Poca concentrazione… colpa dei grassi pesanti!
Oltre alla salute delle nostre arterie c’è un motivo in più per evitare di consumare cibi ipercalorici: non facciamo riferimento al senso di pesantezza, alla digestione lenta o al peso, ma alla memoria! A dimostrarlo è una ricerca condotta all’Università statale dell’Ohio e pubblicata su American Journal of Clinical Nutrition, che dimostra come i grassi saturi di origine animale influirebbero negativamente anche sulle capacità mnemoniche. Gli studiosi hanno rivalutato quanto emerso da uno studio condotto su donne che soffrivano di astenia (sensazione di stanchezza fisica) a causa di varie forme di neoplasie diagnosticate. In questa stessa popolazione sono anche stati eseguiti test per svelare il rapporto tra l’alimentazione e la capacità di concentrazione, oltre che dei tempi di reazione agli stimoli. Le domande sono state sottoposte alle partecipanti in momenti diversi: in un caso alcune ore dopo aver mangiato insaccati, uova e dolci, quindi un pasto ricco di grassi saturi e nell’altro dopo un pasto che conteneva grassi insaturi o monoinsaturi. Nella prima condizione i test, desunti dal questionario, sono risultati di molto inferiori in termini di performance rispetto a quanto rilevato nel secondo caso. L’esperimento ha quindi confermato che per essere in forma a livello cognitivo è sempre meglio non esagerare con i cibi troppo grassi, perché questi alimenti sembrano aumentare il rischio che si sviluppino infiammazioni che potrebbero avere risvolti non positivi per il cervello.
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