Scottature solari: quale rimedio funziona meglio?

Redazione Semplicemente Salute
Tempo di lettura: 11 MIN
Scottature solari: quale rimedio funziona meglio?

Se volete chiamatele scottature. O se preferite, visto che alla fine il danno dell’esposizione ai raggi solari senza protezione può essere davvero pesante, definitele vere e proprie ustioni. Il problema è capire che i danni derivanti dalle radiazioni del sole, complici anche le condizioni ambientali (pensate solo al riflesso del mare o all’altitudine della montagna) sono da prevenire. E, qualora si manifestino, vanno affrontate prima possibile.

Per prevenire una scottatura solare e i suoi effetti, è fondamentale utilizzare una protezione solare adeguata, evitare l’esposizione nelle ore più calde e idratare regolarmente la pelle. Riconoscere i sintomi e i gradi di gravità aiuta a intervenire tempestivamente con i giusti rimedi.

Cos’è una scottatura solare:

La scottatura solare è una reazione infiammatoria della pelle causata da un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti (UV), in particolare alle radiazioni UV-A e UV-B. Questi raggi hanno effetti diversi sull’epidermide:

  • I raggi UV-A (A come Aging) penetrano in profondità e, se assorbiti in eccesso, favoriscono il foto-invecchiamento cutaneo.
  • I raggi UV-B (B come Burn, bruciatura) sono i principali responsabili della scottatura solare, provocando vasodilatazione, arrossamento e infiammazione della pelle.

Sintomi della scottatura solare e gradi di ustione

I sintomi variano in base alla durata e all’intensità dell’esposizione al sole. Tra i più comuni troviamo:

  • Arrossamento della pelle
  • Prurito e sensazione di calore
  • Dolore localizzato
  • In casi più gravi, sintomi generali come febbre, brividi e spossatezza

In presenza di danni estesi o profondi, la scottatura può assumere le caratteristiche di una vera e propria ustione, con diversi gradi di gravità:

  • Ustioni di primo grado: coinvolgono lo strato superficiale della pelle, causando rossore e fastidio.
  • Ustioni di secondo grado: più profonde, si manifestano con vesciche, dolore intenso e possibile gonfiore.
  • Ustioni di terzo grado: gravi e rare, possono distruggere le fibre nervose, causando perdita di sensibilità oltre al danno cutaneo profondo.

Ricordiamo infine che una scottatura solare può essere accompagnata da eritema solare, una reazione cutanea caratterizzata da:

  • Piccole bollicine pruriginose piene di liquido
  • Localizzazione frequente su spalle e décolleté
  • Sensazione intensa di prurito e disagio

Come intervenire in caso di scottatura

Prima di pensare a cosa fare, forse è meglio ricordare cosa non bisogna fare. Non serve applicare subito composti ricchi di grassi, come l’olio d’oliva o l’uovo, perché non consentono alla pelle di respirare. Per questo i rimedi delle nostre nonne, considerate a lungo vere e proprie strategie di emergenza in caso di ustione solari, oggi non hanno significato.

Per lenire arrossamenti, bruciore, prurito è, invece, fondamentale l’impiego di sostanze idratanti non eccessivamente grasse. Inoltre, in caso di scottatura l’obiettivo principale è ridurre il calore nella parte di pelle che ha subito l’insulto termico, per cui si può procedere a docce, bagni e impacchi freddi. Un occhio di riguardo va portato all’epidermide nel momento in cui ci si asciuga. Lo strato più superficiale della pelle, infatti, si può ledere facilmente, quindi occorre asciugare con gentilezza la parte lesionata, evitando asciugamani ruvidi e frizioni eccessive. 

Non “scoppiate” le vesciche dell’eritema per far fuoriuscire il liquido incolore che le riempie: così facendo si fanno entrare sotto l’epidermide batteri capaci di provocare un’infezione

Leggi anche: Vesciche, bucare oppure no?

Rimedi naturali, quali scegliere

Come detto, la prima cosa da fare in caso di ustione e/o eritema solare per limitare i sintomi è “rinfrescare” l’epidermide danneggiata. In questo senso, un aiuto può venire da impacchi freddi che abbiano come base piante lenitive. Ad esempio, si può puntare su malva, camomilla o calendula, per le loro proprietà disinfettanti e lenitive oppure sull’aloe. Con questi approcci, sicuramente tranquilli e sicuri perché per uso topico, si possono ottenere risultati in termini di riduzione dei dolori e del bruciore.

Per la pelle, un bagno rinfrescante a base di acqua e bicarbonato e/o se preferite amido, può aiutare.  Ancora, ricordate che anche con le bucce di banana o di patate sull’area scottata si può avere (per breve tempo) sollievo. Tenete anche presente che l’acqua corrente può essere d’aiuto se non si trovano altri rimedi più efficaci: ponendo sotto il rubinetto – ovviamente a temperature “normali” – la pelle per diversi minuti si contribuisce a ridurre il rischio di “allargamento” del danno.

Ultima regola: non “scoppiate” le vesciche dell’eritema per far fuoriuscire il liquido incolore che le riempie: così facendo si fanno entrare sotto l’epidermide batteri capaci di provocare un’infezione.  

