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Tosse “nervosa” nei bambini

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Spesso può capitare di tossire per motivi differenti da una infezione virale. Ad esempio, chi soffre di reflusso gastroesofageo, è abituato, soprattutto di notte, ad inaspettati quanto poderosi colpi di tosse. Oppure si pensi ai fumatori, più soggetti ad avere la gola irritata e per questo, a sentire il bisogno di tossire di frequente quasi per dover liberare l’esofago.

A volte, la tosse può essere addirittura “nervosa” ovvero può nascere anche come problema a sé stante, senza cioè derivare da meccanismo organico, come quelli sopradescritti, a stimolarla. E allora, cerchiamo di far luce sul quadro. Prima di tutto, tentiamo di rispondere ad una domanda:

Quando si parla di tosse psicogena o, appunto, tosse nervosa?

Innanzitutto, il fastidio riguarda prevalentemente i bambini. Provate a guardare i vostri piccoli: se mentre giocano o stanno parlando vengono interrotti da un accesso di tosse apparentemente inspiegabile, che poi tende a scomparire da solo, forse in gioco c’è proprio questo fenomeno.

Le caratteristiche che fanno scattare il campanello d’allarme

Prima di tutto conta l’età. Il fastidio tende a comparire nei bambini che hanno superato i primi anni di vita, per intenderci da quando vanno alla scuola materna. Soprattutto, occorre indagare le condizioni psicologiche del bimbo, visto che gli studi ricordano come la tosse nervosa tenda a manifestarsi solitamente sempre dopo che c’è stato un evento che ha creato ansia al piccolo.

Un altro elemento che occorre sempre tenere in considerazione è l’eventuale presenza di un’infezione delle vie respiratorie: accade a volte che la tosse nervosa nasca a distanza di qualche tempo da questo evento, anche se il quadro si è completamente risolto.

Come si manifesta il sintomo tosse in questo caso?

In genere la tosse è secca, stizzosa, a volte molto fastidiosa, abbaiante, persistente, “quasi teatrale” e disturbante non solo per il bambino ma anche e soprattutto per la famiglia e i compagni di classe.

Come rimediare

Sul fronte dei rimedi, se la tosse non passa in pochi giorni, la parola deve passare al pediatra: vanno infatti escluse le cause che possono determinare, in genere, tosse anche durante il sonno del bambino (allergia, infiammazione altre vie respiratorie, corpi estranei, ecc.) per valutare insieme quali possano essere, in caso di tosse psicogena, le cause (ad esempio, problemi a scuola o con gli amici, tensioni in famiglia, novità inaspettate, quali ad esempio un “banale” trasloco, un cambio di classe ecc.).

Per il resto, ovviamente, si può fare affidamento comunque sui vecchi rimedi della nonna, dal semplice cucchiaino di miele sciolto nel latte per un’azione emolliente sulle alte vie respiratorie fino ai suffumigi con erbe che possono aiutare, anche come forma di effetto placebo, il bimbo. E poi, non dimenticate che tra i rimedi per la tosse psicogena possono esserci anche i farmaci di automedicazione, ovviamente solo come sintomatici. Il pediatra, in ogni caso, potrà dare le risposte necessarie caso per caso.

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