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I benefici dei frutti di bosco per la nostra salute

I benefici dei frutti di bosco per la nostra salute

Cosa fareste se vi proponessero una soluzione per combattere l’infiammazione, contrastare la cistite ed aiutare la circolazione venosa a lavorare meglio? Sicuramente accettereste di assumerla. I frutti di bosco, come mirtilli, lamponi, more e ribes, sono una fonte preziosa di antiossidanti, vitamine e fibre. Grazie al loro alto contenuto di vitamina C, migliorano le difese immunitarie, mentre gli antiossidanti aiutano a combattere l’invecchiamento cellulare. Inoltre, i frutti di bosco favoriscono la salute cardiovascolare, grazie alla loro capacità di ridurre l’infiammazione e migliorare la circolazione. Integrarli nella dieta quotidiana può apportare numerosi benefici, sostenendo il benessere generale dell’organismo.

Pur ricordando che a fare la differenza è l’alimentazione nel suo insieme, unita agli stili di vita sani, e non un singolo cibo, provate a leggere quanto segue: scoprirete perché i frutti di bosco possono aiutarci a stare meglio. Su diversi fronti. E con il piacere del palato, senza paura di ingrassare.

Frutti di bosco, quali sono e quali proprietà hanno

Qualcuno si raccoglie chinandosi, nella giusta stagione, altri crescono su piante più alte ma tutti assieme, i frutti di bosco possono davvero diventare un lasciapassare per il benessere. Con le loro diverse caratteristiche i frutti di bosco tra cui more, mirtilli, lamponi e ribes offrono infatti all’organismo composti che favoriscono il benessere. Il tutto, con un ridotto quantitativo di calorie e con la possibilità, quindi, di essere consumati regolarmente, senza andare ad incidere sul peso. A patto che non aggiungiate zucchero, insomma, una macedonia di frutti di bosco può offrire oltre al gusto, vitamine e componenti come gli antocianosidi e i flavonoidi che possono aiutare il benessere, favorendo in particolare la salute delle vie urinarie, della circolazione e più in generale delle risposte alle infiammazioni da parte dell’organismo. 

Frutti di bosco per chi ha problemi alla vescica

Questo tema è dedicato soprattutto alle donne che, per ovvie condizioni anatomiche sono più esposte alla cistite, ovvero l’infiammazione/infezione vescicale, rispetto ai maschi. I segnali d’allarme sono il bruciore quando si fa pipì e la necessità di urinare spesso. Detto che per le cure bisogna rivolgersi al medico, ricordiamo l’aiuto che può venire dai frutti di bosco in generale, e dai mirtilli neri in particolare. Nei delicati frutti di bosco di colore blu ci sono, infatti, antocianosidi, che contengono le antocianine. Queste sostanze sono in grado di combattere alcune famiglie di Escherichia coli, un batterio dell’intestino che a volte risale lungo le vie urinarie sviluppandosi all’interno della vescica. Per chi vuole qualcosa di più esotico si può invece puntare sul mirtillo rosso: anch’esso aiuta chi ha problemi delle vie urinarie. Ad esempio, da uno studio che ha coinvolto 1.049 persone per 12 mesi, è emerso che nel gruppo che aveva assunto il mirtillo rosso si è osservata una riduzione significativa delle infezioni batteriche delle vie urinarie, soprattutto nelle donne che presentavano infezioni ricorrenti. Inoltre, studi recenti dimostrano che bere succo di mirtilli rossi (cranberries) offra flavonoidi in grado di contrastare l’annidamento dei batteri intestinali nella vescica.

Frutti di bosco per il benessere delle vene

Da una parte c’è la circolazione venosa non propriamente ottimale, dall’altro il caldo che certo non migliora la situazione. Il risultato di questi due fattori, che spesso viaggiano di pari passo, è che le vene soffrono e fanno fatica a rimandare il sangue verso il cuore, anche perché la “pompa” rappresentata dai muscoli del polpaccio non è ottimale. Così nasce l’insufficienza venosa, che a volte porta alla comparsa delle antiestetiche varici e può provocare anche formicolii fastidiosi, specie se si è molto stanchi.

La stasi nella circolazione si lega al fatto che questi vasi perdono elasticità e il sangue, che dai piedi risale verso il cuore, può refluire verso il basso e dare origine a un sovraccarico venoso. Il risultato? Le vene si dilatano e il ristagno aumenta I sintomi sono piuttosto variabili: alcuni pazienti lamentano un semplice gonfiore a livello delle gambe, mentre per altri il disturbo può diventare persino invalidante, fino a compromettere seriamente la qualità della vita. Ma quali sono le cause? Oltre al fattore ereditario, sul quadro clinico generale influiscono la ritenzione idrica, la scarsa attività fisica, una cattiva alimentazione, la postura (specialmente se abbinata a lavori sedentari).

Per alleviare i sintomi delle gambe gonfie e combattere la fragilità capillare i farmaci di automedicazione possono risultare utili, applicati localmente, sotto forma di creme o gel per un sollievo immediato, oppure assunti per via generale, per favorire il controllo della situazione. Ma anche i frutti di bosco possono rappresentare preziosi alleati: i flavonoidi dei frutti di bosco hanno, infatti, effetti antiossidanti e vasoprotettori. Essi combattono lo stress ossidativo e l’infiammazione, ma soprattutto vanno ad agire sugli enzimi che entrano in gioco nel benessere della parete delle vene come l’elastasi. 

Leggi anche: Come prevenire le vene varicose grazie all’alimentazione

Frutti di bosco per lenire le infiammazioni

Sia per quantità che per qualità, i frutti di bosco non vanno considerati gli unici alimenti che possono aiutare ad avere un’azione antinfiammatoria. Per questo occorre pensare a un’alimentazione varia, che comprenda numerose fonti vegetali diverse. Tuttavia, l’azione di contrasto all’ossidazione dei radicali liberi e all’infiammazione viene (anche) dai flavonoidi, di cui sono particolarmente ricchi i vegetali più colorati. Ed ecco che il blu del mirtillo, il rosso di fragole, ribes e lamponi sono veri e propri “marchi di garanzia” nella sfida all’infiammazione. Grazie ai composti presenti nei frutti di bosco l’infiammazione può essere controllata e soprattutto prevenuta meglio, a prescindere dalle aree che colpisce. Per questo la macedonia non deve mancare sulla tavola di chi soffre di dolori articolari così come di chi si ammala spesso di infezioni virali. L’importante, in ogni caso è variare. E se si può fare l’occhiolino anche al palato, con i frutti di bosco che non vanno certo a pesare (a meno di improbabili sovraccarichi) sul benessere, è ancora meglio!