In vacanza, connessi ma non troppo!
Attenzione, quindi anche in vacanza, soprattutto nei primi giorni quando ancora l’organismo e il cervello non hanno modo di rilassarsi completamente dalle incombenze della vita di tutti i giorni. Infatti, per chi tende a controllare in continuazione il telefono per vedere se “c’è qualcosa da sapere” o se qualcuno ha scritto” anche l’attesa del classico messaggino può diventare motivo di tensione.
Così, in certi casi, ci si sente nervosi senza motivo reale. Ma la causa di questa tensione emotiva esiste e sta proprio nella suoneria che segnala un messaggio virtuale, il ricevimento di una mail, la condivisione o un aggiornamento sui social. Secondo una ricerca condotta all’Università di Worchester, l’ansia apparentemente immotivata è proprio un segnale di una specie di sindrome da smartphone, Lo studio mette in luce come la dipendenza da messaggi e chat sia davvero un problema diffuso: su 100 utilizzatori di questi strumenti di connessione virtuali, il 37 per cento degli adulti e addirittura sei teen-agers su dieci si dimostrano del tutto dipendenti dall’apparecchio.
La ricerca, che ha previsto test psicologici e la complicazione di specifici questionari, dimostra addirittura che il silenzio di smartphone e tablet può diventare addirittura una sorta di minaccia per il benessere psicologico di molti individui, accentuandone lo stress.
Poiché le ferie devono quindi servire a rigenerarsi e “ricaricare le pile”, mettendo da parte, per qualche giorno, le incombenze di sempre, approfittatene anche “disintossicarvi” dalla tecnologia. Insomma se pure volete rimanere connessi, cercate di pensare meno al telefono. Vi godrete meglio le vostre meritate vacanze!
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