Farmaci da banco per le scottature solari: quali usare e quando

Quando si ha a che fare con una scottatura solare, l’uso corretto dei farmaci da banco (o farmaci di automedicazione) può aiutare a:

  • Ridurre dolore e gonfiore
  • Prevenire infezioni cutanee

Prima di applicare un farmaco, il primo intervento da fare è la pulizia della zona colpita, utilizzando una soluzione sterile o, in mancanza, anche semplicemente acqua e sapone neutro, applicati con una garza sterile. Dopo la detersione, è consigliabile raffreddare la parte interessata con un panno contenente ghiaccio, evitando sempre il contatto diretto con la pelle per non peggiorare il danno.

Per dare sollievo al dolore e ridurre l’infiammazione, si possono utilizzare farmaci di automedicazione intesi come pomate specifiche contenenti anestetici locali e disinfettanti, utili anche per evitare la proliferazione batterica. Esistono inoltre prodotti ad azione antipruriginosa, particolarmente indicati nei casi di eritema solare, quando il prurito diventa intenso e fastidioso.

Una volta lenito il fastidio iniziale, è utile proteggere la pelle lesionata applicando garze medicate con sostanze che stimolano la rigenerazione cutanea.

Va sempre ricordato che questi trattamenti da banco sono adatti solo a scottature superficiali e circoscritte. Se la zona colpita è molto estesa, o se le lesioni appaiono profonde, è fortemente consigliato rivolgersi al medico, per una valutazione più accurata e per evitare complicazioni.

Nel caso specifico dell’eritema solare, infine, si può ricorrere a pomate lenitive e antinfiammatorie, in grado di ridurre il rossore, l’irritazione e il prurito, aiutando la pelle a recuperare più rapidamente.

Prevenzione, il vero segreto per evitare le scottature

Proteggere la pelle in caso di esposizione al sole è fondamentale. Come fare? Innanzitutto, occorre limitare la durata delle esposizioni soprattutto se si hanno capelli e occhi chiari e pelle color latte, specie se sono presenti anche lentiggini. Inoltre, tutti i fototipi devono, rispetto alle proprie caratteristiche, usare l’adeguata protezione solare. Se vuoi capire quale sia il fototipo della tua carnagione, clicca qui.

Può essere utile sapere che il fattore di protezione di una crema solare viene calcolato in laboratorio con una quantità di crema che è sempre più abbondante rispetto a quella che in realtà il consumatore applica sulla propria pelle e pertanto il fattore di protezione è calcolato per eccesso. Per prudenza è bene considerare che il fattore di protezione del solare usato equivale mediamente alla metà di quello indicato. In caso di problemi come intolleranze a certe componenti o allergie al sole, rivolgersi sempre al dermatologo per la scelta del solari da usare.

È buona norma prediligere l’esposizione al sole e le attività all’aperto nelle prime ore della mattina e nel tardo pomeriggio, quando i raggi UV sono filtrati più efficacemente dall’atmosfera. Per cui, meglio evitare l’esposizione al sole tra le e 11 e le 15 (12-16 ora legale), ore in cui il sole è allo zenit e i raggi ultravioletti sono più intensi. In queste fasce orarie conviene proteggere sempre gli occhi con occhiali da sole. Un discorso a parte va fatto per i bambini. A prescindere dalla loro carnagione, infatti, i più piccoli hanno una pelle delicata e si scottano facilmente. È consigliabile usare sempre creme solari con protezione massima evitando loro l’esposizione diretta, anche per pochi minuti, sotto i sei mesi d’età.

FAQ – Domande e risposte rapide sulle scottature solari

1. Qual è il rimedio più efficace per le scottature solari?

Il rimedio più efficace per una scottatura solare è agire subito rinfrescando l’area interessata con impacchi freddi o docce tiepide. Successivamente, è importante applicare prodotti idratanti non grassi o pomate lenitive. In presenza di vesciche o prurito intenso, si possono usare farmaci da banco con proprietà antipruriginose, anestetiche e disinfettanti.

2. Come capire se una scottatura solare è grave?

La gravità di una scottatura solare dipende dall’estensione e dalla profondità del danno cutaneo. Le ustioni di primo grado causano rossore e fastidio; quelle di secondo grado provocano vesciche e dolore intenso; le ustioni di terzo grado, più rare, comportano danni profondi e perdita di sensibilità. In caso di febbre, brividi o sintomi sistemici, è meglio rivolgersi al medico.

3. Come prevenire le scottature solari in modo efficace?

Per prevenire le scottature solari, è essenziale applicare una crema solare con protezione adeguata al proprio fototipo, evitare l’esposizione tra le 11:00 e le 15:00, idratare regolarmente la pelle e indossare occhiali da sole e cappelli. Nei bambini, la prevenzione è ancora più importante: sotto i sei mesi, devono essere tenuti all’ombra e protetti con prodotti ad altissima protezione.

Per saperne di più: https://www.msdmanuals.com/it/professionale/disturbi-dermatologici/reazioni-alla-luce-del-sole/ustioni-solari

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