Il trekking fa bene e non solo perché potenzia i muscoli: i benefici del trekking riguardano l’apparato cardiovascolare, la stimolazione osteo-muscolare, la prevenzione dell’osteoporosi grazie anche all’esposizione solare (Vitamina D), il metabolismo glicidico (è una attività adatta ai diabetici) e lipidico (stimola la riduzione del colesterolo). Inoltre, camminare nella natura può avere anche effetti benefici sulla psiche.
Tuttavia, non bisogna dimenticare che ci vuole attenzione, e che occorre avere un occhio di riguardo soprattutto per i piedi, altrimenti, se scarpe e calze non sono adeguate si rischiano non solo incidenti ma anche vesciche e dolori.
La calzatura adatta non solo rappresenta un aiuto alla sicurezza in sentieri impervi e potenzialmente pericolosi ma consente al piede un appoggio ideale evitando sovraccarichi funzionali e fastidiosi disturbi da carico quali le metatarsalgie o appunto le vesciche. E questo vale sia per il trekking sia per chi ama semplicemente fare lunghe passeggiate.
Come evitare che si formino le vesciche
Per prevenire la formazione di vesciche ai piedi durante camminate, trekking o corsa leggera, è fondamentale scegliere calzature comode e traspiranti, più orientate alla salute del piede che alla moda. Le scarpe devono garantire un buon supporto, evitando sfregamenti e compressioni eccessive che possono causare arrossamenti, escoriazioni e vere e proprie bolle sulla pelle.
Un ruolo essenziale è svolto anche dalle calze giuste: devono essere in cotone traspirante, arrivare almeno al polpaccio e ridurre il rischio di macerazione e sfregamento. Indossare calze tecniche specifiche per l’attività fisica può aiutare a prevenire i microtraumi da attrito con la scarpa.
Le scarpe da trekking o da camminata devono essere ben allacciate, ma mai troppo strette, per non ostacolare la circolazione. L’altezza della suola dovrebbe essere di almeno un paio di centimetri, per proteggere caviglia, ginocchio, anca e schiena dai traumi da impatto. Inoltre, un corretto appoggio del piede permette di distribuire meglio il peso corporeo, migliorando postura ed equilibrio.
Infine, ricordate: la prevenzione è più efficace del trattamento. In caso di primi segni di arrossamento, può essere utile applicare cerotti protettivi o disinfettare con cura la zona, ma l’attenzione ai materiali e alla vestibilità di scarpe e calze resta la strategia migliore per evitare la comparsa delle vesciche.
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La scarpa fa male? Ecco cosa fare
Se le scarpe fanno male ai piedi, è fondamentale intervenire subito per evitare la formazione di vesciche e lesioni cutanee, simili per molti aspetti alle ustioni da sfregamento. Il primo passo è assicurarsi che la calzatura calzi alla perfezione: non devono esserci cuciture interne fastidiose, il piede non deve scivolare in avanti o indietro durante la camminata e il tallone deve rimanere ben fermo quando si solleva il piede da terra.
Anche le calze giocano un ruolo decisivo: non devono piegarsi all’interno della scarpa né essere realizzate in materiali ruvidi o sintetici che aumentano l’attrito con la pelle. È preferibile usare calze tecniche o in cotone, traspiranti e ben aderenti.
Se le scarpe sono nuove o ancora rigide, è consigliabile ammorbidire e proteggere la pelle con creme specifiche anti-sfregamento, che aiutano anche ad assorbire il sudore e ridurre l’attrito. Queste precauzioni aiutano a prevenire dolori ai piedi e rendono più sicura e piacevole ogni camminata o attività fisica.
Ricordate: una scarpa che fa male non è mai da sottovalutare. Il comfort del piede è essenziale per la salute generale e per mantenere una buona postura durante il movimento.
Trattamenti per ferite e vesciche ai piedi
Scegliere bene le scarpe e le calze per camminare e mettere in atto tutte le strategie per evitare e le vesciche e le ferite è fondamentale. Ma le precauzioni a volte non consentono di azzerare i rischi. Se arriva il dolore e magari si sente la pelle che pare bruciare per il fastidio meglio fermarsi. Liberate il piede e fate prendere aria.
In caso di vescica, cosa fare? Se la lesione è di piccole dimensioni e intatta e cioè appare come una bolla piena di liquido, non va rotta ma protetta da ulteriori traumi e sfregamenti dai traumi, applicando un cerotto specifico. Se invece la bolla è più grande o si è già rotta, occorre prima di tutto disinfettare con cura la lesione per evitare sovrainfezioni, proteggendola con un cerotto. Per il resto, i farmaci di automedicazione per uso topico possono aiutare in prevenzione e in caso di arrossamenti che si creano nell’area intorno alla vescica.
Domande e risposte sulle calzature inadeguate:
1. Come prevenire le vesciche ai piedi durante il trekking?
Per prevenire le vesciche durante il trekking è essenziale scegliere scarpe comode, traspiranti e ben allacciate, con suole adeguate ad assorbire gli urti. Le calze devono essere tecniche o in cotone traspirante, mai sintetiche, e devono aderire bene al piede. È importante anche applicare creme anti-sfregamento sulle zone sensibili e agire subito ai primi segni di arrossamento per evitare danni maggiori.
2. Cosa fare se le scarpe fanno male durante una camminata?
Se le scarpe provocano dolore, bisogna fermarsi immediatamente. Verificare che non ci siano cuciture interne fastidiose e che il piede sia ben saldo all’interno. Usare calze adatte, applicare prodotti anti-sfregamento e, se necessario, proteggere la pelle con cerotti. Una scarpa scomoda non va mai sottovalutata: il comfort del piede è cruciale per evitare problemi di postura e traumi articolari.

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