a firma di Federico Mereta, giornalista scientifico
Le emorroidi sono alterazioni anatomiche delle vene della zona retto-anale. In base alla posizione specifica in cui si manifestano si parla di emorroidi esterne, intermedie e interne.
Le emorroidi sono esterne quando si sviluppano dai rami superficiali del plesso emorroidario inferiore. Le emorroidi sono definite intermedie, se invece, si sviluppano al limite tra cute e mucosa. Infine, le emorroidi sono interne quando le vene si gonfiano all’interno del retto e quindi le emorroidi compaiono nelle aree in cui emergono le arterie e le vene rettali medie e superiori, sopra l’orifizio anale, sollevando la mucosa.
Le emorroidi interne possono dare numerosi fastidi. Come prevenirle e come affrontarle? Deve essere il medico a indicare la strada da seguire, ma qualche consiglio utile, oltre a un impiego efficace e intelligente dei farmaci di automedicazione ad azione capillaro-protettrice e antiemorroidaria può aiutarci a controllare i sintomi delle emorroidi.
Cause e fattori di rischio delle emorroidi interne
La formazione delle dilatazioni varicose delle vene presenti in prossimità del retto e dell’ano, ovvero nella parte finale dell’apparato digerente ha cause simili a quelle delle emorroidi esterne:
- stitichezza e sforzi durante la defecazione
- gravidanza
- sovrappeso
- sedentarietà
Sono queste le principali responsabili dei “gavoccioli venosi”, ovvero dei piccoli agglomerati di vasi che caratterizzano le emorroidi anche se a livello anatomico le si distingue a seconda della zona in cui si sviluppano.
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Tra i fattori di rischio, particolare attenzione va prestata se si hanno casi in famiglia. In presenza di predisposizione familiare, il rigonfiamento delle vene può comparire anche intorno ai vent’anni. Inoltre, la probabilità che compaiono emorroidi aumenta se si mantiene una posizione fissa al lavoro come avviene ad esempio per negozianti, vigili urbani, autisti, impiegati. O se si praticano sport come ciclismo ed equitazione.
Tuttavia, specie per le donne, la comparsa delle emorroidi è legata alla gravidanza e al parto. La debolezza dei tessuti indotta dai mutamenti ormonali, l’aumento della pressione nell’addome per l’ingrandimento dell’utero e il sovraccarico della circolazione addominale, travaglio e parto in caso di parto naturale, determinano facilmente la comparsa di emorroidi.
In molti casi lo sviluppo delle emorroidi, anche interne, dipende anche dalle cattive abitudini: ad esempio, chi eccede nel consumo di alimenti molto speziati, e chi ha una vita sedentaria corre i rischi maggiori così come chi ha una dieta povera di fibre e un intestino non regolare.
Per quanto riguarda i disturbi, la dilatazione delle vene emorroidarie genera prurito, dolore, fuoriuscita dei “gavoccioli”, cioè del gruppo di vene verso l’esterno e la perdita sangue, di solito, qualche goccia al termine della defecazione.
Sintomi principali da non sottovalutare
Chi soffre di emorroidi interne può riferire sintomi molto vari.
In genere, almeno inizialmente, la loro presenza è asintomatica oppure compare una sensazione, difficilmente precisabile, di pesantezza e fastidio localizzata alla regione anorettale, cui si associano generiche difficoltà nell’evacuazione. Il dolore può essere completamente assente.
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Quando, invece, predominano il dolore anorettale e si avverte la protrusione dei gavoccioli emorroidari si può pensare a un aggravamento della sintomatologia, visto che questi sono i segni più classici delle vere e proprie “crisi” emorroidali.
La comparsa di tracce di sangue nelle feci, o comunque di qualche goccia di sangue che compare al termine dell’evacuazione (classicamente il paziente si accorge del problema osservando sangue rosso vivo sulla carta igienica) sono un altro segno classico delle emorroidi. Tuttavia, quasi mai le perdite assumono il carattere di una vera e propria proctorragia ma tendono a rimanere molto ridotte, tanto che quasi mai le emorroidi portano a un quadro di anemia clinicamente apprezzabile.
Una emorragia rettale vera e propria deve quindi far pensare ad altre cause, come malattie infiammatorie croniche, neoplasie coloniche o rettali oppure lacerazioni. La parola per la diagnosi deve sempre passare al medico, che può anche richiedere, se lo ritiene, esami più accurati.
Emorroide interne o esterne?
