Anche se non ci pensiamo, tra gli effetti indesiderati sulla salute dell’aumento delle temperature c’è anche un maggior rischio di sindrome di occhio secco. Infatti, con le ondate di calore che abbiamo visto negli ultimi anni aumentano i rischi, indipendentemente dall’età di comparsa di questo disturbo.
A segnalare il legame tra cambiamento climatico e occhio secco è stata qualche tempo fa una ricerca condotta dal National Institute of Health (l’Istituto nazionale della Salute americano) attraverso il National Eye Institute (la Società scientifica americana di oftalmologia). La conclusione degli esperti è lapidaria: “in presenza di un clima con scarsa umidità e di temperature elevate i sintomi dell’occhio secco aumentano e si aggravano”.
Che cosa è la sindrome dell’occhio secco
Tecnicamente, la sindrome dell’occhio secco è legata a un’alterazione del film lacrimale, quella sottile pellicola protettiva che riveste la superficie oculare. Questo film lacrimale è fondamentale per mantenere l’occhio lubrificato, nutrito e protetto dagli agenti esterni, garantendo una visione nitida.
La secchezza oculare si manifesta quando c’è un deficit, sia in termini di quantità che di qualità, del liquido lacrimale. Ciò significa che la produzione di lacrime può essere insufficiente, oppure la loro composizione può risultare alterata, compromettendo la corretta idratazione della superficie oculare e favorendo lo sviluppo della sindrome dell’occhio secco.
Secondo gli studi, circa 14 adulti su 100 soffrono di occhio secco: capita soprattutto alle donne, in particolare dopo la menopausa, e agli anziani. A volte questa condizione si correla con il diabete e con l’assunzione prolungata di farmaci diuretici per ridurre la pressione, derivati del cortisone e antidepressivi. Sempre sul fronte propriamente patologico, anche anomalie delle palpebre e del meccanismo di ammiccamento possono incidere sulla comparsa della sindrome dell’occhio secco.
Che cosa causa l’occhio secco
Tra le causa più frequenti ci sono situazioni comuni nella vita di ogni giorno come una prolungata esposizione al sole senza la necessaria protezione per gli occhi, la permanenza in un ambiente polveroso o ventoso, l’esposizione ad aria condizionata in condizioni di bassa umidità ambientale, l’esposizione protratta allo schermo dei dispositivi elettronici come smartphone o pc.
Anche l’uso prolungato di lenti a contatto senza il necessario impiego di lacrime artificiali può essere all’origine del problema. Come anticipato, anche le condizioni climatiche caratterizzate da temperature elevate possono aumentare il rischio della sindrome dell’occhio secco.
Secchezza oculare: i sintomi associati
Quando si soffre di occhio secco o secchezza oculare, i fastidi possono essere molteplici e impattare significativamente sulla qualità della vita. Tra i sintomi più comuni troviamo una sensazione di bruciore persistente, spesso accompagnata da arrossamento oculare. Molte persone riferiscono anche una spiacevole sensazione di corpo estraneo nell’occhio, come se ci fosse della sabbia o un granello. La luce intensa può diventare fastidiosa (fotosensibilità), e si manifesta frequentemente stanchezza visiva, specialmente durante attività che richiedono concentrazione prolungata come la lettura di un libro o il lavoro al computer. In generale, si percepisce un diffuso affaticamento della vista. Riconoscere questi segnali è il primo passo per affrontare il problema dell’occhio secco.
Trattamenti per curare l’occhio secco
Affrontare l’occhio secco e la secchezza oculare richiede un approccio multiforme che spazia dai rimedi immediati alle strategie di prevenzione a lungo termine.
La soluzione più semplice e intuitiva per curare l’occhio secco è l’utilizzo di lacrime artificiali. Questi sostituti lacrimali creano un film protettivo liquido e denso che lubrifica la superficie oculare, alleviando la sensazione di secchezza oculare.
In presenza di sintomi associati come arrossamento, fotofobia e bruciore, è possibile ricorrere, in caso di problemi occasionali, a farmaci da banco ad azione antisettica e lubrificante, disponibili sotto forma di colliri. Questi possono offrire un rapido sollievo dai fastidi e migliorare temporaneamente lo stato di salute degli occhi.
