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Punture di tafano: come riconoscerle e cosa fare

Punture di tafano: come riconoscerle e cosa fare

Le gite fuori porta sono una costante di questo periodo. Sia al mare che in montagna o in campagna, così come i picnic, dopo una passeggiata più o meno lunga. Purtroppo, proprio in questa stagione possono essere presenti nei luoghi prescelti per la camminata anche insetti che possono pungere e provocare dolore, gonfiore e bruciore, per non parlare dei casi, per fortuna rari, di reazioni allergiche gravi. I fastidi sono dovuti all’inoculazione diretta di sostanze irritanti contenute nella saliva dell’insetto. Tra i potenziali nemici dell’estate ce n’è uno che spesso sottovalutiamo, ma che può comunque dar luogo a fastidi molto intensi e addirittura scatenare reazione allergiche che vanno ben oltre il classico rigonfiamento cutaneo in corrispondenza della puntura o, in questo caso, del morso: il tafano

Come riconoscere il tafano

Il tafano assomiglia ad una mosca particolarmente sviluppata per dimensione. A differenza di molti insetti, non punge ma morde, come avviene con le zanzare. Parlare di puntura quindi è sbagliato. Il sangue che il tafano riesce a succhiare serve per la riproduzione dell’animale. E così come per le zanzare, anche nel caso dei tafani a mordere sono le femmine perché è tramite il morso che traggono il sangue necessario a produrre le uova. In genere, il morso del tafano non passa inosservato visto che gli insetti hanno delle mandibole particolarmente sviluppate che lavorano come vere e proprie falci. Il loro “attacco” va a lacerare la pelle, creando una vera e propria ferita necessaria a far uscire il sangue. Il morso è inoltre doloroso. Per altro, qualora non riesca a saziarsi, la femmina di tafano insiste a mordere la preda fino a quando non è soddisfatta. In inglese il tafano viene chiamato Horse Fly, per la sua abitudine di colpire i cavalli e gli animali da cortile in generale, prediligendo, infatti, aree ad alta vocazione zootecnica. Nonostante questo, il tafano non disdegna attaccare anche l’uomo. Per cui, grande attenzione deve essere posta proprio alle passeggiate nei boschi, prati e pascoli, ma anche al mare, soprattutto nelle giornate calde e umide, quando i tafani, che sono particolarmente diffusi tra giugno e agosto, sono molto attivi.

Cosa comporta il morso di tafano: rimedi e cure

Il tafano ha un morso “intelligente”, dal suo punto di vista. E non solo perché dilata la pelle per “rubare” più sangue possibile. Come avviene per le zanzare, l’insetto immette nell’organismo anche composti che riducono la coagulazione del sangue e in questo modo lo mantiene fluido, quindi più facilmente “assorbibile”. Ma non basta. Con la saliva il tafano trasmette anche composti irritanti e questi spiegano perché in corrispondenza del morso si crea il classico ponfo arrossato e doloroso e perché, sia pure se si tratta di un evento rarissimo, si può avere una vera e propria reazione allergica legata a questo insetto. Se per la prevenzione occorre soprattutto prestare attenzione all’ambiente in cui ci si muove, sul fronte delle terapie l’approccio al morso di tafano nella maggior parte dei casi si basa su attenta disinfezione ed uso intelligente dei farmaci di automedicazione. Dopo il “contatto ravvicinato”, si ha una ferita molto piccola con possibile perdita di sangue. Quindi disinfettare è fondamentale, per poi combattere il gonfiore e l’infiammazione. in questo senso si procede con il classico cubetto di ghiaccio e se possibile con pomate idonee ad azione antinfiammatoria e antistaminica che limitano i processi infiammatori indotti dai composti irritanti. 

Le possibili reazioni allergiche

Nella maggioranza dei casi, dopo breve tempo con queste contromisure la situazione migliora e il disturbo si affievolisce. Ma può anche capitare che il gonfiore continui ad aumentare. In questi casi, così come quando si hanno giramenti di testa, significa che la risposta al morso può essere più intensa. Il controllo al pronto soccorso nei casi di sintomi allergici generalizzati con interessamento dell’apparato respiratorio e la visita del medico se il gonfiore cutaneo non si limita sono fondamentali per limitare i pericoli.

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