Sole e pelle: i numeri dell’emergenza e le regole d’oro per l’estate secondo gli esperti

Redazione Semplicemente Salute
Tempo di lettura: 12 MIN
Sole e pelle: i numeri dell’emergenza e le regole d’oro per l’estate secondo gli esperti

Melanoma raddoppiato in 10 anni e ancora troppi errori nella protezione solare: Semplicemente Salute e la Dott.ssa Fulgione spiegano come esporsi al sole senza rischi, tra dati, consigli pratici e il ruolo dei farmaci da automedicazione

L’estate è iniziata e con essa cresce la voglia di sole, mare e attività all’aria aperta. Ma quanto siamo davvero consapevoli dei rischi e dei benefici dell’esposizione solare? E soprattutto: siamo sicuri di proteggerci nel modo giusto? Se ne è parlato all’evento stampa “Sole e pelle: come prendersene cura in ogni fase della vita”, con la partecipazione della Dott.ssa Elisabetta Fulgione, specialista in dermatologia e dirigente medico presso Clinica Dermatologica Università della Campania Luigi Vanvitelli di Napoli: un momento per fare il punto sulle buone pratiche per una pelle sana, sfatando alcune credenze e offrendo strumenti concreti per prendersene cura, a ogni età.

MELANOMA: UN’EMERGENZA SILENZIOSA IN CRESCITA 

“I numeri parlano chiaro: l’incidenza del melanoma in Italia è raddoppiata negli ultimi dieci anni e quella reale è pari a 30 casi su 100.000 abitanti e la fascia d’età colpita si sta abbassando sempre di più”, ha dichiarato la Dott.ssa Fulgione nel corso dell’evento. Un dato che fa riflettere riguarda le scottature in età pediatrica: “Le ustioni solari nei bambini sono tra i principali fattori di rischio per lo sviluppo del melanoma da adulti. In Australia, grazie a campagne di sensibilizzazione nelle scuole, i casi sono crollati. Questo dimostra che la prevenzione funziona davvero. La prevenzione è l’arma più potente, diagnosticare un melanoma nelle fasi iniziali significa avere una probabilità di guarigione vicina al 90%”.

FALSI MITI DA SFATARE: TRA CONOSCENZE CONSOLIDATE ED ERRORI ANCORA DIFFUSI

Nonostante le campagne di sensibilizzazione, persistono numerose credenze errate sull’esposizione solare. Si tende a sottovalutare i rischi associati a pelle scura, abbronzatura o cielo nuvoloso. “Sono convinzioni sbagliate” – puntualizza la Dott.ssa Fulgione – “L’abbronzatura offre una protezione molto limitata, paragonabile a un fattore di protezione SPF 4. Inoltre, i raggi UV raggiungono la pelle anche con il cielo coperto o sotto l’ombrellone”

Anche l’applicazione delle creme solari, spesso, è inadeguata: si utilizzano quantità insufficienti o si trascurano zone sensibili come collo, orecchie, dorso dei piedi e contorno occhi.“L’uso corretto del solare non ostacola l’abbronzatura, anzi: la rende più sana e duratura, aggiunge l’esperta. 

Un altro equivoco riguarda la vitamina DEsporsi per ore è inutile e pericoloso. Bastano infatti 20 minuti di esposizione, tre volte a settimana, con un quarto del corpo scoperto”, sottolinea la Dott.ssa Fulgione.

Inoltre, molti credono che i nei necessitino di una protezione solare “extra” rispetto al resto della pelle. “Nulla di più falso”, precisa la Dott.ssa, “i nei sono già pigmentati e protetti dalla melanina. È invece fondamentale proteggere tutta la pelle, soprattutto nei fototipi chiari. Il melanoma, infatti, nel 70% dei casi insorge su cute sana”.

Un altro mito da sfatare riguarda l’acne: si pensa che il sole la curi. “L’abbronzatura maschera le imperfezioni, ma lo strato più superficiale della pelle si ispessisce, i pori si ostruiscono e il sebo non riesce a drenare correttamente. Questo causa spesso un effetto rebound alla fine dell’estate”, avverte la Dott.ssa.