Strategie e prevenzione
Per chi soffre di occhio secco a causa di abitudini di vita e lavorative, adottare alcune strategie può fare la differenza:
L’importanza dell’ammiccamento (blinking)
Ammiccare frequentemente è un movimento involontario essenziale per la salute degli occhi. Questo semplice gesto permette una costante distribuzione delle lacrime sulla superficie oculare, mantenendola lubrificata e preservando la funzionalità del dotto lacrimale. L’ammiccamento aiuta anche a catturare le particelle sospese nell’aria, proteggendo gli occhi da agenti esterni, patogeni e fattori fisico-chimici. Una corretta frequenza di ammiccamento è cruciale, soprattutto quando si utilizzano lenti a contatto o si trascorrono molte ore davanti a schermi digitali.
Consigli pratici anti occhio secco:
- Pausa Visiva Regolare: distogliere periodicamente lo sguardo dal computer e guardare lontano (seguendo la regola del 20-20-20).
- Lubrificazione Frequente: utilizzare regolarmente lacrime artificiali per mantenere l’idratazione oculare.
- Umidificazione Ambientale: impiegare umidificatori negli ambienti secchi.
- Ricambio d’Aria: arieggiare frequentemente i locali per ridurre la concentrazione di polveri, muffe e altri agenti irritanti.
- Illuminazione Adeguata: assicurare una corretta illuminazione degli ambienti di lavoro e di vita.
Attenzione all’inquinamento indoor e outdoor
L’inquinamento, sia esterno che interno, può esacerbare i sintomi dell’occhio secco. Le particelle inquinanti possono depositarsi sulla superficie oculare, innescando processi infiammatori che danneggiano le ghiandole lacrimali e la cornea. In ambienti interni poco ventilati, con illuminazione inadeguata e scarsa climatizzazione (filtri sporchi, bassa umidità), la proliferazione di polveri, muffe e funghi può ulteriormente aggravare la secchezza oculare, potenzialmente cronicizzandola. La prolungata esposizione a monitor e smartphone, tipica della vita moderna, contribuisce significativamente all’evaporazione del film lacrimale a causa della ridotta frequenza dell’ammiccamento, portando nel tempo a secchezza oculare cronica.
Leggi anche: Inquinamento ambientale ed effetti sulla salute umana
Quando rivolgersi allo specialista
È fondamentale consultare un oculista quando i sintomi dell’occhio secco persistono o peggiorano, specialmente se la secchezza oculare è una conseguenza di altre condizioni patologiche preesistenti, come malattie autoimmuni, infiammazioni palpebrali o alterazioni congiuntivali. Un consulto specialistico è particolarmente raccomandato per le persone anziane, in cui le ghiandole lacrimali tendono naturalmente a ridursi di funzionalità con l’età, e per le donne che attraversano squilibri ormonali, come durante la menopausa.
Domande e risposte sulla secchezza oculare
1. Quali sono le cause principali dell’occhio secco e della secchezza oculare?
L’occhio secco e la secchezza oculare possono essere causati da diversi fattori. Tra le cause più comuni troviamo condizioni ambientali come l’esposizione prolungata al sole, ambienti polverosi o ventosi, aria condizionata e l’uso intensivo di dispositivi elettronici. Anche l’uso prolungato di lenti a contatto senza adeguate lacrime artificiali e condizioni climatiche con temperature elevate possono contribuire. Inoltre, fattori legati all’età (soprattutto nelle donne dopo la menopausa e negli anziani), alcune patologie come il diabete e l’assunzione di specifici farmaci possono essere implicati.
2. Quali sono i sintomi più comuni associati all’occhio secco e alla secchezza oculare?
Chi soffre di occhio secco o secchezza oculare può manifestare diversi fastidi. I sintomi più frequenti includono una sensazione di bruciore persistente, arrossamento degli occhi, una sensazione di corpo estraneo (come sabbia), fastidio alla luce intensa (fotosensibilità), stanchezza visiva, specialmente durante la lettura o l’uso del computer, e un generale affaticamento della vista.
3. Cosa fare per trattare e prevenire l’occhio secco e la secchezza oculare?
Per trattare l’occhio secco, la soluzione più immediata è l’uso di lacrime artificiali per lubrificare l’occhio. In caso di sintomi occasionali come arrossamento o bruciore, possono essere utili colliri da banco ad azione antisettica e lubrificante. Per la prevenzione, è importante ammiccare frequentemente, soprattutto quando si utilizzano schermi digitali o lenti a contatto. Altri consigli utili includono fare pause visive regolari, utilizzare umidificatori in ambienti secchi, arieggiare spesso i locali e assicurare una corretta illuminazione. In caso di sintomi persistenti, è fondamentale consultare un oculista.
Per saperne di più: Società Oftalmologica Italiana

Attraverso consigli pratici e informazioni chiare, ci dedichiamo a educare e guidare verso scelte di vita quotidiana consapevoli, promuovendo un benessere semplice e duraturo.