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Sindrome premestruale: parola alla Dott.ssa Rossella Nappi

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Tempo di lettura: 3 minuti

Tutte le domande e le risposte sul ciclo e la sindrome premestruale: parla la Dott.ssa Rossella Nappi, Professoressa ordinaria di Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Pavia – IRCCS Policlinico San Matteo e Presidente dell’Associazione dei Ginecologi Universitari Italiani (AGUI)

La sindrome premestruale è molto diffusa anche tra le giovani donne che ogni mese devono fare i conti con dolori, irritabilità, ansia e affaticamento. Tutte le risposte alle domande sul ciclo mestruale e sui piccoli disturbi che lo accompagnano.

Le domande

  1. È vero che il benessere psico-fisico femminile dipende dall’attività ormonale?
  2. Lo stress incide sul ciclo mestruale?
  3. Durante l’adolescenza il ciclo può avere conseguenze maggiori rispetto all’età adulta?
  4. Come posso affrontare il dolore causato dal ciclo mestruale?
  5. Che cos’è la sindrome premestruale (PMS)?
  6. Uno dei sintomi più comuni della PMS è il mal di testa, come posso affrontarlo?

Le risposte

  1. Vero! I ritmi frenetici di vita influenzano molti aspetti del benessere psico-fisico femminile che è frutto di un equilibrio complesso che coinvolge la sfera ormonale della donna, dagli ormoni della riproduzione a quelli dello stress, dalla funzionalità tiroidea al bilancio metabolico di grassi e zuccheri. Molti problemi femminili sono infatti frutto di una disregolazione dell’universo ormonale che può portare ad alterazioni del ciclo mestruale fino all’infertilità, a stati di affaticamento ingiustificato, a oscillazioni di peso fino a disturbi sul versante affettivo e relazionale.
  2. Lo stress è il nemico numero uno della regolarità del ciclo mestruale e del ritmo del sonno. Esso favorisce infatti l’insorgere di una serie di piccoli disturbi sul versante del tono dell’umore che condizionano la qualità del vivere quotidiano. Ansia, irritabilità, affaticamento, tensione diffusa sono disturbi diffusissimi per la donna di oggi, in continuo equilibrio tra vita privata e lavorativa, soprattutto dopo i 35-40 anni. Anche il salto dei pasti e la difficoltà a svolgere un’attività fisica regolare possono contribuire a una maggior percezione dello stress, soprattutto a livello gastrico e intestinale.
  3. Per le adolescenti il ciclo ha un impatto maggiore rispetto a quello che si crea nella vita di un’adulta; durante questa fase infatti impatta sulla scuola, sull’attività sportiva e in caso di dismenorrea diventa chiaro che è in corso un disequilibrio ormonale; anche l’eccessivo dolore è da tenere sotto controllo, può infatti nascondere patologie che, se non riconosciute e trattate tempestivamente, possono influire sulla fertilità.
  4. L’irregolarità del ciclo, con dolore mestruale e mal di testa, può essere affrontata con analgesici e antinfiammatori. Per i dolori mestruali e dismenorrea possono aiutare gli antinfiammatori non steroidei (FANS) come, per esempio, l’ibuprofene. Se il dolore persiste per qualche giorno e si ripete nel tempo allora si deve consultare il medico perché può essere una “spia” di altre patologie.
  5. La variazione degli ormoni della riproduzione (estrogeni e progesterone) durante le fasi del ciclo mestruale, può predisporre la donna alla cosiddetta sindrome premestruale (PMS). La PMS comprende un’ampia varietà di sintomi ciclici e ricorrenti di natura fisica, emozionale, comportamentale e cognitiva che insorgono nella seconda metà del ciclo mestruale, dopo l’ovulazione, e che si risolvono rapidamente con l’inizio della mestruazione. I sintomi più frequenti sono di natura disforica (irritabilità, labilità emotiva, depressione, ansia, attacchi di fame incontrollata, ecc.), comportamentale (impulsività, conflitto sociale, senso di perdita di controllo e affaticamento, ecc.) e fisica (gonfiore, tensione mammaria e sintomi dolorosi come cefalea, mal di pancia, dolori muscolari e articolari, ecc.). In circa il 20% dei casi i sintomi meritano di essere trattati, in quanto causano disagio e interferiscono con una vita regolare. La PMS comprende sintomi molto diversi tra loro ed è per questo che non è facile trovare un unico rimedio terapeutico che possa aiutare per tutti i disturbi. L’automedicazione è in questo ambito di grande utilità perché esistono numerose categorie di farmaci e di principi attivi capaci di alleviare significativamente i disturbi più frequenti. Naturalmente, se i disturbi persistono e non migliorano entro 2-3 giorni, occorre interpellare lo specialista che può aiutare a identificare eventuali disfunzioni ormonali o patologie più importanti.
  6. L’emicrania interessa le donne per le quali la soglia del dolore tende ad abbassarsi proprio quando il ciclo è in arrivo. La soglia dolorosa è modulata dagli ormoni femminili (estrogeni e progesterone) e tende ad abbassarsi in prossimità della mestruazione, quando vengono allertati i sistemi neuroendocrini e vascolari che regolano la trasmissione e la sensibilità al dolore. Le cefalee premestruali e mestruali possono essere molto forti e possono condizionare la vita scolastica e lavorativa. La maggior parte di chi ne soffre utilizza analgesici da banco, ma se si superano i dieci episodi dolorosi al mese bisogna consultare il medico.