Mamma mia, come nasce questo prurito?
Una puntura d’insetto, un alimento che il corpo non sopporta come dovrebbe, il semplice contatto con una sostanza che può irritare la pelle. Queste sono alcune delle possibili situazioni in grado scatenare reazioni di natura dermatologica che si accompagnano alla comparsa di prurito, uno dei sintomi più fastidiosi. In generale, anche se a volte “la necessità di grattarci” può sembrarci incontrollabile, quasi mai il prurito segnala situazioni problematiche tanto che esso può essere facilmente risolto attraverso l’impiego di farmaci di automedicazione ad azione antistaminica e antipruriginosa. Nelle forme più leggere il fastidio può essere lenito con medicinali da applicare direttamente nell’area cutanea interessata, in altri casi si rende necessaria l’assunzione di un farmaco, quasi sempre a base di una componente antistaminica, anche per bocca. Da sapere, comunque il fatto che il prurito può essere determinato non solo ad eventi temporanei, ma in alcuni casi può rappresentare il segnale di qualcosa che non funziona a dovere nell’organismo. Infatti, se il più delle volte la comparsa di prurito è determinata da fattori esterni (sostanze con cui l’organismo viene a contatto), in altri può essere il sintomo di una micosi, ovvero un’infezione cutanea dovuta a “funghi”. Anche in questo caso l’automedicazione responsabile può essere d’aiuto, senza dimenticare però che la diagnosi va fatta dal medico. Come se non bastasse, soprattutto nei bambini, il prurito localizzato in certe aree del corpo come il capo può essere legato ad un’infestazione da pidocchi, altri “nemici” che possono essere sconfitti con un adeguato trattamento.
Infine, sempre parlando della pelle, ci sono “quadri pruriginosi” legati alla presenza di una pelle secca, quella che in termine tecnico viene definita xerosi. In questi casi, occorre cercare di comprendere l’origine del problema e mettere in atto le adeguate contromisure che passano anche attraverso abitudini ed ambienti di vita corretti. Non bisogna dimenticare di bere a sufficienza e di evitare la permanenza in ambiti molto caldi e secchi.
In casi più rari, il “sintomo” prurito può essere legato a patologie vere e proprie dell’organismo, che possono interessare il fegato oppure nascere per problemi neurologici.
Infine, sempre parlando della pelle, ci sono “quadri pruriginosi” legati alla presenza di una pelle secca, quella che in termine tecnico viene definita xerosi. In questi casi, occorre cercare di comprendere l’origine del problema e mettere in atto le adeguate contromisure che passano anche attraverso abitudini ed ambienti di vita corretti. Non bisogna dimenticare di bere a sufficienza e di evitare la permanenza in ambiti molto caldi e secchi.
In casi più rari, il “sintomo” prurito può essere legato a patologie vere e proprie dell’organismo, che possono interessare il fegato oppure nascere per problemi neurologici.
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