Raucedine e voce rauca: come affrontare i cali di voce
Siamo in autunno, la stagione, per tradizione, delle foglie che cadono, delle castagne e … della voce che si abbassa.
Per chi fa i conti con questo disturbo, chiamato raucedine, infatti, il calo di voce e la sensazione di bruciore in gola, con la necessità di tossicchiare costantemente per ripulirsi l’ugola, diventano una realtà quotidiana.
In genere i disturbi della raucedine durano per pochi giorni. Ma non bisogna sottovalutare la situazione in caso di raucedine cronica o mal di gola persistente: in questi casi occorre sempre parlarne con il medico.
Che cosa è la raucedine?
Si tratta di un’alterazione della voce, che si manifesta con la difficoltà a parlare normalmente. Tale alterazione della voce, che ha diversi livelli di gravità e che può determinare anche una temporanea perdita di voce (quella che definiamo afonia) è il sintomo di un fenomeno infiammatorio ai danni della laringe. In genere, la raucedine si manifesta proprio con una mutazione del timbro di voce che si fa più basso, aspro e “graffiato”. Alla modifica della voce si associano, solitamente, bruciore in gola e colpetti di tosse continui.
Le cause: perché l’autunno favorisce la raucedine?
L’autunno è la stagione che più crea un contesto favorevole alla comparsa della voce rauca. Tra le cause della raucedine, infatti, vi sono migliaia di virus che circolano nell’ambiente in questo periodo, ma anche e soprattutto le correnti d’aria e i bruschi mutamenti delle condizioni meteorologiche tipici di questa stagione. Insomma, risulta davvero improba l’opera di preservare l’ugola dai rischi della stagione.
Anche gli abusi della voce sono un conseguente stimolo che favorisce l’insorgenza della fastidiosa raucedine. Il quadro colpisce soprattutto gli anziani e i bambini, ma ovviamente sono a particolare rischio i fumatori, per l’azione cronica irritativa del calore e dei composti presenti nel fumo di sigaretta sulle strutture della gola e delle vie respiratorie.
Prevenzione contro raucedine e laringite
L’infiammazione della laringe che causa la raucedine si può prevenire, innanzitutto evitando quei fattori che possono favorirne l’insorgenza, come il fumo di sigaretta e il consumo di alcolici. Sul fronte dei rimedi naturali anti-raucedine, suffumigi, bevande calde, una sciarpa intorno al collo sono piccoli accorgimenti per proteggere le alte vie respiratorie dai pericoli dell’abbassamento delle temperature.
Sintomi e cura della raucedine
Se tuttavia, nonostante le precauzioni, si manifesta una forma leggera di laringite che determina sintomi come infiammazione alla gola con conseguente raucedine, calo di voce e, sovente, anche con la comparsa del “grattino” che impone la necessità di schiarire spesso la voce, bisogna rammentare che è sempre necessario un certo lasso di tempo perché le corde vocali riprendano a lavorare normalmente. Si tratta, fortunatamente, di situazioni che in genere si risolvono in pochi giorni. Tuttavia, sempre ricordando che queste terapie vanno impiegate solo per pochi giorni e con funzione di controllo dei sintomi, è possibile ricorrere a farmaci da banco ad azione antinfiammatoria e antisettica che, utilizzati localmente, permettono di lenire i fastidi.
Controllo dell’umidità e cambio d’aria contro a raucedine
Inoltre, per chi ha la gola secca e che “brucia”, è importante fare attenzione ad avere il giusto tasso di umidità e il necessario ricambio d’aria la notte, quando peraltro i disturbi tendono ad aumentare. Il motivo? Quando si sta sdraiati, specie se a pancia in su, i fluidi che corrono lungo le vie respiratorie si muovono molto di meno, e quindi limitano la loro azione di “pulizia” delle strade del respiro. Come se non bastasse, la membrana del palato tende a “toccare” le zone infiammate della gola, fino a dare il via agli accessi di tosse e al bruciore, tipici della laringite. Se non si pone rimedio a questa situazione, fluidificando le secrezioni dei bronchi e riducendo l’infiammazione, si apre la porta a germi e virus rischiando di peggiorare la situazione.
Altri consigli contro la raucedine
Non va infine dimenticato di evitare gli sforzi della voce (urlare fa veramente male se le corde vocali sono “offese”), di evitare l’esposizione al freddo (la sciarpa è sempre utile) e di non sostare dove l’aria è poco pulita come i locali in cui il fumo di sigaretta la fa da padrone. Infine, quando la voce cala e la gola brucia bisognerebbe fare attenzione alla respirazione: l’ideale, sarebbe abituarsi a inspirare abitualmente con il naso per poi espirare attraverso la bocca.
E quando la raucedine è ricorrente?
Vi sono persone, tuttavia, più a rischio di altre di essere colpite da raucedine cronica. È il caso di insegnanti, avvocati, cantanti. Ma anche di chi, abitudinario della discoteca, è costretto ad alzare costantemente il volume della propria voce per farsi sentire. Ad aumentare i pericoli di questa raucedine del tutto sgradita, e che non segue i canoni tipici che abbiamo descritto finora, perché non è determinata (se mai aggravata) dalle condizioni stagionali. Fattori di rischio sono sicuramente il fumo e l’alcol. Dimenticando il tabacco (anche i fumatori sono infatti una categoria a rischio) e riducendo al minimo le tentazioni di Bacco si può abbassare il rischio di andare incontro a fastidi oltre che minimizzare quanto più possibile il rischio di sviluppare in futuro tumori alle corde vocali, e più in generale alla laringe. Inoltre, chi è sottoposto ad uno stress vocale recidivante e cioè i “professionisti” della voce”, dai cantanti fino agli avvocati, ha un rischio più alto di sviluppare un polipo delle corde vocali o altre lesioni che hanno spesso la raucedine come sintomo ma che vanno individuate, studiate e trattate dal medico specialista.
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