Aiuto, arriva la sesta malattia!

Colpisce i più piccoli, soprattutto nel periodo in cui frequentano gli asili nido. Compare dopo i 3-6 mesi d’età, visto che prima gli anticorpi della mamma proteggono il bimbo. E tende a manifestarsi soprattutto in inverno.
Questo è l’identikit della sesta malattia, patologia causata da virus che potremmo definire lontani parenti di quelli che provocano le classiche vescicole sulle labbra, ovvero responsabili dell’herpes. Fortunatamente, una volta passata, l’infezione tende a non ripresentarsi visto che il sistema immunitario riesce a ricordare l’avvenuto contatto con il virus e in caso di nuove infezioni lo “stronca” sul nascere. Generalmente, si tratta quasi sempre di una forma benigna, che a volte non dà nemmeno segni della sua presenza, soprattutto nei più grandicelli. Tuttavia, può capitare che la malattia si manifesti provocando febbre alta. Mamma e papà cominciano a chiedersi cosa sta accadendo, per quanto siano tranquillizzati dal fatto che, pur in presenza di una temperatura corporea anche molto alterata, il bambino riesce di solito a fare la sua vita normale.
La situazione cambia quando, invece, il quadro tende a farsi più impegnativo e compaiono altri sintomi sia a carico dell’apparato respiratorio (tosse, raffreddore) che di quello gastrointestinale (mal di pancia, diarrea, inappetenza) prima della presenza di eventuali eruzioni sulla pelle. Ovviamente, capire nell’immediato che non si tratta di un semplice malanno di stagione ma dell’attacco del virus che causa la sesta malattia non è semplice. A volte però compaiono segni distintivi all’interno della bocca soprattutto quando il piccolo presenta bruciore o dolore alla deglutizione. Si tratta di piccole chiazze arrossate, leggermente rigonfie, nella parte posteriore dal palato e verso la gola.
Come comportarsi? In termini generali occorre che il piccolo rimanga a casa, anche quando apparentemente, al netto della febbre, sembra star bene, e che si nutra adeguatamente, magari di alimenti più liquidi per non creare dolore alla deglutizione. Importante è anche che beva quanto più possibile. Sul fronte delle cure, detto che non servono farmaci anti-prurito per l’eventuale eruzione cutanea che può comparire dopo qualche giorno, e rimanere per alcune ore occorre, attraverso la visita e il consiglio del pediatra, si può puntare sui medicinali sintomatici di automedicazione per la loro capacità di abbassare la febbre e combattere l’infiammazione, soprattutto a carico della gola. L’importante è valutare giorno per giorno la situazione e lo stato di benessere del bimbo, grazie al rapporto con il pediatra. Dopo qualche giorno i problemi passano quasi d’incanto, così come sono venuti. La sesta malattia è un nemico che si affronta e che poi, una volta vinto, non ritorna.