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Ciao, sono bollino!

Che bello muoversi da seduti!

Che bello muoversi da seduti

Vita d’ufficio. Difficile tenere la forma fisica ed evitare qualche fastidioso dolore alla schiena, magari all’altezza delle vertebre lombari. I muscoli, si sa, tendono a soffrire quando sono costretti a lungo in una stessa posizione e “reagiscono”, segnalandoci i loro problemi, proprio con qualche doloretto.
Detto che i farmaci di automedicazione possono aiutarci a sentirci meglio quando i fastidi sono di breve durata, la prima regola rimane sempre la prevenzione: attività fisica regolare e controllo del peso possono aiutare molto il nostro apparato muscolo scheletrico a restare in forma! Inoltre, per prendersi cura della nostra schiena, anche quando facciamo una vita sedentaria o il nostro lavoro ci costringe a passare diverse ore seduti alla scrivania è utile cercare di muoversi anche stando seduti. Come? Attraverso una rivisitazione dell’arredamento del “travet” che porti a modificare le sedie e la scrivania. È il monito che viene dalla letteratura scientifica. Una review degli studi sul tema apparsa sulla rivista Cochrane Library consiglia, per il benessere dei nostri muscoli e delle nostre articolazioni la posizione “Sit-stand”.
In sintesi, l’obiettivo è “rimanere in piedi” pur stando seduti allo scopo di aumentare il numero di movimenti necessari per mantenersi stabili mentre si lavora consentendo quindi ai muscoli di contrarsi e rilassarsi con maggior libertà, oltre a favorire un incremento, per quanto davvero modesto, del dispendio calorico quotidiano. La posizione ideale da tenere quando si sta in ufficio dovrebbe essere assicurata da una sorta di sedia che si comporta come uno sgabello. E’ alta – va misurata in base alle dimensioni di chi deve utilizzarla – e deve consentire di appoggiarsi su una scrivania altrettanto elevata, con un arredamento su misura per chi lavora. La soluzione, mirata per offrire la possibilità di mantenere una posizione quanto più ergonomica possibile durante l’orario di lavoro, sarebbe da sola in grado di assicurare un incremento del numero di movimenti, con un aumento di quasi un terzo, che si trasforma in un maggior numero di posizioni assunte e conseguente maggior mobilità per le articolazioni e i muscoli.
Chi usa sedie dell’altezza di uno sgabello adatte a scrivanie più alte di quelle standard ridurrebbe la sedentarietà di più di un’ora al giorno. E così, oltre a muoversi di più si combattono meglio anche dolori, infiammazioni, contratture e tanti altri piccoli fastidi. In generale, tuttavia, bisogna ricordarsi di stare seduti correttamente, dritti e senza accavallare le gambe, cercando di alzarsi ogni tanto e di fare qualche veloce esercizio di stretching.

Ricapitolando, attenzione:

  • Rimanere a lungo nella stessa posizione, magari se sedie poco comode, potrebbe favorire la comparsa di dolori lombari o cervicali che spesso nascono dalla tensione muscolare e non da vere e proprie lesioni.
  • Quando la schiena rimane per lungo tempo nella medesima posizione, soprattutto seduta, senza che i muscoli che corrono lungo la spina dorsale si rilassino a dovere, lo spasmo che si crea è capace di bloccare la zona lombare della colonna.
  • Se la zona interessata dal dolore si trova all’altezza del tratto cervicale della colonna, determina lo spasmo dei muscoli di un lato della spina dorsale con rigidità e impossibilità a muovere il capo in maniera adeguata, favorendo la comparsa del classico torcicollo.
  • Scegliete se possibile un piano di lavoro non più profondo di 50-55 centimetri e ad altezza adeguata, che consenta di mantenere il gomito ad angolo retto e di appoggiare gli avambracci per scaricare le spalle e la colonna vertebrale.
  • Se potete, appoggiate i piedi su un rialzo, alternandoli, evitando di lasciarvi dominare dalla forza di gravità. La schiena, e non solo, potrà trarre giovamento da questa posizione riducendo il rischio di fastidi e dolori.