustione casalinga

Ricordiamo, in conclusione, anche le cose da non fare. Il dentifricio, così come l’olio, il burro o altre sostanze grasse, non devono essere applicati sulla lesione, in quanto possono trattenere il calore, ostacolare la guarigione e aumentare il rischio di infezioni. Anche l’uso di ghiaccio è sconsigliato, poiché può causare un ulteriore danno ai tessuti già compromessi. Inoltre, non bisogna rompere eventuali vesciche, perché queste fungono da barriera naturale contro i batteri. Evitate di applicare garze aderenti direttamente sulla ferita, poiché potrebbero attaccarsi alla pelle e aggravare la situazione durante la rimozione. Infine, non usate antibiotici o altri farmaci senza il consiglio del medico, per evitare reazioni avverse o trattamenti inappropriati.

Domande e risposte su scottature e ustioni casalinghe

1. Cosa fare immediatamente in caso di ustione domestica lieve?

In caso di ustione lieve, è importante agire rapidamente. Evitare di applicare ghiaccio direttamente sulla pelle ustionata e immergere invece la zona colpita in acqua fresca corrente per alcuni minuti. Successivamente, coprire la lesione con una garza imbevuta di acqua fredda per lenire il dolore e prevenire infezioni.

2. Quali sono gli errori da evitare nel trattamento delle ustioni casalinghe?

Tra gli errori più comuni da evitare ci sono l’applicazione di dentifricio, olio, burro o altre sostanze grasse sulla pelle ustionata, poiché possono trattenere il calore e aumentare il rischio di infezioni. Anche l’uso del ghiaccio è sconsigliato, così come la rottura delle vesciche, che fungono da barriera protettiva naturale contro i batteri.

3. Come prevenire le ustioni in casa, soprattutto in cucina?

Per prevenire le ustioni domestiche, è fondamentale prestare attenzione in cucina. Usare guanti protettivi per maneggiare pentole e teglie calde, fare attenzione al vapore aprendo coperchi e forni con cautela, e tenere lontani bambini e anziani da superfici roventi. Inoltre, controllare sempre la temperatura dell’acqua del bagno prima di immergersi ed evitare di lasciare incustoditi ferri da stiro e piastre per capelli ancora caldi.

Condividi questo articolo