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Meditazione, efficace rimedio contro stress e mal di testa

Meditazione, efficace rimedio contro stress e mal di testa
Tempo di lettura: 5 minuti

Meditazione fa rima con salute. Riuscire a meditare, magari sfruttando anche antiche arti che possono aiutarci attraverso esercizi lenti e ritmici, significa creare una barriera contro lo stress e la tensione della vita di ogni giorno. Grazie a questa semplice misura, possiamo migliorare, e di molto, il nostro benessere, contrastando la possibile insorgenza di disturbi che si correlano proprio allo stress e alla condizione emotiva non ottimale. Alcuni esempi? Il mal di testa su tutti, ma anche i disturbi del sonno, le difficoltà digestive o le tensioni muscolari.

Se è vero che i farmaci di automedicazione possono aiutarci a contrastare alcuni sintomi derivanti da ansia e stress, tenendo sempre presente che vanno impiegati per brevi periodi e che in caso di persistenza dei disturbi occorre parlare con il medico, mettere in azione meccanismi di controllo della sfera emotiva può essere di grande aiuto per il benessere mentale ma anche fisico. E la meditazione può avere, in tal senso, numerosi effetti benefici. 

A cosa serve prendersi del tempo e meditare

Gli stili di vita, si sa, possono essere di grande aiuto per chi fa i conti con il mal di testa e altri disturbi derivanti dallo stress. E la meditazione con i suoi effetti, provati da benefici scientificamente dimostrati, può essere un ingrediente nella sfida alla tensione psicologica. Infatti, due cose sono vitali nella gestione dello stress: il pensiero e il tempo.  Il pensiero perché lo stress è la conseguenza di come affrontiamo gli eventi della vita. Il tempo perché dobbiamo creare spazi di tempo libero all’interno della giornata, allontanandoci dalla tecnologia e riservandoci dei momenti per l’attività fisica, la riflessione, l’immaginazione e il sogno. Solo questo può consentire al cervello di recuperare. In questo senso, un percorso di meditazione può risultare di grande aiuto.

Perché ansia e stress causano mal di testa e altri malanni

Lo stress è un meccanismo di risposta del nostro organismo per ricostruire un equilibrio alterato da perturbazione esterna o interna ad esso. Le conseguenze fisiche dello stress, quali le palpitazioni, l’aumento della frequenza del respiro e della contrazione muscolare, sono tutte volte a superare tale perturbazione. Lo stress è, infatti, il prodotto di un rapporto stretto tra cervello, ipotalamo, ipofisi e surrene – un legame cioè tra la parte emotiva e la parte ghiandolare – che ci permette di concentrare tutte le nostre energie per superare le difficoltà. In tal senso lo stress è una risposta biologica positiva dell’organismo che ci permette rapidamente di adattarci alle più diverse situazioni. Il danno arriva quando lo stress diventa cronico. Infatti, può trasformarsi in una vera patologia quando si protrae nel tempo, anche nel caso in cui si sia concluso l’evento scatenante. In soggetti predisposti, la reazione stressante compare anche in assenza di eventi apprezzabili. Purtroppo, se la condizione emotiva si aggroviglia e uno stato che dovrebbe essere passeggero e circoscritto solo a determinate circostanze o comunque a periodi brevi, diventa il compagno di strada di ogni giornata, ciò determina una serie disagi e disturbi sia sul piano emotivo (irritabilità, ansia, talvolta depressione) che fisico (mal di testa e tensioni muscolari, insonnia, acidità e disturbi digestivi). 

Il cortisolo liberato dal surrene dietro mandato del cervello induce, infatti, la produzione di citochine infiammatorie che producono effetti in aree sensibili del cervello. È questo il meccanismo alla base dei mal di testa che sovente le persone stressate lamentano.

