Acetone nei bambini: sintomi, cause e rimedi efficaci

Redazione Semplicemente Salute
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Acetone nei bambini: sintomi, cause e rimedi efficaci

L’accumulo di corpi chetonici – conosciuto comunemente come “acetone” – è un fenomeno piuttosto frequente in età pediatrica determinato da una carenza di zuccheri nell’organismo. Riconoscere rapidamente i segnali e intervenire con i rimedi giusti aiuta a gestire il problema in modo sicuro e a prevenire complicazioni. Approfondiamo insieme questo tema.

Cos’è l’acetone nei bambini e da cosa è causato

La causa dell’acetone è un deficit di zucchero all’interno dell’organismo: il corpo, che ha bisogno di energia, deve di conseguenza bruciare grassi per mantenere costante il livello di glucosio nel sangue. Questa condizione comporta la produzione di chetoni o corpi chetonici da cui deriva il nome di chetosi, o più comunemente appunto, acetone. L’acetone è dunque l’accumulo dei corpi chetonici nel sangue, e si manifesta con alito dall’odore dolciastro, simile a quello della frutta troppo matura. Le cause più comuni dell’acetone sono un digiuno prolungato o delle diete troppo restrittive, soprattutto quando sono conseguenti a situazioni di malessere con febbre, infezioni intestinali o diabete. Per i bambini il problema è sicuramente comune. Per questo, è necessario prestare particolare attenzione all’alimentazione dei piccoli, cercando di garantirgli il giusto apporto di liquidi e di zuccheri semplici, ad esempio tramite succhi di frutta o cibi zuccherati.

Acetone e bambini: quando si manifesta

Questa condizione è soprattutto un sintomo e non una vera e propria patologia a sé stante. Sul fronte dei meccanismi fisiopatologici, infatti, in teoria la comparsa di chetosi è la conseguenza di un’alimentazione che contiene un basso tenore di glucidi. Le ricerche, in particolare, segnalano come per i bambini molto esili, specie se particolarmente ansiosi, le probabilità di andare incontro ad acetone crescono. In qualche modo, quindi, la costituzione fisica dei piccoli soprattutto nelle fasce d’età dell’asilo e delle scuole elementari potrebbe spiegare anche la tendenza a sviluppare acetonemia, quindi ad accumulare corpi chetonici nel sangue. Solo in rari casi la comparsa dei problemi appare legata a vere e proprie malattie che vanno indagate dal pediatra. Più frequentemente possono essere chiamate in causa sulla comparsa dei sintomi gli eccessi di alimenti lipidici (attenzione ai cosiddetti cibi spazzatura) così come fasi di digiuno o scarsa alimentazione che possono capitare quando i bambini non stanno bene, per esempio in caso di disturbi all’apparato gastro-intestinale. Non a caso, la chetosi può far seguito a una tossinfezione intestinale, con diarrea, vomito e perdita di liquidi, o anche alla mancata alimentazione in caso di febbre alta. Infine, non bisogna dimenticare che gli sforzi fisici, specie se intensi e concentrati, possono indurre un eccessivo consumo di “carburante” quindi di zuccheri, con conseguente comparsa di chetosi. 

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Come riconoscere l’acetone nei bambini, i sintomi

Fammi sentire l’alito”. I nostri nonni, quando volevano scoprire se il bimbo soffriva di acetone, puntavano su questa semplice ed efficace valutazione soggettiva per sapere come comportarsi. L’alito che si fa dolciastro rappresenta un segno chiaro di acetone, poiché l’accumulo di corpi chetonici ne modifica l’odore. L’odore di frutta matura nell’alito rappresenta il sintomo più distintivo. Questo non è però l’unico segnale che deve mettere in guardia. Sensazione di stanchezza, senso di peso allo stomaco e digestione rallentata, mal di testa, difficoltà a nutrirsi regolarmente, sono solo alcuni dei fastidi che possono manifestarsi in forma più o meno assortita.

Rimedi e cure per l’acetone nei bambini

Alimentazione intelligente e farmaci di automedicazione per contrastare i sintomi sono i due caposaldi del trattamento dell’acetone. Normalmente, in 1-2 giorni tutto si risolve semplicemente offrendo al corpo zuccheri e limitando i grassi. L’obiettivo di questo approccio è duplice: da un lato, con una dieta mirata che preveda l’assunzione di bevande e poi cibi ricchi in zucchero, si prova a ricostruire il normale meccanismo di produzione dell’energia, dall’altro si combattono i sintomi e quindi si favorisce la ripresa del benessere. I fastidi tendono a concentrarsi soprattutto al mattino, quindi, se il bambino può mangiare, proprio la colazione dolce diventa basilare.

Sul fronte dei rimedi, infine, non dimenticate che quanto si dice sulla Coca-Cola ha un sua logica. La bibita gasata più famosa al mondo può aiutare a gestire l’acetone grazie al suo alto contenuto di zuccheri, che aiutano a ripristinare le riserve energetiche del corpo e a far smettere il corpo di bruciare i grassi. Bisogna però fare attenzione a far consumare la bevanda a piccoli sorsi, alternandola comunque con bevande zuccherate non gassate (va benissimo anche la semplice acqua).

Prevenzione alimentazione in caso di acetone

Per la prevenzione dell’acetone occorre che il bambino segua le regole della dieta mediterranea, con un’alimentazione variata che preveda il giusto apporto di carboidrati, proteine, lipidi, fibre e oligoelementi. Per il resto bisogna fare attenzione al consumo di cibi iper-processati e agli eccessi di lipidi alimentari; quindi, conviene eliminare burro e fritture se il bimbo è soggetto a comparsa di acetone. Tra i carboidrati, vanno benissimo pane, pasta, riso e frutta. Più in generale, l’alimentazione leggera è consigliabile, ma senza creare discrepanze nei fabbisogni (attenzione se si seguono diete, che vanno sempre indicate dal pediatra). Attenzione va riservata anche al ritmo dei pasti che deve essere regolare. In particolare, a cena, specie per i bimbi che risultano esposti a sviluppare acetone, meglio evitare latticini grassi, insaccati e condimenti troppo grassi.

Domande e risposte rapide sull’acetone

1. Quali sono i sintomi principali dell’acetone nei bambini?

I sintomi più comuni dell’acetone nei bambini includono alito dall’odore dolciastro simile alla frutta matura, stanchezza, mal di testa, nausea, riduzione dell’appetito e senso di pesantezza allo stomaco. Riconoscerli tempestivamente aiuta a intervenire in modo corretto.

2. Cosa fare quando un bambino ha l’acetone?

Il primo rimedio consiste nel reintegrare gli zuccheri attraverso bevande zuccherate, succhi di frutta o alimenti facilmente digeribili. È utile anche evitare i grassi per 24-48 ore e, se necessario, ricorrere a farmaci di automedicazione per alleviare i sintomi. In genere il quadro si risolve in 1-2 giorni.

3. La Coca-Cola va bene per l’acetone?

La cola è una bevanda gassata zuccherata che quindi può risultare efficace per contrastare l’acetone, se consumata a piccolo sorsi. Tuttavia, per prevenire l’acetone è importante seguire un’alimentazione equilibrata in stile mediterraneo, mantenere regolari gli orari dei pasti ed evitare digiuni prolungati.

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