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Orchite, quando si parla di infiammazione ai testicoli  

Orchite, quando si parla di infiammazione ai testicoli
Tempo di lettura: 3 minuti

Rubor et tumor, cum calore et dolore: sono queste quattro parole, arrossamento, gonfiore, calore e dolore, che per i latini descrivevano i sintomi più chiari di un processo infiammatorio. Arrossamento, gonfiore e calore sulla superficie cutanea interessata dal danno accompagnate dal dolore. Queste quattro parole, sia pure se con peso e specificità diverse da caso a caso, esprimono anche pienamente quanto si osserva in caso di orchite, una condizione infiammatoria che interessa i testicoli. 

Le cause dell’orchite

L’orchite, come detto, è una condizione infiammatoria ai testicoli. A volte può essere la conseguenza di un’infezione virale (pensate solamente alla possibile localizzazione in questa sede del virus che provoca gli orecchioni, ovvero la parotite). 

In altri casi, dipende da batteri che si sviluppano proprio negli organi genitali, come conseguenza di infezioni urinarie o, direttamente, di malattie sessualmente trasmesse. Solo il medico deve avere la responsabilità di identificare il quadro e di affrontarlo al meglio con cure mirate caso per caso, ma non ci sono dubbi che la conoscenza delle caratteristiche dell’orchite può essere utile per riconoscere la patologia e gestirne la sintomatologia.

Cosa indica il dolore al testicolo e quando è di natura infettiva

Parlando in termini molto generali, il dolore al testicolo può nascere fondamentalmente per cinque diversi motivi:

  1. un’epididimite
  2. una prostatite
  3. la presenza di un testicolo mobile
  4. una torsione del testicolo stesso
  5. un tumore

L’epididimite è l’infiammazione dell’epididimo, una sorta di “tubo” avvolto su sé stesso entro cui maturano gli spermatozoi e che si trova appunto sul testicolo. In genere, questa infiammazione provoca un fortissimo dolore che interessa uno o tutti e due i testicoli e può anche portare a ingrossamento dell’area e, nei casi più gravi, anche febbre. Il trattamento si basa sull’assunzione di medicinali come antibiotici e antiinfiammatori. 

Sempre legata ad un’infiammazione, ma in questo caso della prostata, è invece la prostatite. Questa si può legare all’epididimite e determinare anche dolore e senso di calore durante l’atto sessuale. Il trattamento, che, come nel caso precedente, va prescritto dal medico, prevede, innanzitutto, di capire se l’infiammazione è dovuta o meno a batteri per poi instaurare la cura vera e propria. 

Il testicolo mobile è invece legato ad una malformazione, che porta ad un’infiammazione del testicolo spesso perché questo, muovendosi, sfrega contro le pareti del sacco in cui è contenuto. In genere, il dolore è molto intenso: una volta riconosciuta l’alterazione può essere necessario un piccolo intervento chirurgico che permette di fissare il testicolo nella sua sede. 

Lo stesso intervento, ma in tempi rapidissimi per evitare danni a lungo termine, viene praticato in caso di torsione del testicolo. Questa condizione porta, infatti, alla rotazione e quindi alla chiusura dei vasi che portano il sangue e l’ossigeno al testicolo e va quindi trattata con estrema urgenza proprio per evitare che si verifichi un’ischemia dei tessuti. Oltre al dolore, molto intenso, si presenta anche gonfiore con arrossamento della pelle. 

Infine, le algie possono venire da un tumore: in questo caso il dolore tende a partire dall’inguine o dalla pancia e si associa ad aumento delle dimensioni e della consistenza del testicolo. 

Quali sono i sintomi dell’orchite?

Il sintomo principale dell’orchite è il dolore, ma è innegabile che a volte sono anche altri i sintomi e i segni che caratterizzano il quadro clinico. 

L’orchite tende a manifestarsi più spesso su un solo lato, con un unico testicolo coinvolto anche se, a volte, l’infiammazione può essere bilaterale. Sul fronte dei sintomi, la persona rileva gonfiore con dolore che si diffonde alla parte bassa dell’addome e ingrandimento delle ghiandole linfatiche in zona genitale. 

In alcuni casi le prime manifestazioni si accompagnano alla presenza di sangue nelle urine, ovvero ad ematuria, febbre con brividi e altri segni che caratterizzano l’infezione. Sulla scorta di questi segni e sintomi il medico può quindi fare la diagnosi e impostare la terapia per correggere la causa scatenante che ha condotto al quadro.

Curare l’infiammazione per curare l’orchite

Oltre a farmaci specifici, come gli antibiotici che il medico (e solo il medico) può indicare in caso di orchite legata ad infezioni batteriche, esiste comunque la possibilità di lenire i disturbi con trattamenti aspecifici nei confronti dell’infiammazione, che a volte possono comprendere i farmaci di automedicazione ad azione analgesica e antinfiammatoria. In questo senso, poi, vengono utilizzati anche i preparati che consentono, per limitare il gonfiore, di creare un ambiente particolarmente “freddo” in corrispondenza della zona infiammata, come ad esempio il ghiaccio artificiale.

Ultima raccomandazione, valida sempre: per risolvere prima l’orchite, oltre a seguire le indicazioni del medico, tenete presente che il riposo è la miglior medicina. Quindi non fate gli eroi. Ci vuole tempo per affrontare queste situazioni e trattarle al meglio.

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