Quei piccoli risvegli che rovinano il sonno
Non conta solo la quantità del riposo, ma anche la sua qualità.
Se vi chiedono cosa preferite tra dormire poche ore ma saporitamente e riposare più a lungo ma con risvegli frequenti che spezzano il sonno, scegliete la prima risposta. Probabilmente, infatti, sarete molto più riposati e soprattutto di umore meno cupo se riuscirete ad evitare di ritrovarvi più volte nella notte con gli occhi spalancati. A correlare la qualità del sonno con il benessere psicologico è una ricerca dell’Università John Hopkins apparsa sulla rivista scientifica Sleep. Gli studiosi hanno controllato adulti sani divisi in gruppi: in uno c’erano risvegli frequenti, nel secondo c’era l’obbligo di coricarsi tardi. Dopo qualche giorno nel primo gruppo l’umore è risultato significativamente più negativo rispetto al secondo gruppo perché probabilmente risultava carente il “sonno ad onde lente”, cioè più profondo. Quando il riposo viene interrotto, infatti, il sonno ad onde lente si riesce ad avere solo per brevi periodi, non sufficienti perché il sonno abbia un effetto rigeneratore sull’organismo. Insomma: attenti a riposare bene, soprattutto se siete avanti con l’età. Tra i farmaci di automedicazione esistono numerosi prodotti a base di sedativi vegetali in grado di aiutarvi non solo a cadere tra le braccia di Morfeo ma anche a rimanerci piacevolmente coccolati. Sul fronte della dieta, evitate di esagerare con cibi troppo ricchi in grassi e quindi pesanti da digerire, soprattutto la sera. In tal modo eviterete che il vostro sonno sia disturbato a causa dei sintomi di una cattiva digestione. In più non eccedete con gli alcolici ed evitate le sigarette e bevande ed alimenti eccitanti come il thè o il caffè. Probabilmente, con questi accorgimenti, i risvegli che ci disturbano saranno meno frequenti.
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