LA PELLE: UN ORGANO DINAMICO CHE CAMBIA NEL TEMPO

La pelle cambia nel corso della vita: nei bambini è più sottile e delicata, quindi più esposta ai danni solari. Proteggerla fin da piccoli è un gesto di responsabilità, avverte la Dott.ssa Fulgione. In adolescenza, gli ormoni la rendono più grassa e soggetta a imperfezioni. Anche con acne o trattamenti fotosensibilizzanti, la protezione solare è fondamentale. Dai 35 anni, la fotoprotezione quotidiana aiuta a contrastare la perdita di tono e luminosità. In gravidanza e menopausa possono comparire iperpigmentazioni, smagliature e sensibilità: per questo, una skincare mirata e l’applicazione costante di solari sono alleati indispensabili. Dopo i 60 anni, la pelle diventa più secca e fragile: qui servono cure specifiche come idratazione, oli, burri nutrienti e detersione delicata.

Inoltre, la pelle di uomini e donne non è uguale. Quella maschile, pur essendo più spessa, invecchia in modo diverso. “L’invecchiamento è spesso più improvviso e marcato”, aggiunge l’esperta.

UOMINI E DONNE: APPROCCI DIVERSI, CONSAPEVOLEZZE IN CRESCITA

Negli ultimi anni, anche gli uomini hanno cominciato a prendersi cura della propria pelle con creme multifunzione, sieri e solari sempre più presenti nella routine quotidiana. 

Oggi anche gli uomini vogliono un aspetto sano e naturale. E il mercato li sta finalmente ascoltando”, afferma la Dott.ssa Fulgione. “Oltre il 90% degli uomini italiani considera importante avere una pelle sana, soprattutto tra i 36 e i 45 anni, la skincare è quindi diventata un’abitudine consolidata”

C’è anche un’altra faccia della medaglia”, segnala la Dott.ssa: fenomeni come la “dermorexia” e la “cosmeticoressia”, ovvero l’ossessione per la pelle perfetta, “colpiscono sempre più spesso adolescenti e perfino bambine sotto i 10 anni, che adottano routine di skincare ispirate al mondo adulto, seguendo modelli non educativi diffusi sui social”.

Queste giovani appartenenti alla generazione Alpha, definita come la più beauty addicted di sempre, si truccano e utilizzano quotidianamente cosmetici complessi. I cosmetici destinati ai bambini devono essere chiaramente riconoscibili e formulati per rispondere a esigenze specifiche. “L’utilizzo da parte dei più piccoli di prodotti concepiti per adulti, come gli anti-age, non è raccomandato e non porta benefici reali, perché testati su pelli mature”, avvisa la Dott.ssa.

L’ESPOSIZIONE SOLARE: RISCHI E DIAGNOSI PRECOCE DEL MELANOMA

Le scottature in età precoceaumentano del50% il rischio di melanoma, afferma la Dott.ssa. Eppure, molti genitori non applicano correttamente la protezione ai figli. “La pelle ha una memoria. Le aggressioni subite nei primi anni possono manifestarsi anche dopo decenni. È fondamentale proteggere i più piccoli con filtri adeguati e abitudini corrette”, chiarisce la Dott.ssa Fulgione. 

“La diagnosi precoce resta cruciale: meno di 1 italiano su 4 si sottopone a controlli dermatologici. L’autoesplorazione e la regola dell’ABCDE sono strumenti validi per riconoscere eventuali segnali sospetti spiega la Dott.ssa. È importante quindi verificare le caratteristiche distintive del neo:

  • A come Asimmetria
  • B come Bordi irregolari
  • C come Colore disomogeneo
  • D come Dimensioni superiori ai 5 mm
  • E come Evoluzione della lesione

SCOTTATURE ED ERITEMI SOLARI: COME RICONOSCERLI E INTERVENIRE CORRETTAMENTE

Durante l’estate, le scottature e gli eritemi solari rappresentano alcune delle problematiche cutanee più diffuse. Arrossamenti, prurito, o addirittura vesciche e dolore intenso sono sintomi da non sottovalutare. “Nei casi lievi, i farmaci di automedicazione – facilmente riconoscibili dal bollino rosso sulla confezione – come creme lenitive, antipruriginosi, antinfiammatori o antistaminici orali, possono aiutare a ridurre fastidi e infiammazioni”, spiega la Dott.ssa Fulgione. “Tuttavia, in presenza di vesciche, infezioni o dolore persistente è fondamentale consultare il medico”, precisa.  

