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Smagliature, come eliminarle? L’importanza della prevenzione

Smagliature, come eliminarle? L’importanza della prevenzione

Compaiono lungo le cosce, e non solo. Sono spesso legate a deficit circolatori, a livello venoso e capillare. Soprattutto, vanno controllate. Perché all’inizio possono essere affrontate con i migliori risultati, mentre se il tempo passa, alla fine, si rischia di trovarsi avere a che fare con un’atrofia dei tessuti difficile da contrastare. Per chi non l’avesse capito, stiamo parlando delle smagliature. Possono essere di colore diverso, più tendente al rosa oppure maggiormente virate verso il bianco. Ma come nascono? E come si contrastano? Ecco quanto occorre sapere per conoscere questi “nemici” dell’estetica e della salute.

Le cause delle smagliature

Le smagliature si manifestano con strisce parallele tra loro, lunghe alcuni centimetri e larghe sino a 8-10 millimetri, intervallate da tratti di pelle integra. Hanno bordi netti e superficie in rilievo o avvallata, con escursioni cromatiche che passano dal rosso/violaceo al bianco opaco. Se siete nelle condizioni di essere preoccupati per la comparsa delle smagliature, in un periodo di vacanze al mare, sappiate che la sfida agli inestetismi va avanti per tutto l’anno. L’obiettivo deve essere favorire l’apporto di sangue e ossigeno ad aree che possono essere scarsamente vascolarizzate in quanto proprio la carente vascolarizzazione è la causa prima delle smagliature. 

In genere, le smagliature sono a maggiore rischio comparsa nella donna, anche perché sono ben più significativi i mutamenti, soprattutto ormonali, che il suo corpo affronta. L’adolescenza, la gravidanza oppure un’importante perdita di peso possono favorire la comparsa delle “strisce” cutanee. Ma non solo gli unici passaggi cui occorre prestare attenzione. La dolce attesa, momento bellissimo, può favorire la comparsa di condizioni che facilitano l’insorgenza delle smagliature.

Le smagliature in gravidanza

Le alterazioni ormonali e biochimiche tipiche della gravidanza portano spesso alla comparsa delle smagliature che appaiono, in genere, a partire dal settimo mese, a causa dell’azione negativa degli estrogeni sulla sintesi del collagene che fa sì che la pelle diventi più elastica ma meno resistente. Nella gravidanza, così come nel menarca, ambedue situazioni che preparano il corpo a una possibile accoglienza del feto, i tessuti, infatti, si trasformano per consentire quella tipica elasticità necessaria in gravidanza per consentire la crescita del bambino. Spesso però, a causa di un eccesso di stimolazione estrogenica o di lassità tessutale costituzionale, le fibre si rompono e vanno incontro a lesione cicatriziali successive. L’esempio evidente è dato dall’insorgenza delle strie sull’addome durante la gravidanza, dovute sia alla dilatazione della pelle che al peso del nascituro che grava proprio sull’addome. 

Rimedi e trattamenti contro le smagliature

Come si affrontano le smagliature? Occorre partire da un punto chiaro: le smagliature sono vere e proprie cicatrici che, come tali, vanno trattate. Le smagliature attraversano, infatti, due fasi: inizialmente sono rosse e vengono dette striae rubrae, col passare del tempo diventano bianche, prendendo il nome di striae albae. La differenza principale, oltre al colore, è la vitalità del tessuto. Nella fase iniziale il tessuto è ancora vitale e quindi trattabile con successo. Col passare del tempo assistiamo a una atrofia della smagliatura. Se si giunge a quel punto, l’inestetismo non è più reversibile e il medico estetico può solo attuare degli interventi che ne migliorino l’aspetto e ne riducano lo spessore. Insomma, ciò che conta, come spesso accade in medicina, è arrivare presto per ottenere i migliori risultati. In caso di comparsa di striae rubrae, rivolgersi a dei professionisti in tempo significa avere delle buone probabilità di farle scomparire. 

Tuttavia, anche sulle smagliature ormai bianche si possono avere dei margini di miglioramento, a patto che si riesca a dare nuova vita al tessuto. Intervenire sui bordi della smagliatura è l’unico modo per apportare dei cambiamenti significativi perché al centro della smagliatura il tessuto è inerte, non reattivo. In questo senso gli esperti possono impiegare trattamenti come la carbossiterapia, il needling e il laser che vanno usati solo sui margini dell’inestetismo, dove le cellule possono ancora essere stimolate a produrre collagene. Fondamentale, in ogni caso, è mantenere una costante idratazione, oltre ad impiegare farmaci di automedicazione che favoriscano una valida circolazione venosa e capillare, per offrire ossigeno ai tessuti. L’importante è, quindi, arrivare presto perché questi inestetismi sono facili da far scomparire unicamente nelle fasi iniziali.

Come prevenire le smagliature

La prevenzione è fondamentale soprattutto nelle fasi di vita “a rischio”, come il periodo puberale e la gravidanza. Occorre innanzitutto fare attenzione a tavola, e non solo per controllare il peso, visto che proprio l’incremento ponderale può rappresentare un fattore di rischio per la circolazione delle gambe non solo. Sul fronte degli alimenti che possono aiutare i cibi ricchi in vitamina A, presente soprattutto in frutta come pesche, albicocche, ciliegie oltre che nel pesce, nel latte e negli ortaggi, e come vitamina C, presente, anch’ essa in frutta e verdura. Fondamentale è anche mantenere un valido livello di idratazione: è importante non solo bere ma anche consumare frullati di frutta e centrifugati per offrire all’organismo liquidi, sali e vitamine. Ricordate anche che l’attività fisica regolare contribuisce non solo a costruire i muscoli, ma anche a rendere più elastica la pelle nutrendola e contribuendo a migliorare la circolazione. Infine, attenzione a non disidratare la pelle facendo bagni con acqua a temperature elevate. Se si superano i 37-38 gradi, la pelle si perde troppa acqua e quindi è più “fragile” di fronte alle smagliature.