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Crampi allo stomaco, perché vengono e come lenirli

Crampi allo stomaco, perché vengono e come lenirli
Tempo di lettura: 4 minuti

Uno spasmo doloroso alla bocca dello stomaco che costringe a piegarsi in due, e tende a ripetersi con delle fitte. È così che generalmente si manifestano i crampi allo stomaco, in modo abbastanza analogo a quanto accade quando i muscoli delle gambe sono messi sotto stress e, quindi, sviluppano i classici crampi.

Fitte allo stomaco e abitudini alimentari

Anche per lo stomaco, fitte e crampi sono all’ordine del giorno. Prevenirli è possibile, sempre ricordando che sono innanzitutto le sane abitudini a tavola a ridurre i rischi. Infatti, occorre ricordare di rispettare il ritmo dei pasti, in primo luogo, con particolare attenzione alla colazione. Assumere un caffè in tutta fretta con lo stomaco “vuoto”, quindi senza introdurre alimenti che in qualche modo possono far “contrarre” correttamente la muscolatura del viscere, è un errore madornale, anche perché, così facendo, si altera il funzionamento dell’intero apparato digestivo.

I crampi, tanto che a volte si parla di “crampi per fame”, sono spesso legati non solo all’eccesso di cibi introdotti con sensazione di riempimento e conseguente “fatica” digestiva, ma anche alla mancata ripienezza del viscere. Quando si verifica questo fenomeno, infatti la muscolatura gastrica rischia di contrarsi a vuoto, senza significato. La conseguenza è che si può generare un aumento dell’acidità all’interno del viscere, che mette a rischio il benessere della mucosa e può addirittura facilitare l’insorgenza di acidità, digestione lenta, bruciori e altri sintomi. Oltre ovviamente a peggiorare gli spasmi. Ma entriamo nel dettaglio di come gli stili di vita, soprattutto a tavola, possono facilitare l’insorgenza del disturbo.

Quali sono le cause delle fitte e dei crampi allo stomaco

1) Cattive abitudini alimentari

In chiave preventiva, visto quanto abbiamo detto, occorre soprattutto puntare sulle buone abitudini per contrastare l’insorgenza dei crampi allo stomaco. Fondamentale è in questo senso ricordare che, in assenza di patologie che richiedono l’intervento del medico per una corretta diagnosi, la comparsa di campi alla bocca dello stomaco ha tra le cause stili alimentari impropri. Ad esempio, limitare la colazione ad un semplice caffè a stomaco vuoto quindi non accompagnato dal cibo. Ma non occorre criminalizzare questa bevanda. Basta semplicemente ricordare che, soprattutto la mattina, non va assunta da sola. Basta poco. Qualche biscotto, un pezzetto di pane, fette biscottate o cracker con marmellata. Così i muscoli dello stomaco si muovono in modo giusto, evitando che l’azione del caffè sulla mucosa sia alla base di queste contrazioni incontrollate e dolorose.

2) Acidità gastrica

Attenzione però: lo stesso vale per altri alimenti che, come il caffè, possono scatenare il fastidio perché, allo stesso modo, favoriscono la produzione di acido da parte dello stomaco. Esiste infatti uno stretto legame tra aumento dell’acidità gastrica e comparsa di fitte e crampi allo stomaco. Per questo conviene limitare, in chiave preventiva, il consumo, ad esempio, di cioccolata, agrumi, vini bianchi nonché bevande gassate. Inoltre, un eccesso di produzione di acido avviene sempre quando si mangia troppo e soprattutto quando si eccede con cibi particolarmente grassi che appesantiscono il processo digestivo obbligando lo stomaco ad un eccesso di lavoro e quindi anche alla secrezione di maggiori quantità di acido cloridrico che serve al processo digestivo ma che, se in eccesso, può provocare crampi, bruciori e, se risale verso l’esofago, reflusso gastro-esofageo.

3) Rimanere a digiuno a lungo

Il tutto senza dimenticare che rimanere a lungo a digiuno può facilitare l’insorgenza dei crampi perché, come quando si mangia troppo, può prodursi nell’apparato gastro-intestinale un eccesso di acido cloridrico. L’acido cloridrico prodotto dallo stomaco attraverso le proprie cellule parietali, ha la funzione di trasformare il pepsinogeno in pepsina, e attaccare, in senso figurato, gli alimenti permettendone la digestione. Capita quindi che dopo un periodo di digiuno, per esempio se si è saltato un pasto,  compaiono crampi generati dal fatto che un intestino vuoto si contrare e questo dà lo stimolo alla produzione di acido cloridrico che, non trovando cibo nello stomaco, “attacca” le pareti delle viscere e il duodeno generando i disturbi.

4) Stress, alcol, fumo

Tra le cause dei crampi allo stomaco, poi, non vanno dimenticati gli effetti dello stress che si riflettono proprio sul benessere del viscere, oltre agli eccessi di alcolici e al fumo di sigaretta. 

Cosa fare se si hanno crampi allo stomaco

In genere, se non sono presenti condizioni patologiche vere e proprie che ne giustificano la comparsa e che debbono essere inquadrati dal medico, il sintomo come gli altri disturbi gastrici più classici può essere combattuto con i farmaci di automedicazione, proprio per la loro azione sintomatica.

Scegliere i farmaci in base ai sintomi

Occorre scegliere i farmaci anche in base ai sintomi che caratterizzano la situazione, visto che le fitte possono accompagnarsi anche ad altri disturbi tipici di questo organo. Infatti, crampi e acidità possono essere anche i segni di altri fastidi specie se si accompagnano a nausea. In questo caso, infatti, si può pensare ad una gastroenterite, magari legata a uno dei tanti virus che possono andare ad attaccare il tubo digerente.

I crampi non vanno confusi con il classico “mal di stomaco” caratterizzato da dolore addominale a volte accompagnato da bruciore e nemmeno con le coliche, che originano soprattutto dai reni e dalla colecisti e che sono caratterizzate da dolore anche molto forte, addirittura lancinante. Certamente l’eccesso di acidità passeggero che può portare alla comparsa dei crampi può essere affrontato con buone abitudini a tavola e con i farmaci di automedicazione ad azione antiacida contenenti sostanze che hanno la capacità di “tamponare” l’eccessiva acidità dello stomaco, oppure di ridurne la produzione da parte della parete del viscere, consentendo un rapido ritorno al benessere.

Adottare buone abitudini alimentari

Per il resto, ricordate sempre che i muscoli dello stomaco hanno bisogno di lavorare bene. Non bisogna lasciar passare troppo tempo tra un’assunzione di cibo e la successiva, ovviamente rispettando i ritmi circadiani e non mangiando la notte. Anche solo un pezzetto di pane o un cracker possono dare un obiettivo all’acido cloridrico ed evitare fastidi a stomaco e intestino dovuti a un eccesso di acidità.

Gestire lo stress

Inoltre, occorre prestare attenzione allo stress: ricordate che a fianco di un’alimentazione sana, che non esageri con i grassi e che prediliga frutta e verdura ed alimenti integrali, occorre fare qualcosa se lo stress è eccessivo. A volte le fitte sono infatti legate anche a condizioni emotive non proprio ottimali. E non dimenticate che crampi e fitte allo stomaco vanno affrontati in questo modo se sono occasionali. Se il problema si mantiene nel tempo e peggiora bisogna parlarne con il medico per sottoporsi ad esami mirati in grado di scoprire se è presente un’ulcera o se ci sono altre lesioni potenzialmente gravi.