Gengiva gonfia e dolorante, possibili cause e cosa fare
Come stanno le gengive? Non vi stupite se il medico vi chiede informazioni sullo stato di salute di questi tessuti, anche se state parlando di ipertensione o di diabete. Ci sono, infatti, diversi studi che mostrano come avere le gengive gonfie o ingrossate, con conseguente infiammazione, possa incidere anche sul benessere metabolico e addirittura influire sull’apparato cardiovascolare. Indubbiamente, avere gengive gonfie, arrossate, a volte anche ingrossate, con una sensazione di fastidio in bocca è una situazione molto comune, tuttavia da non sottovalutare. Così come è diffuso anche il sanguinamento di queste strutture mucose, che possono sanguinare facilmente quando si spazzolano i denti o si mangia un cibo particolarmente duro. Se è vero che i farmaci di automedicazione ad azione antisettica e antinfiammatoria, somministrabili localmente, possono aiutarci a limitare i disturbi, è innegabile che una corretta igiene orale e i controlli dell’odontoiatra sono fondamentali per preservare il benessere gengivale e la salute dei denti e della bocca.
Rigonfiamento delle gengive, le possibili cause
Affrontare bene la gengivite è fondamentale per ridurre i pericoli di sviluppare, nel tempo, una vera e propria parodontite, vale a dire una infiammazione dei tessuti di sostegno del dente, il cosiddetto parodonto (di cui fanno parte anche le gengive) che è irreversibile e porta alla distruzione delle strutture portanti dei denti.
Ma come mai gengiva e tessuto vicino soffrono?
Le cause possono essere diverse, a partire da una cattiva igiene orale. La parodontite è provocata dai batteri presenti nella placca dentale e la prima arma per evitarla è certamente quella di una igiene orale corretta che si prenda cura dei denti e delle gengive, preservandole da arrossamenti, gonfiori e sanguinamenti. In caso di gengivite, è sempre fondamentale contattare il dentista per definire un percorso di salute gengivale che parta da una pulizia profonda dei denti per la rimozione di tartaro e placca. Non va poi dimenticato che ci sono anche altre condizioni che facilitano l’insorgenza di una gengivite. È il caso, ad esempio, del fumo di sigaretta che, col tempo rende più facilmente esposti a questo genere di infiammazione. Inoltre, la presenza di protesi o l’insorgenza di altre infezioni della bocca, così come il soffrire di diabete sono condizioni predisponenti. Infine, non va sottovalutato l’impatto degli ormoni sulla salute della bocca, in particolare nelle donne.
Quando il gonfiore delle gengive dipende dal dente
Le gengive fanno parte del parodonto, ovvero dal tessuto che circonda il dente. È quindi evidente che, in presenza di patologie dentali, anche la gengiva soffre.
Non per niente, nel bambino che mette “fuori i denti”, le gengive tendono ad essere gonfie, arrossate e dolenti. Altro tipico esempio di infiammazione gengivale indotta è la presenza di carie.
Come sgonfiare le gengive (in poco tempo)
Ricordato che, se le gengive sono gonfie conviene sempre rivolgersi al dentista, teniamo presente che è possibile migliorare la situazione. E non solo con i farmaci di automedicazione, che aiutano a ridurre l’infiammazione e il gonfiore, oltre a favorire il controllo del microbiota della bocca, ma anche con semplici rimedi naturali.
Ad esempio, buoni risultati si possono ottenere con i classici sciacqui: importante è in questo senso l’utilizzo del bicarbonato o della malva.
Anche le frizioni, come si fa con i bambini piccoli quando hanno le gengive arrossate, possono essere d’aiuto. In questo caso conviene puntare su principi contenuti nella camomilla e nell’aloe, con azione calmante.
Chi prova sensazioni fastidiose quando mastica a causa del gonfiore delle gengive, probabilmente tende a prediligere cibi morbidi, caso mai prevalentemente carboidrati. In questi casi, sarebbe meglio non rinunciare a frutta e verdura fresca per le quali però serve una buona masticazione.
In chiave preventiva, soprattutto i vegetali ricchi di vitamina C servono per mantenere le gengive sane e devono perciò essere un caposaldo dell’alimentazione quotidiana. Infine, ricordate che esiste un metodo antico ma sempre valido per mantenere in salute le gengive, specie se sono arrossate, gonfie o sanguinano facilmente quando ci laviamo i denti. Mettete un pizzico di sale sullo spazzolino, dopo aver rispettato la giusta igiene orale con il dentifricio e il collutorio. Poi passatelo dolcemente per qualche secondo sulle gengive gonfie e arrossate, curando di sciacquare con cura (senza utilizzare acqua gelata) l’area trattata. In pochi giorni potreste trovare la soluzione alla gengivite.
Problemi gengivali e igiene orale
Da quanto detto, si comprende quanto e come sia importante la prevenzione: insieme alle visite regolari dal dentista e alla programmazione di una pulizia della bocca profonda e compiuta dallo specialista due volte all’anno in assenza di altre problematiche, è fondamentale imparare a lavare i denti in maniera corretta, spazzolandoli verticalmente dall’altro verso il basso, con particolare attenzione a pulire proprio il colletto della gengiva. Inoltre, una pulizia dei denti accurata, soprattutto in chi ha le gengive già un po’ infiammate, dovrebbe prevedere un lavaggio dei denti per 4-5 minuti almeno, due volte al giorno, usando lo spazzolino elettrico anziché quello manuale e prediligendo gli scovolini interdentali al posto del classico filo interdentale che, specie se non usato correttamente, può favorire l’irritazione delle gengive. Inoltre, la gengivite e una accurata igiene orale possono trarre beneficio dall’uso di specifici collutori antiplacca, in genere consigliati dal dentista.
Attraverso consigli pratici e informazioni chiare, ci dedichiamo a educare e guidare verso scelte di vita quotidiana consapevoli, promuovendo un benessere semplice e duraturo.