È importante precisare che tra emorroidi interne ed esterne a volte le differenze sono molto sfumate. Basti pensare alle emorroidi procidenti. Cosa sono?
Le emorroidi procidenti sono emorroidi esterne all’apertura anale, che si caratterizzano un prolasso mucoso che si riduce spontaneamente dopo l’evacuazione oppure no, come capita nelle forme più gravi. Chi ne soffre pratica, almeno nelle fasi iniziali, una riduzione manuale prolasso che tende a diventare sempre meno efficace con il passare del tempo. Per cui man mano che il prolasso progredisce risulta interessata una zona sempre più ampia di mucosa, con conseguente fastidio del paziente che inizialmente si presenta solo in ortostatismo, poi anche in posizione coricata supina.
Rimedi e trattamenti consigliati per le emorroidi interne
La cura delle emorroidi interne deve sempre essere valutata dal medico, soprattutto nei casi in cui i sintomi sono intensi o si verifica la fuoriuscita delle vene. Tuttavia, nelle forme meno gravi, dopo un primo consulto, è possibile ricorrere a farmaci da automedicazione utili anche per alleviare i fastidi nelle fasi più avanzate.
I principali rimedi per le emorroidi includono diversi principi attivi, talvolta combinati tra loro:
- Anestetici locali per ridurre il dolore;
- Derivati del cortisone ad azione antinfiammatoria locale;
- Eparinoidi e sostanze capillaroprotettrici per rafforzare le pareti venose;
- Antisettici per prevenire infezioni;
- Prodotti naturali con azione lenitiva e tonificante sulla parete delle vene.
Questi trattamenti vengono in genere applicati localmente, ma in alcuni casi possono essere assunti anche per via orale. È importante ricordare che i farmaci per le emorroidi devono essere utilizzati per periodi limitati e che in situazioni particolari (come gravidanza, allattamento o anzianità) è sempre raccomandato il parere del medico o del farmacista.
Prevenzione delle emorroidi: consigli utili su alimentazione e stile di vita
La prevenzione delle emorroidi passa attraverso uno stile di vita sano e regolare. Fondamentale è andare di corpo con regolarità, evitando sforzi eccessivi che possano compromettere la salute delle vene anali. L’alimentazione gioca un ruolo chiave: è consigliata una dieta ricca di fibre, con abbondanza di frutta, verdura e cibi integrali (come pane, pasta o riso), che favoriscano il benessere del microbiota intestinale e facilitino l’evacuazione.
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È altrettanto utile:
- Assumere olio d’oliva, grazie alla sua azione emolliente che ammorbidisce le feci;
- Evitare cibi irritanti come spezie e cioccolato;
- Praticare attività fisica regolare, per combattere la stitichezza legata alla sedentarietà.
Infine, l’igiene intima va curata con delicatezza: è meglio evitare detergenti aggressivi che possono indebolire la pelle intorno all’ano. Al contrario, si consigliano lavaggi regolari (almeno tre volte al giorno) con acqua tiepida e un pizzico di acido borico, ideali per prevenire l’infiammazione e mantenere pulita l’area interessata.
FAQ – Domande e risposte rapide sulle emorroidi interne
1. Quali sono i sintomi più comuni delle emorroidi interne?
I sintomi delle emorroidi interne possono variare da persona a persona. Nelle fasi iniziali possono essere asintomatiche oppure causare un leggero fastidio o sensazione di pesantezza nella zona rettale. Con il tempo, possono manifestarsi dolore, prurito, sanguinamento (di solito gocce di sangue rosso vivo sulla carta igienica) e fuoriuscita dei gavoccioli venosi, soprattutto durante o dopo la defecazione.
2. Quali sono le principali cause delle emorroidi interne?
Le emorroidi interne si sviluppano a causa di un’eccessiva pressione sulle vene del retto, legata a fattori come stitichezza cronica, gravidanza, obesità, sedentarietà, dieta povera di fibre e sforzi durante l’evacuazione. Anche la predisposizione genetica e alcune attività lavorative o sportive (come ciclismo o equitazione) possono aumentare il rischio.
3. Come si curano e si prevengono le emorroidi interne?
Il trattamento delle emorroidi interne deve essere indicato dal medico, ma nelle forme lievi si possono utilizzare farmaci da automedicazione con principi attivi lenitivi, antinfiammatori e capillaroprotettori. La prevenzione si basa su una dieta ricca di fibre, regolare attività fisica, corretta igiene anale e abitudini intestinali sane, evitando sforzi eccessivi durante la defecazione.

Giornalista scientifico