Come sta la tua casa? E come stai tu?
Il 4 ottobre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dell’habitat. E’ un’occasione per riflettere anche sul fronte della salute: diversi piccoli problemi possono, infatti, nascere o comunque aumentare proprio tra le mura domestiche o in ufficio.
Un aiuto dalle piante
Lo sapevate che esiste una sorta di “febbre del lunedì”? Per chi ha pensieri non proprio positivi nei confronti dei colleghi, precisiamo che non si tratta di una malattia “diplomatica”. Piuttosto il quadro, chiariamolo subito, estremamente raro, sembra essere legato proprio alle caratteristiche dell’ambiente e al rialzo termico che si può avere se l’edificio in cui si opera è in qualche modo caratterizzato da inquinamento indoor. Infatti, pare che alla base del rialzo della temperatura possa esserci – dopo la pausa del fine settimana – una sorta di “riaccensione” legata alle tossine prodotte da specifici batteri presenti nell’ambiente. Si tratta di un innalzamento temporaneo che passa in brevissimo tempo e come detto, si tratta di una condizione non diffusa ma che comunque porta a riflettere circa l’importanza di una ambiente di vita e lavoro quanto più salubre possibile tenendo conto che, soprattutto nelle persone predisposte, l’inquinamento indoor può favorire l’insorgenza di naso chiuso, rinite, tosse, mal di gola, fastidi agli occhi, affaticamento. Inoltre, condizione comune e più tangibile è la presenza di muffe legata all’eccessiva umidità che può favorire le irritazioni delle vie respiratorie e le allergie.
Contromisure? Oltre ai farmaci di automedicazione che possono aiutarci a lenire i sintomi, bisogna fare attenzione alla qualità dell’aria che si respira e un valido aiuto può arrivare dall’azione delle piante. Queste possono acquisire anidride carbonica e liberare ossigeno nell’ambiente. In termini di purificazione dell’aria, il verde all’interno delle case e dei luoghi di lavoro può essere, quindi, di grande aiuto. Tra le piante con questa capacità ci sono il Ficus benjamin, la Dracaena marginata, il Pothos, l’Edera comune e l’Azalea. Ma non basta: per mantenere un ambiente salubre, è importante aprire almeno due volte al giorno le finestre. Questa semplice operazione quotidiana evita la creazione di un habitat ottimale per la proliferazione di batteri e di germi; inoltre consente di prevenire l’insorgere di muffe sui muri, soprattutto in bagno, pericolose per la salute e anche per la salubrità delle murature”. Per chi abita in zone molto trafficate o in generale in città è meglio arieggiare la mattina presto e la sera tardi quando il traffico è meno intenso. Sul fronte del verde, come detto, la scienza dice che molte piante sono infatti in grado di rimuovere grandi quantità di inquinanti gassosi e di polveri inalabili.
Ultimo capitolo: attenzione alla temperatura: conviene regolare il termostato a una temperatura mai superiore ai 20 gradi, spegnere il riscaldamento quando si è fuori casa, chiudere le finestre quando il riscaldamento o il condizionamento sono in funzione.
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