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Ciao, sono bollino!

Aggiungi, il pepe, ma quello giusto!

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attento al pepe

Non tutto il pepe è uguale: in base all’origine cambiano anche i benefici per la salute. Il pepe può aiutarci a mantenere il benessere. Contiene infatti speciali sostanze, gli alcaloidi (qualche nome: piperina, cavicina e piperidina) che gli danno il tipico sapore aromatico. Ma non solo, questi composti stimolano la digestione perché favoriscono l’azione della microcircolazione del sangue sulla mucosa dello stomaco. In altre parole, fanno arrivare più sangue sulla parete delle viscere e quindi lo mettono in condizione di lavorare al meglio accelerando il processo digestivo e riducendo il rischio di andare incontro a digestione lenta o acidità eccessiva. E’ per questo motivo che un filetto o un arrosto possono risultare più digeribili se “spruzzati” di pepe. E non è casuale nemmeno l’accoppiamento con la carne. Infatti i succhi gastrici hanno soprattutto il compito di “sciogliere” le proteine, di cui proprio la carne è ricchissima. Via libera quindi alla spruzzata di pepe: ma quale usare? Il più comune è quello nero, da cui si ricava anche il pepe bianco semplicemente sfregando le parti esterne delle bacche. Il pepe rosso, o pepe di Caienna, è sicuramente il più efficace nell’aiutare la digestione. Il suo colore è infatti dovuto alla presenza di una sostanza, la capsaicina, particolarmente indicata per favorire la produzione di succhi gastrici. Quasi introvabile da noi, e quindi indicato soprattutto per gli estimatori, è invece il pepe lungo. Tipico delle coste indiane, cresce in spighe che vengono mangiate intere, ed è molto indicato per aromatizzare le salse. Infine, per chi vuole avere una bocca sempre profumata e pulita, niente di meglio del pepe di Giamaica. Contiene l’eugenolo, una sostanza ad azione disinfettante che viene impiegata dai dentisti nella pulizia della bocca. Infine, una curiosa controindicazione per chi fa i conti con la cistite, a volte, il pepe può peggiorare la situazione.