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Forfora nei capelli, cause scatenanti e cosa fare

Forfora nei capelli, cause scatenanti e cosa fare

Per qualcuno la forfora è un vero e proprio nemico da sconfiggere. Altri ci convivono, più o meno a fatica, infastidendosi se ne trovano le tracce sui vestiti. Una cosa è certa, la presenza della forfora segnala una sofferenza della pelle del cuoio capelluto. La forfora è la desquamazione del cuoio capelluto, che lascia le sue tracce fermandosi sui vestiti o tra i capelli. Con la forfora spesso si presentano veri e propri sintomi, primo tra tutti il prurito perché il fenomeno è legato a un’infiammazione cutanea, che va contrastata al meglio. Il che significa combattere lo stress che certo non aiuta, parlare con il medico per avere una diagnosi differenziale corretta e magari impiegare con intelligenza i farmaci di automedicazione per limitare il disagio.

Cosa è la forfora e quali sintomi provoca

A volte la forfora compare tra i capelli appena lavati, in altri casi accompagna la giornata a prescindere dall’uso di shampoo o altri detergenti. Questo accade perché la forfora altro non è che il risultato della desquamazione della pelle del capo. Non si tratta, come detto, di un semplice problema estetico ma, in chiave medica, può diventare un problema per la salute della pelle del capo e degli annessi cutanei, come i capelli. Ciò può avvenire sia che si parli di forfora grassa che di forfora secca. In entrambi i casi la forfora è una determinante di un’infiammazione che porta al prurito e, di conseguenza, alla necessità di grattarsi. Il risultato di questa situazione è la formazione di piccole lesioni cutanee che si trasformano in crosticine e ferite leggere, con ulteriore peggioramento della situazione. La prima cosa da fare per affrontare il problema è cercare, assieme allo specialista dermatologo, di capirne le cause e tentare di limitarne l’impatto

Le cause della comparsa della forfora

Le piccole scaglie di forfora altro non sono che frammenti di pelle, ormai morta, che si distacca dalla testa. Non si deve fare l’errore di pensare, come spesso accade, che si tratti di un problema esclusivamente maschile: anche se ovviamente la presenza di forfora è più frequente negli uomini, anche le donne possono essere interessate dalla forfora. In ultimo, togliamo anche un (possibile) dubbio: la forfora non è contagiosa. Non si trasmette da una persona all’altra, quindi su questo fronte non è certo da temere. Quello che può determinare il quadro clinico è la reazione cutanea di una dermatite di tipo infiammatorio, con gravità variabile dello stato di infiammazione della pelle. 

Ma come mai si scatena la forfora? E come mai è più frequente in certi periodi, magari in concomitanza di fasi particolarmente stressanti

Probabilmente rispondere a queste domande in termini generali è improprio, visto che tante e diverse (e spesso concorrono tra di loro) sono le cause che possono stimolare la comparsa della forfora. 

Un fungo (micete)

Prima di tutto parlando delle cause della forfora, non bisogna sottovalutare la presenza di eventuali micosi del capo. È per questo che, a volte, la forfora viene considerata una forma di pitiriasi, particolare patologia della cute a carico di funghi. A determinare la situazione è, infatti, un particolare micete chiamato Pityrosporum o anche, con un nome, che più richiama la fastidiosa comparsa delle scaglie di epidermide, Malassezia furfur. Questo fungo si alimenta con il sebo prodotto dalle ghiandole che si trovano sulla pelle e favorisce l’infiammazione cutanea accelerando il ricambio delle cellule superficiale della cute e, conseguentemente, la formazione di scaglie di cellule morte, ovvero di forfora.

La psoriasi

Sempre rimanendo nell’ambito di possibili patologie, anche la psoriasi che interessa il cuoio capelluto può rappresentare una causa di perdite furfuracee, come esito della desquamazione cutanea indotta dalla patologia. Tra i potenziali fattori favorenti la comparsa della forfora, poi, non vanno dimenticate le caratteristiche della pelle, che può essere troppo secca o eccessivamente grassa. Se l’epidermide è particolarmente secca, infatti, più facilmente si può instaurare un’infiammazione cutanea. Quando la pelle è molto grassa, invece, si può manifestare una particolare forma di dermatite definita seborroica visto che è correlata a elevate quantità di sebo. In questo caso si crea, poi, una sorta di combinazione tra la presenza eventuale di una micosi e l’eccesso di sebo, che favorisce la comparsa di dermatite seborroica, di cui la forfora può essere una delle manifestazioni.

Stress e alimentazione

Infine, non sottovalutate che la pelle è lo specchio dell’anima. E quindi risente delle condizioni emotive. Per questo, se soffrite di forfora, non sottovalutate l’azione dello stress. E ricordate che anche un’alimentazione particolarmente ricca in grassi così come il consumo elevato di alcolici possono aumentare i rischi di vedere comparire le scaglie sottili sulla pelle del cranio, tra i capelli.

È vero che la forfora fa cadere i capelli? 

L’alopecia, vale a dire la caduta dei capelli, nelle sue diverse forme, è una vera e propria patologia. Perciò è improprio considerare la forfora come fattore in grado di causarla. Tuttavia, la presenza della forfora segnala una sofferenza della pelle del cuoio capelluto. La forfora può, di conseguenza, influire sul ciclo di vita dei capelli, a causa dell’infiammazione e dell’ambiente che si crea sulla cute del cranio, che in caso di forfora risulta leggermente alterato. In questo senso la forfora non è certo benefica per chi soffre di alopecia, in particolare della forma androgenetica, la più diffusa sebbene non sia la forfora ad esserne la causa.

Forfora: trattamenti e consigli utili

Comprendere le cause della forfora, caso per caso, è il passaggio fondamentale per affrontare al meglio la situazione. Occorre puntare su trattamenti mirati che possano favorire il controllo del disturbo, chiedendo allo specialista dermatologo quali approcci locali e generali possono essere più indicati nel singolo caso per una azione antisettica, antipruriginosa e antimicotica.

Ad esempio, si possono individuare i detergenti ottimali per limitare i danni (ricordate l’importanza di impiegare i giusti shampoo) e soprattutto si possono trovare i farmaci di automedicazione più indicati per limitare la sofferenza cutanea e modificare l’ambiente che favorisce la formazione delle scaglie di forfora.

In questo senso, però, non dimenticate che le buone abitudini sono fondamentali. Alimentazione e/o stress possono giocare un ruolo nella gestione o nella prevenzione del quadro, pur senza rappresentare vere e proprie terapie causali. Oltre a prestare attenzione all’alimentazione, con una buona idratazione e una dieta che preveda un consumo regolare di frutta e verdura e che soprattutto limiti i grassi di condimento, è importante una regolare attività fisica, che consente anche di fronteggiare al meglio lo stress. Per il resto, conviene esporsi al sole perché le radiazioni ultraviolette possono aiutare a contrastare la comparsa delle scaglie cutanee, specie se la pelle è grassa.