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Il prurito può nascere dai mobili antichi

Il prurito puo nascere dai mobili antichi
Ci sono casi in cui i piccoli ponfi arrossati nascono la notte. Senza alcun motivo apparente. E provocano un forte prurito, soprattutto al tronco, alle gambe e alle braccia. Visto che l’epoca delle zanzare è ormai passata, il pensiero corre subito a qualche animale o insetto strano che ci perseguita, pur se non se ne trova traccia. Prima di rassegnarvi a soffrire, ricordate che per tenere a bada prurito e piccoli gonfiori arrossati avete a disposizione i farmaci di automedicazione, ad azione antistaminica e antipruriginosa utilizzabili sia localmente sia per via generale nei casi in cui i sintomi sono particolarmente significativi. Ma soprattutto, riguardate con cura il vostro arredamento. Chi ha scrivanie, armadi o cassettiere d’epoca, infatti, potrebbe trovarsi ad identificare come “colpevole” dei propri disturbi un particolare parassita, utile per la mobilia perché in grado di attaccare le larve dei tarli ma purtroppo capace anche di scatenarsi nei confronti della pelle umana. Si chiama scleroderma domesticus. La femmina si annida nei cunicoli dei tarli e ne punge le larve, paralizzandole con il suo veleno, per poi deporvi sopra le uova. In questo modo sarà sicura di avere cibo per la sua prole. Lo scleroderma domesticus si trova nelle tane dei tarli del legno dei mobili vecchi e/o delle travi dei tetti, ma può temporaneamente nascondersi in cuciture e imbottiture di arredi. Il riscaldamento invernale degli appartamenti ne favorisce la sopravvivenza. La femmina di scleroderma, simile ad una piccola formica, nelle sue ricerche di gallerie scavate nel legno dai tarli, può pungere ripetutamente l’uomo e dare il via ai piccoli problemi. Se con i farmaci di automedicazione riuscite a controllare i sintomi e i segni di questi incontri indesiderati, ricordate che per risolvere definitivamente il problema occorre rivolgersi ad uno “specialista di mobili” per verificare la presenza dell’insetto in casa.