Perché la meditazione aiuta chi soffre di cefalea

Una sequenza di esercizi lenti e ritmici, che partono dalla meditazione per arrivare fino al rilassamento e al controllo del respiro, attraverso le tecniche yoga, possono davvero aiutare chi soffre di emicrania. Lo rivela una ricerca apparsa sulla rivista Neurology, che ha preso in esame soggetti con emicrania episodica. Questa forma di cefalea, che va sempre diagnosticata dallo specialista, viene trattata con farmaci impiegati in profilassi e, se necessario, con medicinali che si prendono in caso di crisi particolarmente intense. Se alle medicine normalmente indicate dai medici si aggiunge la pratica dello yoga, calano drasticamente le crisi e il bisogno di ricorrere ai farmaci. Sono state studiate più di cento persone tra i 18 e i 50 anni, suddivisi appunto in due gruppi: in uno oltre ai farmaci prescritti, sono stati proposti interventi yoga per tre mesi, attraverso moduli di un’ora ciascuno da ripetere prima a casa e poi all’ospedale. Ovviamente l’esercizio dello yoga seguiva un percorso ben definito, con particolare attenzione alla partica di controllo del respiro che mira a regolare la circolazione dell’energia secondo l’arte orientale. 

Meditazione, alimentazione e buon sonno

Questa ricerca è solo l’ultima di una lunga serie che mostra i benefici scientifici della meditazione, che deve entrare a buon diritto in un percorso antistress su misura per ognuno. Ma per meditare bene, in un circolo virtuoso che si autoalimenta, occorre anche nutrirsi bene e dormire regolarmente perché l’ipotalamo che regola il ritmo del sonno deve operare al meglio. Ci sono addirittura studi che, in questo senso, mostrano che per la cefalea la meditazione – “svuotando” la mente dai pensieri – funzionerebbe più dei farmaci. Secondo questa teoria le pratiche di mindfulness, il cosiddetto vuoto mentale, hanno un’efficacia comparabile ai farmaci convenzionali che talora può essere addirittura superiore perché è la mente comanda sul dolore e non è il dolore che comanda sulla mente.  

I benefici della meditazione sulla memoria

Può sembrare strano. Ma per chi ha la passione dello yoga e inizia un percorso di questo tipo unendo i movimenti lenti e misurati con le giuste regole di respirazione e soprattutto con la meditazione potrebbe diventare più facile mantenere in forma il cervello e le sue attività, modificandone addirittura la struttura. A dirlo è una metanalisi (ovvero uno studio che ha considerato i risultati di diverse ricerche sul tema) che mostra come chi fa meditazione e segue un percorso yoga può avere un ingrandimento nelle dimensioni di alcune aree cerebrali cruciali, ad esempio, nel migliorare la chiarezza del pensiero, la capacità di prendere decisioni, la memoria e la risposta emotiva. La ricerca, apparsa su Brain Plasticity, arriva a paragonare i benefici ottenuti con lo yoga a quelli dell’attività fisica aerobica regolare. Dopo un periodo variabile da 10 a 24 settimane, in chi univa meditazione e yoga si è rilevato che in chi fa yoga aumentano le dimensioni dell’ippocampo, l’area coinvolta con la memoria e l’apprendimento che tende naturalmente a rimpicciolirsi con l’età e che risulta coinvolta fin dall’inizio in caso di malattia di Alzheimer. Come se non bastasse in chi fa yoga si può osservare un’espansione dell’amigdala, coinvolta nelle emozioni. 

I benefici della meditazione sulla salute del cuore

Dopo quanto tempo possono essere visti i primi risultati? Un percorso di quasi due mesi di meditazione consapevole opportunamente guidata può aiutare a vincere la paura di riprendere l’attività fisica e a migliorare la qualità di vita in chi ha avuto un infarto. Lo dice una ricerca condotta in Turchia che ha studiato due gruppi di persone: in uno si è proposta un percorso di mindfulness, nell’altro di controllo, una serie di visite informative standard. Tutti i soggetti hanno iniziato la via della riabilitazione con una sessione educativa individuale sulla struttura e la funzione del cuore, delle arterie coronarie e delle patologie cardiache. Come mai si osservano questi risultati? Probabilmente grazie alla meditazione i pensieri positivi tendono a prendere il posto della visione negativa legata al pregresso infarto, rendendo più forti le persone. Ma questo studio, come molti altri, prova che la mindfullness con un percorso di meditazione e di tecniche yoga, permette al paziente di concentrare la propria attenzione sul qui e ora, sul momento presente abbandonando le tante preoccupazioni e paure sul futuro. 

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