Uno degli errori più comuni è continuare a esporsi al sole nonostante i primi segni di irritazione. “In questi casi, è essenziale fermarsi, idratarsi adeguatamente, restare all’ombra e applicare prodotti dermatologicamente indicati evitando soluzioni fai-da-te, in particolare l’uso improprio di antistaminici e anestetici topici che, se usati in modo scorretto, possono causare dermatiti. A seconda della gravità, i dermatologi possono consigliare anche bendaggi umidi, antibiotici, creme con acido ialuronico o vitamina E, e, nei casi più seri, il trattamento delle vesciche”, spiega la Dott.ssa.

LE 5 REGOLE D’ORO DELLA DOTT.SSA PER UNA PROTEZIONE EFFICACE

1 – Applicare la protezione solare ogni due ore e dopo ogni bagno

    La crema va applicata in quantità generose prima dell’esposizione e riapplicata ogni due ore, o anche più spesso in caso di bagni prolungati, sudorazione intensa o se si è a contatto con superfici riflettenti come acqua e sabbia. La costanza nell’applicazione è fondamentale per schermare sia i raggi UVB, responsabili di scottature ed eritemi, sia gli UVA, che penetrano più in profondità accelerando l’invecchiamento cutaneo e aumentando il rischio di tumori della pelle. 

    2 – Evitare l’esposizione nelle ore centrali (11-16)

      La fascia oraria tra le 11 e le 16 è quella in cui l’intensità dei raggi ultravioletti raggiunge il picco massimo. Esporsi in queste ore significa aumentare esponenzialmente il rischio di eritemi, ustioni e danni a lungo termine come fotoinvecchiamento e tumori cutanei. Bisogna pianificare le attività all’aperto nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio, quando la radiazione UV è meno aggressiva.  

      3 – Indossare cappello, occhiali e abiti leggeri

        L’abbigliamento gioca un ruolo cruciale nella difesa contro i raggi UV. È opportuno indossare cappelli a tesa larga, occhiali da sole con filtri UV certificati e abiti leggeri ma coprenti, preferibilmente in tessuti tecnici o a trama fitta. La protezione fisica è indispensabile soprattutto nelle zone dove la crema tende a essere rimossa facilmente, come spalle, dorso e décolleté.

        4 – Controllare regolarmente i nei e rivolgersi al dermatologo in caso di cambiamenti

          La prevenzione dei tumori cutanei passa anche attraverso l’autoesame e i controlli specialistici. È fondamentale osservare periodicamente i propri nei, prestando attenzione alla regola dell’ABCDE. La dermatoscopia in epiluminescenza rappresenta oggi lo standard diagnostico, permettendo di individuare anche minime variazioni e riducendo il numero di asportazioni inutili.

          5 – Idratare la pelle dopo il sole e bere molta acqua

            Dopo l’esposizione solare, la pelle ha bisogno di essere reidratata e lenita. L’uso di creme doposole o idratanti ricche di ingredienti lenitivi come aloe, pantenolo e burro di karité aiuta a ripristinare la barriera cutanea, ridurre l’infiammazione e prevenire la desquamazione. L’idratazione però non deve essere solo esterna, ma anche “interna”: bere molta acqua è fondamentale per compensare la perdita di liquidi dovuta al caldo.

            Seguire queste semplici ma fondamentali regole, significa investire nella salute della propria pelle oggi e per il futuro. La prevenzione è la chiave per godere del sole in sicurezza, evitando danni che possono manifestarsi anche a distanza di anni.

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